Minister Tajani, welcome to Astana. Your visit to Kazakhstan is eagerly awaited. Could you please share some thoughts on its main goals?
I have been looking forward to visiting your beautiful country for so long. Since its independence in 1991, Kazakhstan has always been a key partner for Italy in the Region. This visit is to confirm the Italian government’s attention to Central Asia and to Kazakhstan in particular. It is to confirm our friendship, the quality of our relations, and also to reaffirm that we want to strengthen our political, economic and cultural cooperation.
Bilateral as well as multilateral cooperation between countries is crucial for global progress. Could you elaborate on some specific areas where Italy and Kazakhstan have based their longstanding strategic cooperation?
Kazakhstan has always believed in multilateralism, exactly like Italy. That is why we have shared similar views in terms of global challenges, like climate change, food security, sustainable development. Italy is one of Kazakhstan’s most important partners in the European Union, and during more than 30 years of diplomatic relations we have signed several agreements aimed at deepening trade and economic cooperation, promoting and protecting investments. Economic cooperation, especially in the energy field, has always been one of the pillars of our bilateral relations. Add to this a very lively inter-university cooperation, with 97 agreements in place between Italian and Kazakh universities. We have done a lot, but we can do much more. From now on, we would like to tap into the great, still partially unexpressed potential, of our bilateral relations.
Italy is one of the main foreign investors in Kazakhstan, since its independence in 1991. How do you envision this strengthened partnership between Italy and Kazakhstan is contributing to regional stability and development?
Italy has never wanted to be a simple “investor” in Kazakhstan, but rather a strategic partner. Immediately after its independence, many Italian companies came to the country, and most of them are still operating here. Our multinationals, as well as SMEs, have grown together with Kazakhstan. They have remained here even in difficult times and they have accompanied the development of its economy, creating jobs and contributing to build stability.
There is a tremendous economic potential in Central Asia and Italy is ready to work with you to seize all opportunities that can mutually benefit us. As always, development is key to peace and stability.
Right now, peace is endangered by the Russian aggression against Ukraine. This war of aggression is having a negative effect on so many levels and on a global scale. The International Community should be united in helping the parties build a comprehensive, just and lasting peace.
What about the future? According to your view, what are the most promising areas to enhance our cooperation?
We are ready to give greater continuity to our political, economic and cultural relations by strengthening the dialogue between our countries. De-carbonization and the fight against climate change; food security; development and digitization of infrastructures; technological transformation. These are crucial global challenges we should tackle together and from which new business opportunities can arise. Renewable energies, agri-business, mechanics and applied technology are very promising sectors for our companies. Many Italian enterprises are already working here, others are ready to come and we will encourage them. However, to do so, we expect Kazakhstan to continue improving its business climate, working on public-private dialogue, within the framework of the economic modernization launched by President Tokayev.
Culture is a key driver in our partnership. The opening of the new Italian Cultural Institute in Almaty, the first in the Region, confirms the importance we attach to Kazakhstan as a strategic partner in Central Asia and to fostering people-to-people dialogue.
What message would you like to convey to the people of Kazakhstan regarding the future of the Italy-Kazakhstan relationship?
The history and tradition of the Kazakh people are based on interethnic harmony and on the principle of unity in diversity. Unity and diversity enrich societies and contribute to friendship between peoples. I foresee a bright and prosperous future for our friendship. I invite all Kazakhs to do business with Italian companies, to approach the Italian culture and the Italian language, to come and visit Italy.
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Traduzione di cortesia
Tajani: “L’Italia vuole essere un partner fondamentale per il Kazakistan” (The Astana Times)
Ministro Tajani, benvenuto ad Astana. La sua visita in Kazakistan è molto attesa. Potrebbe condividere alcune riflessioni sui suoi principali obiettivi?
È da molto tempo che attendo di visitare il vostro bellissimo Paese. Fin dalla sua indipendenza nel 1991, il Kazakistan è sempre stato un partner fondamentale per l’Italia nella regione. Questa visita vuole confermare l’attenzione del Governo italiano per l’Asia Centrale e per il Kazakistan in particolare. È per riaffermare la nostra amicizia, la qualità delle nostre relazioni e anche per ribadire che vogliamo rafforzare la nostra cooperazione politica, economica e culturale.
La cooperazione bilaterale e multilaterale tra Paesi è fondamentale per il progresso globale. Può illustrare alcune aree specifiche in cui Italia e Kazakistan hanno basato la loro lunga cooperazione strategica?
Il Kazakistan ha sempre creduto nel multilateralismo, esattamente come l’Italia. Per questo motivo abbiamo condiviso opinioni simili in termini di sfide globali, quali il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, lo sviluppo sostenibile. L’Italia è uno dei partner più importanti del Kazakistan nell’Unione Europea, e in oltre 30 anni di relazioni diplomatiche abbiamo firmato diversi accordi volti ad approfondire la cooperazione commerciale ed economica, nonché a promuovere e tutelare gli investimenti. La cooperazione economica, soprattutto in campo energetico, è sempre stata uno dei pilastri delle nostre relazioni bilaterali. A ciò si aggiunge una cooperazione interuniversitaria molto vivace, con 97 accordi in essere tra università italiane e kazake. Abbiamo fatto molto, ma possiamo fare molto di più. D’ora in poi vorremmo sfruttare il grande potenziale, ancora parzialmente inespresso, delle nostre relazioni bilaterali.
L’Italia è uno dei principali investitori stranieri in Kazakistan, fin dalla sua indipendenza nel 1991. Come pensa che questo partenariato rafforzato tra Italia e Kazakistan contribuisca alla stabilità e allo sviluppo della regione?
L’Italia non ha mai voluto essere un semplice “investitore” in Kazakistan, ma piuttosto un partner strategico. Subito dopo l’indipendenza, molte aziende italiane sono arrivate nel Paese e la maggior parte di esse vi opera tuttora. Le nostre multinazionali, così come le PMI, sono cresciute insieme al Kazakistan. Sono rimaste qui anche in tempi difficili e hanno accompagnato lo sviluppo della sua economia, creando posti di lavoro e contribuendo a costruire la stabilità.
L’Asia Centrale ha un enorme potenziale economico e l’Italia è pronta ad operare con voi per cogliere tutte le opportunità che possono apportare benefici reciproci. Come sempre, lo sviluppo è fondamentale per la pace e la stabilità.
In questo momento, la pace è messa a repentaglio dall’aggressione russa all’Ucraina. Questa guerra di aggressione sta avendo un effetto negativo a molti livelli e su scala mondiale. La comunità internazionale dovrebbe essere unita nell’aiutare le parti a costruire una pace globale, giusta e duratura.
E per quanto riguarda il futuro? Secondo lei, quali sono le aree più promettenti per rafforzare la nostra cooperazione?
Siamo pronti a dare maggiore continuità alle nostre relazioni politiche, economiche e culturali, rafforzando il dialogo tra i nostri Paesi. Decarbonizzazione e lotta al cambiamento climatico, sicurezza alimentare, sviluppo e digitalizzazione delle infrastrutture, trasformazione tecnologica sono sfide globali cruciali che dovremmo affrontare insieme e dalle quali possono nascere nuove opportunità di business. Energie rinnovabili, agroindustria, meccanica e tecnologia applicata sono settori molto promettenti per le nostre aziende. Molte imprese italiane operano già qui nel Paese, altre sono pronte a venire e noi le incentiveremo. Per farlo, però, ci aspettiamo che il Kazakistan continui a migliorare il suo clima imprenditoriale, lavorando sul dialogo pubblico-privato, nel quadro della modernizzazione economica varata dal Presidente Tokayev.
La cultura è un motore fondamentale del nostro partenariato. L’apertura del nuovo Istituto Italiano di Cultura ad Almaty, il primo della regione, conferma l’importanza che attribuiamo al Kazakistan come partner strategico in Asia Centrale e alla promozione del dialogo tra i popoli.
Quale messaggio vorrebbe trasmettere al popolo kazako sul futuro del rapporto Italia-Kazakistan?
La storia e la tradizione del popolo kazako si basano sull’armonia interetnica e sul principio dell’unità nella diversità. L’unità e la diversità arricchiscono le società e contribuiscono all’amicizia tra i popoli. Prevedo un futuro luminoso e prospero per la nostra amicizia. Invito tutti i kazaki a fare affari con le aziende italiane, ad avvicinarsi alla cultura e alla lingua italiana, a venire a visitare l’Italia.