Nell’ambito delle attività coordinate dal MAECI per valorizzare il ruolo della ricerca e dell’industria italiane nel settore spaziale ed aerospaziale, l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo ha organizzato, in collaborazione con il Ministero dell’Economia lussemburghese e Lux Space Agency, un seminario sul tema dell’esplorazione e dello sfruttamento dello spazio, come nuova frontiera per una crescita sostenibile all’insegna dell’innovazione tecnologica e scientifica (“Mining the Moon for Profit: A case Study in Space Resource Utilization”).
Il Granducato si è dotato da tempo di una normativa nazionale per l’estrazione delle risorse dal suolo lunare e dagli altri corpi celesti e ha sviluppato attività “new space” investendo in tecnologie d’avanguardia, partnership fra pubblico e privato e collaborazioni internazionali. Il workshop ha presentato l’iniziativa SpaceResource.lu, nata nel 2017 per avviare progetti fra società specializzate e start-up del settore spazio, che rappresenta già il 2% del PIL del Paese.
I benefici per il sistema economico derivanti dall’uso pacifico dello spazio sono stati evidenziati dal professore italiano Andrea Sommariva, che dirige in SDA Bocconi il centro di economia spaziale SEE Lab, punto di riferimento per le imprese di un settore strategico anche per gli interessi del nostro Paese. Nel suo articolato intervento, Sommariva ha spiegato come l’espansione dell’economia dello spazio oltre l’orbita terrestre permetterà di raccogliere minerali che sulla Terra saranno sempre più richiesti per lo sviluppo tecnologico, ma altrettanto costosi o pericolosi da ricavare, a causa dell’inquinamento che la loro estrazione e raffinazione produce. Le risorse derivanti dallo sfruttamento degli asteroidi, invece, risolvono alcuni problemi ambientali e favoriscono lo sviluppo di settori quali la robotica, il 3d printing e l’intelligenza artificiale.
Per l’Ambasciatore d’Italia in Lussemburgo Diego Brasioli “si tratta di una prima iniziativa mirata che dimostra la grande attenzione con cui l’Italia guarda al Lussemburgo come un partner privilegiato nel campo dell’esplorazione e dello sfruttamento dello spazio a fini commerciali, settore in cui Italia e Lussemburgo intendono cooperare sempre più strettamente”. Al workshop è intervenuto anche il Direttore centrale della Farnesina per l’innovazione e la ricerca, Fabrizio Nicoletti, che ha sottolineato come nello scenario attuale “non ci possa essere sviluppo economico senza ricerca scientifica ed innovazione” e la necessità di “giungere anche nel settore dello space mining a forme di codificazione internazionale che poggino su valori e obiettivi condivisi”.
Italia e Lussemburgo sono tra i partner degli Stati Uniti nell’ambito del programma spaziale Artemis, che mira a riportare l’uomo (e per la prima volta la donna) sulla Luna e, in prospettiva, su Marte. Per la partecipazione a questo programma, proprio la settimana scorsa l’Italia ha firmato con gli Stati Uniti una dichiarazione congiunta, che corona il grande lavoro svolto dalla Farnesina nel promuovere le eccellenze italiane del settore aerospaziale ed apre ad un’intensa collaborazione tra accademici, scienziati e industrie di entrambi i Paesi, rafforzando così il ruolo internazionale dell’Italia, che si conferma attore strategico anche in campo spaziale.