L’Italia guarda al Vietnam e a Singapore come paesi dalle opportunità ‘uniche’: Hanoi, con un ritmo di crescita pari al 6% annuo, l’apertura all’economia di mercato, le riforme e piani di sviluppo varati, può svolgere un ruolo di ‘ponte’ per la conquista di un mercato da 600 milioni di consumatori, quello del sud-est asiatico; Singapore, prima piazza finanziaria dell’Asia, con due fondi, il Gic e il Temasek, che gestiscono rispettivamente 247 e 157 miliardi di dollari. Tali opportunità sono state al centro dei colloqui del Ministro Terzi sia con i dirigenti di Hanoi sia con quelli di Singapore. “Insieme ai rappresentanti del settore privato che partecipano a questa missione – ha detto il ministro Terzi – intendiamo cogliere le opportunità di investimento uniche che un Paese come il Vietnam offre alle nostre imprese”. L’interscambio commerciale tra Roma e Hanoi va incrementato, per il momento si attesta sui 2 miliardi di dollari, ma il ‘made in Italy’ in Vietnam piace. Lo dimostra la nascita del secondo stabilimento della Piaggio di Vinh Puch, vicino ad Hanoi: il Ministro ha partecipato alla cerimonia di apertura insieme con il presidente Roberto Colaninno e il vice primo ministro Hoang Trung Haii. . “Il governo – ha detto Terzi – vuole diffondere un modello di internazionalizzazione verso l’Asia delle imprese italiane in linea con quanto il gruppo Piaggio ha già realizzato negli ultimi tre anni. Intende incoraggiare le imprese italiane – ha insistito – a lanciarsi nel mercato del sudest asiatico. In questo senso il Vietnam è un importante piattaforma di lancio, considerati i buoni rapporti di amicizia con l’Italia e un sistema di governo aperto agli investimenti dall’estero”. E’ comunque possibile fare di più per invogliare le imprese italiane a investire in Vietnam. Per presentare tutte le opportunità di questo mercato il 22-23 marzo prossimi si terrà alla Farnesina l’Asean Awareness Business Forum cui seguirà un road show in quattro grandi città italiane. Da parte vietnamita c’é tutta la volontà di rafforzare i rapporti con l’Italia e non soltanto dal punto di vista economico. Dopo il suo incontro con Terzi, il ministro degli Esteri Pham Binh Minh si è detto d’accordo sulla necessità di incoraggiare la presenza delle imprese nei rispettivi paesi e ha definito l’Italia “un partner importante per promuovere i rapporti tra Vietnam e Ue”. Il settore economico non è il solo in cui Roma ed Hanoi intendono sviluppare una maggiore collaborazione. La prossima ricorrenza dei 40 anni delle relazioni diplomatiche, nel marzo del 2013, sarà un’occasione per rilanciare la collaborazione anche in campo universitario ed in particolare della lingua italiana, “strumento concreto per la diffusione della nostra cultura”, ha spiegato Terzi annunciando l’apertura ad Hanoi di Casa Italia il prossimo aprile.
L’obiettivo della tappa a Singapore e’ stato quello di attirare più investimenti da parte dei fondi sovrani. “Le riforme, le liberalizzazioni, le misure di semplificazione amministrativa messe in atto dal governo Monti – ha detto il titolare della Farnesina– rendono l’Italia un mercato più favorevole per questi fondi, che dimostrano forte interesse ad aumentare la loro presenza”. “Un interesse – ha aggiunto Terzi – che trova corrispondenza in quello dei nostri imprenditori, ad inserirsi con maggior peso e fatturato nei Paesi del Sud-Est asiatico”.
Ministro Terzi a Singapore, oggi incontra i Ministri degli Esteri e delle Finanze
Attirare più investimenti da parte dei fondi sovrani di Singapore. Questo uno degli obiettivi della visita a Singapore del ministro degli Esteri, Giulio Terzi che oggi incontra i Ministri delle Finanze Pharman e degli Esteri Shanmugam. Si tratta della prima visita di un ministro degli Esteri italiano negli ultimi 10 anni. Prima piazza finanziaria dell’Asia, Singapore ha due fondi, il Gic e il Temasek, che gestiscono rispettivamente 247 e 157 miliardi di dollari.
Un road show in quattro grandi città italiane per presentare alle imprese del nostro Paese tutte le opportunità di investire e lavorare in Vietnam. E’ quanto annunciato del Ministro Giulio Terzi in una conferenza stampa congiunta con l’omologo vietnamita Pham Binh Minh ad Hanoi. Il road show si terrà dopo l’Asean Awareness Business Forum in programma alla Farnesina per il 22-23 marzo.
Ad aprile, inoltre, sarà aperta ad Hanoi Casa Italia, ha reso noto Terzi, sottolineando che “la prossima ricorrenza dei 40 anni delle relazioni diplomatiche tra Hanoi e Roma è un’occasione importante per rilanciare la collaborazione con il Vietnam anche in campo culturale, universitario ed in particolare della lingua italiana, strumenti molto efficaci per la promozione economica”.
Le celebrazioni del quarantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Vietnam, nel marzo 2013, per Terzi “saranno anche un’occasione per stabilire un calendario di attività che rendano sempre più forte il partenariato tra i due Paesi”.
29 febbraio 2012
Ore 11.30 – Il Ministro Terzi e’ partito da Kochi per il Vietnam, seconda tappa della sua missione in Asia
Il Ministro Giulio Terzi e’ partito da Kochi verso il Vietnam, al termine di una visita in India incentrata sulle relazioni bilaterali italo-indiane e sulla vicenda dei due maro’ italiani. Terzi ha avuto un lungo colloquio con il collega Krishna, ribadendo la convinzione del governo italiano che il procedimento debba svolgersi sulla base del diritto internazionale.Il ministro si e’ intrattenuto brevemente con Massimiliano Latorre e Salvatore Gerone, ribadendo l’impegno a risolvere la crisi nel piu’ breve tempo possibile. Intanto il sottosegretario Staffan de Mistura, che e’ in India da otto giorni, restera’ ancora a Kochi per seguire da vicino gli sviluppi della vicenda dei maro’.
Italia-India: Terzi incontra i due maro’ italiani – Tra Roma e Delhi nuovi impulsi nei rapporti commerciali
La vicenda dei due maro’ ma anche il rafforzamento del partenariato strategico tra Italia ed India sono stati al centro dei colloqui che il Ministro Giulio Terzi ha avuto con i dirigenti indiani nella sua prima tappa della missione in Asia.
Per dieci minuti il Ministro ha parlato con i due maro’ italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre che lo hanno accolto nella guesthouse della polizia di Kochi, nel Kerala. Alla fine del colloquio Girone e Latorre hanno accompagnato il Ministro all’uscita e Terzi ha salutato i due militari con una stretta di mano. “Sono rimasto profondamente colpito dalla qualità di questi uomini”, ha detto il Ministro aggiungendo di aver telefonato ai familiari e di averli informati sulla situazione. “Li ho trovati in ottimo spirito – ha detto – con grande coraggio e ottimismo sul fatto che questa situazione si risolva rapidamente. Al suo arrivo a Delhi il Ministro ha sottolineato che la “la giurisdizione della vicenda dei due marò è italiana: Il fatto è avvenuto in acque internazionali”, ed ha auspicato che nella prosecuzione delle indagini si confermi “lo spirito collaborativo e positivo che è emerso sinora”.
Nella tappa indiana della missione di Terzi in Asia, ma anche in quelle del Vietnam e di Singapore, c’è anche l’obiettivo di rafforzare i rapporti commerciali. Quelli tra Roma e Delhi si sono rafforzati secondo quantoè emerso dall’incontro tra Terzi e il Ministro per l’Industria indiano Anand Sharma, allargato poi agli imprenditori italiani che hanno accompagnato il titolare della Farnesina. “I numeri e le opportunità d’investimento che ci sono stati illustrati dal Ministro dell’industria e del Commercio indiano confermano – ha commentato il Ministro – la necessità di proseguire lungo l’approccio integrato pubblico-privato che ispira questa missione in Asia”. “I mercati, ma anche i potenziali investitori esteri costituiscono un fattore strategico per la crescita della nostra economia, obiettivo prioritario del governo”, ha aggiunto. In questo senso, ha spiegato Terzi al Ministro per l’Industria, le riforme strutturali, le misure di liberalizzazione e di deburocratizzazione fanno del sistema economico italiano un ambiente molto più favorevole agli investimenti. E se l’Italia invita gli indiani a investire anche Delhi ha rivolto un appello a Fincantieri, Todini Costruzioni, Techint, Cooperative muratori e cementisti, le imprese presenti a Delhi, a venire nel paese. Primo produttore di cibo al mondo, ma indietro nell’ambito del food processing, l’India ha intenzione di investire nel settore delle infrastrutture 1,3 trilioni di dollari nei prossimi 5 anni in regime di public partnership. Inoltre vuole aumentare il settore manifatturiero dal 16 al 25% del pil nei prossimi dieci anni puntando a raggiungere l’ambiziosa cifra di 100 milioni di nuovi posti di lavoro. In questo senso, il Ministro Sharma si è detto pronto ed aperto a lavorare con consorzi di imprese italiane anche per incrementare quell’interscambio che per ora è fermo agli 8 miliardi del 2011. Anche a questo lavoreranno da qui al prossimo giugno, quando verrà lanciato con la visita di Sharma a Roma l’Italy-India Business forum, le sei commissioni miste nei settori delle infrastrutture, manifatturiero, innovazione ricerca avanzata, Ict, farmaceutica, pelle e agroindustriale. Ma l’India è anche molto interessata al settore della grande distribuzione. I due ministri, infine, si sono trovati d’accordo sulla necessità di investire di più in Africa, paese al quale l’india punta soprattutto per quanto riguarda le energie.