In occasione della prima Giornata Internazionale per la tutela dell’istruzione dagli attacchi armati, istituita a maggio 2020 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Italia ribadisce che l’istruzione è un diritto fondamentale dei bambini e deve essere sempre garantita e tutelata, anche in tempo di guerra.
L’Italia lavora con la massima determinazione, in partenariato con le Agenzie delle Nazioni Unite, il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e le Organizzazioni della Società Civile, per garantire l’accesso all’istruzione anche nei contesti di emergenza umanitaria, nella convinzione che le scuole siano fondamentali per costruire la pace e la sicurezza, offrendo ai bambini protezione, stabilità, e soprattutto la speranza e gli strumenti per costruire un futuro migliore oltre la guerra.
In occasione della 33ma Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ginevra, 9-12 dicembre 2019), l’Italia si è fatta promotrice di un impegno solenne, aperto all’adesione di Governi e società civile, affinché i bambini possano vivere in sicurezza e godere dei propri diritti anche in situazioni di conflitto armato. L’iniziativa italiana, che ha ottenuto il maggior numero di adesioni di tutta la Conferenza di Ginevra, include anche l’impegno a promuovere la più ampia adesione alla “Dichiarazione sulle Scuole Sicure”, approvata nel 2015 per proteggere studenti, personale scolastico e infrastrutture educative in tempo di guerra.
Approfondimento:
Come evidenzia il Segretario Generale delle Nazioni Unite nel suo ultimo rapporto sui bambini che vivono in situazioni di conflitto armato, nel 2019 si sono verificati 927 episodi di attacchi armati contro scuole e ospedali. Si tratta di una tendenza allarmante, ulteriormente aggravata dalla pandemia da COVID-19: in un numero crescente di teatri di guerra le scuole vengono abbandonate e utilizzate come infrastrutture militari, con un maggiore rischio di essere danneggiate o distrutte. Privi della protezione offerta dalle scuole, i bambini rimangano più facilmente vittime di violenze, abusi, reclutamento da parte dei gruppi armati.
L’Italia è da tempo attiva sul tema della protezione delle scuole durante i conflitti armati. Nell’ambito del nostro mandato in Consiglio di Sicurezza (CdS), nel 2017, abbiamo co-organizzato una riunione in formato Arria sugli attacchi alle scuole, e abbiamo contribuito in modo significativo a rafforzare il linguaggio sulla protezione dei bambini in conflitto nelle deliberazioni del Consiglio. Nel 2018, il nostro Paese ha inoltre co-sponsorizzato la Risoluzione 2427(2018) del CdS sui bambini nei conflitti armati, che dedica ampio spazio agli attacchi contro le scuole.