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Camere di Commercio Italiane all’Estero

La legge n. 518 del 1° luglio 1970 prevede che le associazioni di operatori economici, libere, elettive, costituite all’estero al fine di contribuire allo sviluppo delle relazioni commerciali con l’Italia, possono essere riconosciute come “Camere di Commercio Italiane all’Estero” (CCIE).

Per essere riconosciute, tali associazioni devono dimostrare di aver svolto per almeno due anni attività in favore degli scambi commerciali con l’Italia e di assistenza verso gli operatori economici. Il riconoscimento viene concesso con decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, su conforme parere del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, quando l’attività della Camera risponda a un reale interesse degli scambi commerciali con l’Italia.

Le Camere di Commercio riconosciute possono ricevere dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy contributi pubblici, finalizzati a sostenere lo svolgimento di specifiche attività promozionali, di rilievo nazionale, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese realizzate dalle CCIE. Il Decreto Ministeriale del 24 aprile 2014 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha introdotto un sistema di valutazione delle performance delle CCIE, cui sono collegate le percentuali differenziate di contributo concedibile a ciascuna Camera.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale:

  • partecipa ai lavori della Conferenza dei Servizi, durante la quale vengono assunte le più importanti decisioni relative alle CCIE, in particolare, la concessione o la revoca del riconoscimento;
  • interviene nel processo di valutazione delle performance, in quanto uno degli indicatori è elaborato sulla base delle informazioni fornite dalle rappresentanze diplomatiche;
  • interviene nel processo di concessione dei contributi pubblici: le richieste di contributo devono essere inoltrate al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il tramite della rappresentanza diplomatica italiana competente, che esprime il proprio motivato parere sul programma di attività realizzato dalla CCIE di competenza;
  • partecipa, attraverso un proprio rappresentante, alla Commissione preposta alla valutazione dei programmi di attività realizzati dalle Camere, di cui al DM 24/04/2014;
  • interviene nel processo riguardante il “Gradimento ministeriale” della scelta dei Segretari Generali delle CCIE. Ai sensi della legge n. 518/70, la scelta del Segretario Generale della CCIE, al quale è affidata la direzione amministrativa dell’ente camerale, deve riportare il gradimento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su conforme parere del MAECI.