Nell’ambito dei preparativi per la COP26, co-presieduta da Italia e Regno Unito, e prendendo spunto dalla decisione del Governo italiano di organizzare a Milano l’evento preparatorio “Youth4Climate”, che ha visto la mobilitazione di quasi 400 giovani tra i 15 e i 29 anni provenienti da 186 Paesi (compresa la Bosnia Erzegovina), l’Ambasciata a Sarajevo ha promosso nel corso del 2021 la creazione di una “Rete verde” (in lingua locale “Zelena mreža”) per individuare e portare avanti progetti a sfondo ecologico in tutto il Paese.
L’obiettivo dell’iniziativa è stato duale: da un lato sostenere la società civile e la strutturazione di una rete nazionale di organizzazioni locali e giovani attivisti nei settori dello sviluppo sostenibile e della tutela ambientale (peraltro il Paese soffre di forti problemi legati all’inquinamento atmosferico, soprattutto nelle maggiori città); dall’altro utilizzare le tematiche ambientali per favorire opportunità di incontro e scambio per giovani provenienti da diverse comunità della Bosnia Erzegovina, in un’ottica di riconciliazione nazionale.
In considerazione del successo riscontrato e del numero di adesioni, l’Ambasciata è riuscita ad assicurare il proseguimento e la sostenibilità dell’iniziativa, affidandone l’attuazione al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), attraverso le risorse del c.d. “Bando Balcani” gestito dall’Unità Adriatico e Balcani del MAECI, strumento che finanzia iniziative finalizzate al mantenimento della pace, della sicurezza internazionale, ed al rafforzamento dei diritti umani e dei processi di riconciliazione nazionale e regionale.
Il progetto, ora nel pieno delle sue attività, sostiene il consolidamento e l’espansione della “Zelena mreža”, strutturando un’immagine ed una “voce comune” e l’interazione tra giovani provenienti da diverse comunità del Paese. Tra le attività della “Zelena mreža” sono previste campagne ecologiche, attività formative, conferenze e seminari e sforzi collettivi mirati a catalizzare l’impegno dei giovani su azioni a livello nazionale che contribuiscano fattivamente alla protezione dell’ambiente. Tutto questo in perfetta sinergia con l’impegno della cooperazione italiana allo sviluppo nel Paese, fortemente incentrato su azioni di sostegno al turismo sostenibile ed alla protezione della biodiversità e delle risorse naturali.
Specifici eventi sono stati realizzati, sia nel 2021 che nel 2022, in occasioni simboliche, come la Giornata Mondiale della Terra (22 aprile) e la Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno), cui hanno preso parte, oltre all’allora Ambasciatore Nicola Minasi, anche altri rappresentanti della comunità diplomatica in Bosnia Erzegovina (Regno Unito, Svezia, UN, UNDP, OIM, UE, etc.).
Nel giugno 2021 sono state anche valorizzate le attività di promozione culturale dell’Ambasciata, avendo richiesto ai diversi gruppi di giovani coinvolti di riprodurre, ognuno in una location differente, una coreografia speciale, il simbolo del “terzo paradiso” dell’artista italiano Michelangelo Pistoletto, che incarna proprio l’esigenza di riconciliazione delle diversità (lo stesso Pistoletto aveva personalmente messo in scena il terzo paradiso a Sarajevo nel 2018, nel piazzale antistante all’Assemblea Parlamentare della Bosnia Erzegovina).
Analoghe attività hanno avuto luogo nel corso del 2022: tra il 20 e il 23 aprile, in occasione della Giornata della Terra, più di 350 giovani della Rete Verde hanno preso parte ad attività ecologiche (pulizia di rifiuti nell’ambiente e piantumazione di alberi) a Bijeljina, Kladanj, Bihać, Čitluk, Mostar, Konjic e Vareš.
Più recentemente, la Giornata Mondiale dell’Ambiente è stata celebrata con una serie di manifestazioni in varie località della Bosnia-Erzegovina nei giorni 3-5 giugno: a Posusje, in Erzegovina, giovani attivisti hanno piantato alberi presso una scuola elementare locale; un analogo evento ha avuto luogo a Sarajevo Est, al quale ha presenziato direttamente lo stesso Ambasciatore Di Ruzza insieme al vice Sindaco della municipalità; a Brčko un’organizzazione locale ha promosso la pulizia di rifiuti in un sentiero di montagna presso la località di Majevica; a Srbac, in Republika Srpska, infine, un’organizzazione locale (partner di lunga data della Rete Verde) ha organizzato il tradizionale ‘Bardača meet-up’, con incontri, eventi e seminari sui temi dell’ecologia che hanno raccolto grande adesione di pubblico.
Proprio in considerazione di tali apprezzate iniziative nel settore della tutela ambientale, rivolte in particolare alla sensibilizzazione giovanile, l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo è stata tra gli ospiti d’onore della “Conference on Climate Action in Bosnia-Erzegovina”, tenutasi lo scorso 10 giugno presso il Parlamento statale ed alla cui organizzazione ha contributo anche l’UNDP. Rappresentanti di governo, membri del Parlamento, Autorità locali, organizzazioni giovanili e rappresentanti della comunità internazionale hanno celebrato la “settimana dell’azione climatica” con un articolato dibattito, ad ampia risonanza mediatica, sulle principali sfide che le politiche ambientali si trovano ad affrontare tanto a livello globale quanto nel particolare contesto bosniaco-erzegovese. Nel suo intervento, l’Ambasciatore Di Ruzza ha ricordato la co-Presidenza, insieme al Regno Unito, della Conferenza delle parti sul clima e che Milano, in particolare, ha ospitato la Pre-Cop26 e l’evento Youth4Climate, punto di incontro di centinaia di giovani provenienti da tutto il mondo, compresa la BiH.
UNDP Bosnia and Herzegovina – video
In ragione di questo forte impegno, l’Ambasciata d’Italia è stata protagonista del numero di agosto di “Visit BiH”, magazine di promozione del turismo in Bosnia Erzegovina, che ha ospitato un’intervista di 6 pagine all’ambasciatore Di Ruzza.
La “Rete Verde” conta un elevato e crescente numero di adesioni (al momento ben 22 organizzazioni locali, 2 gruppi informali e 11 attivisti a titolo individuale) e un ambizioso programma progettuale.
In perfetta coerenza e totale sinergia con le attività sopra descritte, l’Ambasciata ha organizzato alcune iniziative complementari. Tra le più recenti:
– il 14 giugno 2022, a Zenica, la “Giornata della Ricerca italiana in Bosnia Erzegovina”, è stata dedicata al tema della de-carbonizzazione dei processi di produzione dell’acciaio con un evento dal titolo “Greening the steel industry”, realizzato in collaborazione con l’Università di Zenica e, in particolare, con il suo storico Istituto Metallurgico “Kemal Kapetanovic”, e con l’Addetto scientifico della Sede, Prof. Luciano Catani;
– il 20 giugno 2022, è stato organizzata con l’Ufficio di Sarajevo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) la presentazione di uno studio pilota di impatto ambientale dei centri di accoglienza e transito per migranti in Bosnia Erzegovina, realizzato nell’ambito di un importante progetto finanziato attraverso il c.d. “Fondo Migrazioni” dalla DGIT del MAECI.
Iniziative di carattere interno
Parallelamente, la Sede sta anche conducendo una serie di iniziative “interne”, finalizzate a migliorare e rafforzare la sostenibilità e l’efficienza energetica degli immobili dell’Ambasciata e della Residenza, tra cui la sostituzione della vetusta caldaia attualmente in uso in favore di un sistema di riscaldamento più ecosostenibile e la sostituzione della autovettura di servizio ormai obsoleta prediligendo un autoveicolo a minori emissioni. Si prevede, inoltre, di introdurre nei locali dell’Ambasciata la raccolta differenziata dei rifiuti (che al momento, nella città di Sarajevo, è ad uno stadio ancora del tutto embrionale).
Analogamente, verrà messo a punto nei prossimi mesi un programma di interventi migliorativi sulla residenza del Capo Missione, con particolare riferimento alla sicurezza ed all’efficientamento energetico.