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Contenzioso internazionale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

Il Servizio per gli Affari giuridici fornisce sostegno all’Agente del Governo italiano presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), svolgendo le funzioni di Cancelleria dello Stato italiano per tutti gli atti processuali notificati dalla Corte di Giustizia e dal Tribunale di Lussemburgo.

Ai sensi della legge 234 del 2012 (“Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”) viene altresì promosso e gestito, di concerto con il Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con l’Avvocatura Generale dello Stato, il coordinamento interministeriale periodico per la definizione della posizione italiana nelle cause discusse dinanzi alla Corte di Giustizia e al Tribunale dell’Unione europea, ai fini della miglior difesa in giudizio dello Stato.

 

Corti internazionali

Il Servizio per gli Affari giuridici provvede, in cooperazione con la rete diplomatica e consolare, al monitoraggio dell’attività giurisdizionale e delle evoluzioni normative ed organizzative afferenti alle principali Corti e Tribunali internazionali e sovranazionali (oltre alla CGUE, anche CIG, CPI, CPA, Tribunale Speciale per il Libano, Camere Speciali per il Kosovo, Meccanismo Residuale dei tribunali penali internazionali).

Nelle competenze rientra l’attività di pareristica e di assistenza e consulenza giuridico-legale, con specifico riferimento alle fattispecie contenziose che coinvolgono direttamente l’Italia e – in alcuni specifici casi – cittadini italiani con Stati esteri.

 

Arbitrati internazionali

Il Servizio per gli Affari giuridici, del Contenzioso diplomatico e dei Trattati collabora con l’Avvocatura dello Stato e con le Amministrazioni tecniche interessate per la tutela dell’Italia davanti alle principali Corti internazionali e Tribunali arbitrali (in particolare in materia di investimenti), fornendo supporto e consulenza nella gestione dei rapporti e nell’avvio delle procedure arbitrali, oltre che nella promozione di interpretazioni e modifiche normative volte ad adattare il quadro normativo europeo e internazionale agli interessi dell’Italia.