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Storia

Dopo oltre sessant’anni dalla storica firma dei Trattati di Roma istitutivi delle Comunità europee nel 1957, il processo di integrazione europea si è sviluppato ed ampliato passo dopo passo, settore per settore, nella direzione di una sempre maggiore esperienza di «sovranità condivisa», quale tratto distintivo che rende ancor oggi l’Unione un unicum rispetto al resto del mondo. Tra fasi di avanzamento e assestamento, fughe in avanti, battute d’arresto e pause strategiche di riflessione, il processo di costruzione europea è segnato da alcune tappe storiche fondamenti. Queste le principali:

1941 – Federale, unita, libera e pacifica. È la visione che Altiero Spinelli ha dell’Europa nel 1941 quando scrive, con Ernesto Rossi, “Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto”. L’intellettuale italiano nel pieno della Seconda Guerra mondiale, confinato dal regime fascista a Ventotene, piccola isola dell’arcipelago pontino, scrive quello che passerà alla storia come il Manifesto di Ventotene, testo riconosciuto alla base del processo di unificazione dell’Europa in senso federalista.

1950 –Il 9 maggio l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman propone la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA). In omaggio alla dichiarazione Schuman il 9 maggio di ogni anno si celebra la Festa dell’Europa.

1951 – Il 18 aprile l’ambizione di Schuman diviene realtà attraverso la posa della prima pietra della costruzione comunitaria: sei Paesi europei – Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo – sottoscrivono il Trattato istitutivo della Ceca, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio con l’obiettivo di introdurre la libera circolazione, appunto, di carbone e acciaio e garantire il libero accesso alle fonti di produzione. A Lussemburgo viene istituita l’Alta Autorità sovranazionale indipendente con il compito di far rispettare regole comuni fissate per la produzione e il commercio.

1957 – Il 25 marzo, in seguito al successo della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, vengono firmati a Roma i Trattati istitutivi della Comunità economica europea (Cee) e della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom). I cosiddetti Trattati di Roma entrano in vigore il primo gennaio dell’anno successivo.

1962 – Il 30 luglio la Cee introduce la PAC, politica agricola comune, che permette agli Stati membri un controllo comune della produzione alimentare.

1968 –Il 1 luglio viene istituita l’unione doganale, con l’abolizione dei dazi tra i sei Paesi membri e l’istituzione di una tariffa comune verso l’esterno.

1972 – Nasce il cosiddetto serpente monetario allo scopo di rafforzare il coordinamento tra le politiche di gestione del cambio dei Paesi europei e garantire stabilità fissando margini alla fluttuazione. L’elevata inflazione e l’instabilità dei cambi che caratterizzano quegli anni fanno sentire l’esigenza di una cooperazione economico-monetaria. Il serpente monetario, sette anni dopo e attraverso un vero e proprio accordo di cambio, diviene il Sistema monetario europeo (Sme), il cui obiettivo sarà quello di creare in Europa una “zona di stabilità monetaria”.

1973 – Il 1° gennaio Danimarca, Irlanda e Regno Unito entrano a far parte della Cee che così passa da sei a nove Paesi membri.

1975 – Il Consiglio europeo svoltosi a dicembre a Roma, e presieduto da Aldo Moro, dà il via al passaporto unico e al suffragio universale per il Parlamento europeo. Le prime elezioni si terranno nel 1979.

1981 – Il 1° gennaio la Grecia entra a far parte della Cee, decimo Stato membro della Comunità.

1983 – Il 25 luglio il Consiglio Ue pone la basi per la nascita del primo programma quadro comunitario di Ricerca e Sviluppo (per il periodo 1984-87).

1984 – Il Parlamento europeo approva a larga maggioranza il progetto di Trattato che istituisce l’Unione europea, progetto sostenuto da Altiero Spinelli, allora deputato europeo.

1985 – Francia, Germania e i Paesi del Benelux firmano l’accordo di Schengen, cui seguirà la successiva adesione di altri Stati Membri. Nel dicembre dello stesso anno, il Consiglio europeo a Lussemburgo decide di modificare i Trattati di Roma e di dare nuovo impulso al processo di integrazione europea elaborando l’Atto Unico europeo, firmato a L’Aia nel febbraio 1986. L’Atto realizza importanti riforme istituzionali e permette il proseguimento del cammino verso il completamento del mercato unico.

1986 – Il 1 gennaio Portogallo e Spagna aderiscono alla Cee, portando a 12 il numero degli Stati membri.

1987 – Nasce il programma Erasmus, su iniziativa di un gruppo di funzionari della Commissione europea, guidati dal friulano Domenico Lenarduzzi. Già nell’autunno di quell’anno sono tremila gli studenti che usufruiscono del progetto.

1992 – Il 7 febbraio viene firmato il Trattato di Maastricht. Il Trattato di Maastricht dà vita all’Unione europea, organizzazione fondata su tre pilastri: il I pilastro è costituito dalle preesistenti Comunità europee, il II pilastro sulla politica estera e di sicurezza, il III pilastro sulle materie di giustizia e affari interni.  Il trattato firmato nella città dei Paesi Bassi definisce anche precise norme relative alla moneta unica, alla cittadinanza UE.

1995 – L’Europa cresce di nuovo. Il 1° gennaio entrano a far parte dell’Ue altri tre stati: l’Austria, la Finlandia e la Svezia, portando l’Ue a 15.

1997 – Con il Trattato di Amsterdam, firmato nell’ottobre del 1997 ed entrato in vigore due anni dopo, si prosegue la costruzione comunitaria con passi in avanti sotto il profilo istituzionale, nelle relazioni tra Unione e cittadino, fino a toccare temi rilevanti per quanto riguarda la libertà, la sicurezza e la giustizia.

2001 – Il 26 febbraio viene firmato il Trattato di Nizza, concluso dai Capi di Stato o di governo al Consiglio europeo convocato nella città della Costa Azzurra. È il risultato di undici mesi di negoziati condotti nel corso di una conferenza intergovernativa aperta nel febbraio 2000. Il nuovo trattato entra in vigore il 1 febbraio 2003, dopo la sua ratifica da parte dei quindici Stati membri dell’Unione europea e con la riforma delle regole di votazione nell’Ue.  Apre la strada all’allargamento.

2002 – Il 1° gennaio arriva l’euro. Vengono coniate oltre 80 miliardi di monete distribuite in dodici Stati. Le banconote sono identiche in tutti i Paesi. Da un lato mostrano delle porte, dall’altro vengono raffigurati dei ponti, scelti come simbolo di unione e apertura tra gli stati. Per le monete, invece, una delle due facce è comune a tutti i Paesi aderenti, mentre sull’altra faccia è impresso un emblema nazionale.

2004 – Il 1° maggio dieci paesi entrano a far parte dell’Ue. Sono Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Entrano in Europa anche Cipro e Malta. Si tratta del più importante allargamento dell’Ue, che coinvolge circa 100 milioni di persone. Nell’ottobre  2004 a Roma i Capi di Stato e di Governo ed i Ministri degli Affari Esteri di 25 Paesi membri partecipano alla cerimonia della firma del Trattato e dell’Atto finale che istituisce una Costituzione per l’Europa, progetto successivamente interrotto nel 2005.

2007 – Il 1° gennaio l’Ue dà il benvenuto a due suoi nuovi membri: sono altri due Paesi dell’Europa dell’est, la Bulgaria e la Romania. Il numero dei Paesi aderenti all’Unione sale a 27. Il 13 dicembre dello stesso anno viene firmato il Trattato di Lisbona, che entrerà in vigore due anni dopo, nel dicembre 2009. Il nuovo Trattato, oltre a definire in maniera chiara le competenze dell’Ue e dei Paesi membri, conferisce maggiori poteri al Parlamento europeo, modifica le procedure di voto del Consiglio, introduce l’iniziativa dei cittadini, rende permanente la figura del Presidente del Consiglio europeo, istituisce un Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e per la politica di sicurezza e il Servizio europeo di azione esterna.

2013 – Il 1° luglio la Croazia aderisce all’Ue diventando il ventottesimo Paese membro dell’Unione.

2020 – il 1° febbraio, a seguito di un lungo e complesso processo iniziato con il referendum britannico del giugno 2016, è entrato in vigore l’Accordo di recesso del Regno Unito dall’Unione europea. Dopo oltre 45 anni di integrazione europea, il Regno Unito è divenuto ufficialmente uno Stato terzo.

2023 – Il 1° gennaio la Croazia adotterà ufficialmente l’euro, diventando il ventesimo paese ad aderire all’Eurozona.