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Politica Europea di Vicinato

Gli interessi e gli obiettivi dell’UE in tema di stabilità, crescita economica e promozione dei valori fondamentali sono alla base delle relazioni con i Paesi partner che si trovano al di là delle sue frontiere. Lanciata nel 2004 in concomitanza con il quinto allargamento dell’Unione, la Politica Europea di Vicinato (PEV) riunisce sotto un unico ombrello i Paesi divenuti “nuovi vicini”, favorendo uno sviluppo equilibrato delle relazioni con i Vicini dell’Est (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina) e i Vicini del Sud (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia).

Rinnovata nel corso del 2015 per renderla maggiormente efficace e rispondente al mutato contesto geopolitico e alle nuove sfide che insistono ai confini esterni dell’UE, la PEV adotta un approccio tendente – attraverso una maggiore flessibilità, differenziazione e compartecipazione – a trasformare le relazioni UE-Partner in un “partenariato tra eguali”.

Per rafforzare l’efficacia della PEV, nel corso degli anni sono state inoltre definite nuove strategie a carattere regionale, come il Partenariato Orientale (PO) nel maggio 2009, e favorite le sinergie con altre organizzazioni di carattere regionale quali l’Unione per il Mediterraneo (UpM).

 

Vicinato Sud

Nel corso del 2021 si è assistito ad un significativo rilancio delle relazioni dell’UE con i Paesi del Vicinato Sud, grazie alla pubblicazione della Comunicazione congiunta di Commissione e Alto Rappresentante denominata “Nuova Agenda per il Mediterraneo”: un documento di orientamento strategico corredato da un ambizioso Piano Economico e di Investimento per la regione.

Fra i temi più rilevanti della Nuova Agenda emergono la priorità attribuita alla ripartenza economica e occupazionale dei Partner, contribuendo a una transizione verde giusta e inclusiva; la presenza di un pilastro migratorio; l’esigenza di rilanciare il dialogo politico ad alto livello con i Paesi della Sponda Sud, anche attraverso riunioni periodiche dei Ministri degli Affari Esteri e dei Ministri competenti per materie settoriali e – quando necessario – Vertici dei Capi di Stato e di Governo, mantenendo alta l’attenzione e l’investimento politico sull’area mediterranea.

 

Vicinato Est

La dimensione orientale della PEV si sostanzia nel Partenariato Orientale (PO), formato di dialogo multilaterale tra l’UE, i suoi Stati membri e i Paesi del Vicinato Est, lanciato ufficialmente in occasione del Vertice di Praga del 7 maggio 2009.

Se il V Vertice del PO (Bruxelles, 24 novembre 2017) aveva sancito l’adozione del documento operativo contenente i “20 obiettivi per il 2020” – una roadmap in venti punti, individuati nelle quattro aree prioritarie dello sviluppo economico, governance, connettività e società – il successivo Vertice del Partenariato (Bruxelles, 15 dicembre 2021) ha permesso di passare in rassegna i risultati raggiunti dal PO negli anni e di delineare la nuova agenda di priorità post-2020, strutturata attorno ai tre temi principali di ripresa, resilienza e riforme.  Ciò anche grazie anche a un ambizioso Piano Economico e di Investimento per la regione, presentato per valorizzare valorizzare il sostegno europeo e promuovere le sinergie e connessioni regionali.

Al Vertice del dicembre 2021 non ha partecipato la Bielorussia, che ha sospeso la propria partecipazione al PO in risposta alle misure restrittive adottate dalla UE.