L’annuncio di una contrazione del tasso di crescita che comunque resta elevata e che garantisce, in ogni caso, alla Cina di mantenere importanti posizioni, è sotto i “riflettori” degli analisti di “Longitude”, la rivista diretta da Pialuisa Bianco, che nel numero in edicola a partire da mercoledì prossimo, 4 aprile, esaminano cause ed effetti del “fenomeno”.
Quanti e quali sono le “situazioni” create dalla Germania, anche nel contesto europeo, per le quali si è oggettivamente indotti a darle ragione; quali gli sviluppi futuri dell’”intelligence”: sono gli altri due titoli di copertina di “Longitude” dove in un editoriale a firma del Ministro Giulio Terzi viene fatto “il punto” sulle relazioni Transatlantiche, ed in particolare il rapporto Europa-Stati Uniti, in “tempi di crisi economica”.
Relazioni transatlantiche e nuove emergenze
Politici, economisti e diplomatici – scrive Terzi – discutono se “ridefinire” alcuni “concetti” che costituiscono le fondamenta delle “relazioni transatlantiche” sull’onda della crisi economica e di “nuove emergenze”. Nella risposta del Ministro c’è la convinzione che la “collaborazione transatlantica” continui ad essere la “forza trainante” anche del “mercato globale” e la vicinanza tra Europa e Stati Uniti continua ad essere “costituita da valori comuni”.
La Cina a un bivio
Nel suo editoriale il direttore della rivista Pialuisa Bianco, spiega le motivazioni per le quali la Cina si trova ad “un bivio” mentre una serie di servizi approfondiscono la “natura” della crescita del Paese della “Grande Muraglia”, ma anche le prospettive. Il piano di riforme economiche, di “aperture” e di “liberalizzazioni” annunciato dovrebbe essere utile ad “affrontare” la “contrazione della crescita” in parte fisiologica, “reggere la crisi” ed evitare di esserne coinvolti come è accaduto ad altre grandi economie quando sono “ad un punto di svolta”. Un significativo esempio sul come la Cina sta affrontando la “transizione” è trattato nell’inchiesta della rivista sulla regione del Kashgar, una delle ultime aree a statuto speciale del Paese, un’ex zona rurale poi urbanizzata e diventata una delle zone-pilota del sistema economico di sviluppo cinese. Ma il processo di riforme avviato in ambito economico “influenza” anche quello “politico”? Riformatori e conservatori convivono, in un delicato equilibrio, nell’attuale vertice politico ed economico cinese. E almeno nell’ambito economico e nella società tale “equilibrio” si traduce con scelte riformatrici fatte con metodi conservatori.
I servizi e le analisi sulla Cina sono accompagnati da mappe sulla situazione di reddito, di produzione di condizione sociale, ma anche di migrazione interna che rappresenta anche un misuratore della crescita economica del Paese.
A completare i servizi di copertina alcune analisi che riguardano il fenomeno dell’emigrazione in Europa: il numero della presenza di stranieri nei vari paesi europei e le proiezioni circa la loro consistenza quantitativa da qui a 12 anni; il fenomeno che continua a verificarsi in particolare in Africa, della sottrazione di terre alla coltivazione, da parte di grandi potenze e multinazionali; un panorama di originali immagini fotografiche sulla società, il costume, le contraddizioni tra “modernità” e “tradizione” in Iran.