È stata inaugurata oggi al Colosseo la mostra “Rinascere dalle distruzioni. Ebla, Nimrud, Palmira”, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni e del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.
L’esposizione, che ha il patrocinio dell’Unesco, è ideata e curata da Francesco Rutelli e Paolo Matthiae, con il sostegno dell’Associazione Incontro di Civiltà e il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo. La mostra è promossa e realizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’Area archeologica centrale di Roma, con Electa.
“La tutela del patrimonio archeologico è uno dei modi di difendere il pluralismo e questa mostra straordinaria che è oggi al Colosseo ne è una dimostrazione pratica”, ha fatto presente Gentiloni. Si tratta “di un’azione molto importante sul piano politico e diplomatico, se si tiene conto che i responsabili del patrimonio culturale siriano hanno acconsentito che l’Italia restauri le opere danneggiate”.
Dal 7 ottobre all’11 dicembre, grazie al lavoro specializzato svolto da tre aziende italiane, rivivono al Colosseo a grandezza naturale tre monumenti del Vicino Oriente distrutti dalle guerre e dalla furia iconoclasta: il Toro di Nimrud, il Tempio di Bel a Palmira e il Palazzo di Ebla. Tutta la lavorazione è stata eseguita sotto la guida di un comitato scientifico di archeologi e storici dell’arte. La mostra si completa con una video installazione firmata da Studio Azzurro, che contribuisce a immergere lo spettatore nell’atmosfera assolata di Siria e Iraq.