Alfano: “Il Mediterraneo deve essere un confine che unisce e la mobilità dei giovani talenti è fondamentale per favorire la reciproca conoscenza e uno scambio costruttivo tra la sponda nord e la sponda sud del Mediterraneo. Per questo abbiamo pensato ad un Erasmus del Mediterraneo, con borse di studio e programmi di mobilità per universitari e giovani ricercatori. Un investimento in cultura per aprire nuovi canali di dialogo e creare un’identità mediterranea comune, che favorisca le condizioni per la sicurezza e la pace nella regione”.
Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, rispetto alla firma della Dichiarazione congiunta sull’iniziativa “Erasmus del Mediterraneo”, che si svolgerà venerdì 1 dicembre dalle ore 15.45 alle ore 16.00 nella Sala Orsini dell’Hotel Parco dei Principi, a margine dell’edizione 2017 di MED – Rome Mediterranean Dialogues.
La Dichiarazione sarà firmata dal ministro Alfano, dal Vice-Presidente del Consiglio Presidenziale della Libia, Ahmed Maitig, dal Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelkader Messahel, dal Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Araba d’Egitto, Sameh Shoukry, dal Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Tunisina, Khemaies Jhinaoui e dall’Ambasciatrice della Repubblica Libanese, Mira Daher Violides.
Scopo del progetto è ribadire la centralità del Mediterraneo per la politica estera italiana e l’importanza degli incontri e degli scambi tra studenti e giovani ricercatori, quale strumento fondamentale per rafforzare la conoscenza e la comprensione reciproca tra i Paesi mediterranei.
L’idea di un Erasmus del Mediterraneo costituisce una continuazione concreta del percorso avviato con il programma della Farnesina, “Italia, Culture, Mediterraneo”, lanciato a margine della Conferenza OSCE di Palermo del 24 e 25 ottobre.
Con la Dichiarazione che verrà firmata, l’Italia si impegna su due fronti:
1) aumentare il contingente di borse di studio a favore di studenti dei citati Paesi;
2) favorire, in ambito UE, il rafforzamento del Programma Erasmus+, in modo che ai programmi di mobilità da e verso questi Paesi della sponda Sud del Mediterraneo sia riconosciuto un carattere prioritario e siano attribuite maggiori risorse finanziarie.
La Dichiarazione sancisce inoltre l’impegno comune a promuovere e sostenere ulteriormente la cooperazione interuniversitaria e favorire la creazione di programmi volti al conseguimento di titoli di studio riconoscibili nei rispettivi ordinamenti.