Joint statement of the Foreign Ministers of Australia, Canada, Denmark, Finland, Germany, Italy, Japan, the Republic of Korea, the Netherlands, New Zealand, Norway, Spain, Sweden, United Kingdom, United States
Afghan women and girls make enormous contributions to their country. Achieving peace, stability and economic development requires their equal participation in shaping Afghanistan’s future.
We remain deeply concerned by the continued restrictions on girls’ access to education in Afghanistan, and call on the Taliban to respect the right to education and adhere to their commitments to reopen schools for all female students.
We are deeply disappointed about escalating restrictions imposed by the Taliban that impact on the human rights of Afghan women.
The Taliban’s directive that women and girls must cover themselves in public and leave home only in cases of necessity, and with a man, restricts their universal and inalienable human rights. We deplore that family members could be punished to enforce compliance with these restrictions.
Afghan women should be free to choose how they express themselves in accordance with their faith and have the right to move freely in society.
The international community cannot consider these recent directives as isolated decisions. The Taliban have taken other actions that limit the human rights of women and girls.
These include their rights to education, work and freedom of movement, opinion and expression through restrictions on unaccompanied travel, participation in the workforce, and ability to express themselves openly.
These decisions contradict repeated Taliban assurances to respect and protect the human rights of all Afghans.
All Afghans should be able to enjoy their fundamental human rights. These rights are indivisible and inalienable, expressed in international human rights law, and endorsed by all members of the United Nations.
We call on the Taliban to reconsider decisions which constrain the right of women and girls to make their own choices, gain an education, work, and participate equally in society.
We will continue to judge the Taliban on their actions, not their words.
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Traduzione di cortesia
Comunicato congiunto dei Ministri degli Esteri sull’aumento delle restrizioni nei confronti dei diritti umani delle donne e delle bambine afghane Comunicato congiunto dei Ministri degli Esteri di Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Germania, Italia, Giappone, Repubblica di Corea, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.
Le donne e le bambine afghane forniscono un enorme contributo al loro Paese. Il raggiungimento della pace, della stabilità e dello sviluppo economico richiede la loro eguale partecipazione alla creazione del futuro dell’Afghanistan.
Restiamo profondamente preoccupati dalle costanti restrizioni alle possibilità di accesso delle bambine all’istruzione in Afghanistan e rivolgiamo un appello ai Talebani affinché rispettino il diritto all’istruzione e soddisfino gli impegni presi per riaprire le scuole a tutte le studentesse.
Siamo profondamente delusi dalla escalation delle restrizioni imposte dai Talebani che impattano sui diritti umani delle donne afghane.
La direttiva dei Talebani in base alla quale le donne e le ragazze debbano coprirsi in pubblico e lasciare le loro case solo in caso di necessità – e accompagnate da un uomo – limita i loro diritti umani universali e inalienabili. Deploriamo che i familiari possano essere puniti per soddisfare l’applicazione di tali restrizioni.
Le donne afghane dovrebbero essere libere di scegliere come esprimersi in conformità alla loro fede e avere il diritto di muoversi liberamente all’interno della società.
La comunità internazionale non può considerare tali recenti direttive come decisioni isolate. I Talebani hanno effettuato altre azioni che limitano i diritti umani delle donne e delle bambine.
Tali azioni comprendono il loro diritto all’istruzione, al lavoro e alla loro libertà di movimento, di opinione e di espressione, tramite restrizioni sui viaggi non accompagnati, sulla partecipazione alla forza lavoro e sulla possibilità di esprimersi apertamente.
Tali decisioni contraddicono le ripetute assicurazioni dei Talebani sul rispetto e sulla protezione dei diritti umani di tutti gli afghani.
Tutti gli afghani dovrebbero essere in grado di godere dei propri diritti umani fondamentali. Tali diritti sono indivisibili e inalienabili, sono espressi nel diritto internazionale in materia di diritti umani e approvati da tutti i membri delle Nazioni Unite.
Ci appelliamo ai Talebani affinché riconsiderino le decisioni che limitano il diritto delle donne e delle bambine a compiere le proprie scelte, a ottenere l’istruzione, il lavoro e a partecipare egualmente alla società.
Continueremo a giudicare i Talebani sulla base delle loro azioni, non delle loro parole.