Traduzione di cortesia. Per la versione originale in lingua inglese clicca qui.
Ci siamo riuniti a Roma il 12 giugno per discutere della sicurezza euro-atlantica e dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, alla presenza del Segretario Generale della NATO e del Ministro degli Esteri ucraino.
Abbiamo riaffermato il nostro impegno per un’Europa più forte e più sovrana, capace di difendere i propri cittadini e i propri interessi e di contribuire alla pace e alla sicurezza internazionali. A tal fine, continueremo a lavorare insieme per rafforzare la nostra sicurezza e difesa collettiva e per consolidare il contributo europeo alla NATO.
L’Alleanza Atlantica rimane la pietra miliare della nostra difesa collettiva. Il Vertice NATO dell’Aia dimostrerà la nostra unità, fondata su un duraturo legame transatlantico, su un impegno incrollabile alla difesa reciproca e su un’equa ripartizione degli oneri. Il Vertice dovrà adottare ulteriori decisioni per costruire un’Alleanza più forte, pronta a difendere ogni centimetro del territorio alleato.
I Paesi europei devono svolgere un ruolo ancora più rilevante nel garantire la propria sicurezza. Affinché gli alleati europei possano assumersi maggiori responsabilità all’interno della NATO, abbiamo auspicato un ambizioso rafforzamento delle capacità di difesa europee, intensificando in modo flessibile e sostenibile le spese per la sicurezza e la difesa nazionali, così da permetterci di assicurare efficacemente deterrenza e difesa in tutti i domini dello spazio euro-atlantico. Ciò comprende progetti congiunti, acquisizioni comuni e sostegno all’interoperabilità, nonché il rafforzamento della nostra base tecnologica e industriale di difesa. In tale contesto, abbiamo accolto con favore le iniziative dell’Unione Europea in materia di sicurezza e difesa, pienamente complementari alla NATO, al contempo evidenziando la necessità di ulteriori misure strutturali da parte dell’Unione Europea e dei suoi partner per mobilitare le risorse necessarie a raggiungere il nuovo livello comune di ambizione.
Continueremo a lavorare nell’ambito della NATO, dell’UE e dei formati affini per raggiungere i nostri obiettivi comuni. Il partenariato in materia di Sicurezza e Difesa tra UE e Regno Unito è un segnale concreto della volontà di lavorare insieme, come europei, per affrontare un contesto internazionale in continua evoluzione e sempre più complesso.
Abbiamo riconosciuto che un approccio a 360° alla sicurezza euro-atlantica è necessario per proteggere i nostri cittadini e le nostre società, superare le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e contrastare minacce e sfide in tutti i domini, nel nostro vicinato orientale, meridionale e nella regione baltica. Rafforzeremo i nostri partenariati nelle regioni di rilievo per la nostra sicurezza, per affrontare l’instabilità e promuovere pace e prosperità, in particolare nel Mediterraneo, in Africa, nei Balcani occidentali, nella regione del Mar Nero e nella regione MENA, in un contesto profondamente segnato dall’attacco del 7 ottobre e dalle sue conseguenze, con la necessità di ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi presi da Hamas e un immediato cessate il fuoco a Gaza.
Abbiamo ancora una volta ribadito il nostro incrollabile sostegno all’Ucraina, al suo popolo, alla sua democrazia, alla sua sicurezza, sovranità, indipendenza e integrità territoriale entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. Un’Ucraina forte, indipendente e democratica è vitale per la stabilità e la sicurezza dell’area euro-atlantica.
Abbiamo accolto con favore gli sforzi di pace guidati dagli Stati Uniti e i recenti colloqui tra Ucraina e Russia come un passo verso una pace globale, giusta e duratura, in conformità con il diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite. L’Europa continuerà a contribuire a questi sforzi e si dichiara pronta a sostenere l’attuazione di un accordo di pace basato sui principi della Carta delle Nazioni Unite. Abbiamo apprezzato il ruolo della Turchia, e siamo pronti a sostenere ogni altra iniziativa rilevante di facilitazione dei colloqui che possano contribuire ad avanzare verso una soluzione giusta e duratura.
Abbiamo elogiato l’approccio costruttivo dell’Ucraina nel processo, che dimostra il suo forte impegno per la pace, in particolare la sua disponibilità a impegnarsi per un cessate il fuoco immediato, completo e incondizionato di 30 giorni come base solida per negoziati seri e credibili, nonché l’apertura a un incontro a livello presidenziale. Abbiamo esortato la Russia a fare altrettanto, senza ulteriori indugi, e a rinunciare alle sue inaccettabili richieste e precondizioni massimaliste, per dimostrare di essere realmente interessata alla pace. Abbiamo deplorato i recenti massicci attacchi russi contro città e popolazioni civili ucraine, che costituiscono una chiara violazione del diritto internazionale.
A tal fine, abbiamo ribadito la nostra disponibilità a intensificare la pressione sulla Russia, che continua a rifiutare impegni seri e credibili, anche mediante ulteriori sanzioni e contrastando la loro elusione. Siamo inoltre pronti ad adottare rapidamente nuove misure (in particolare nei settori energetico e bancario) volte a minare la capacità della Russia di continuare la sua guerra di aggressione e a garantire che l’Ucraina sia nella migliore posizione possibile per ottenere una pace giusta e duratura. Siamo determinati a mantenere immobilizzati i beni sovrani russi presenti nelle nostre giurisdizioni fino a quando la Russia non avrà cessato la sua aggressione e pagato per i danni causati.
Una pace giusta e duratura deve includere adeguate garanzie di sicurezza per l’Ucraina, a partire da un esercito e da un’industria della difesa ucraini forti. A tal fine, e sulla base dell’unità transatlantica, lavoreremo con l’Ucraina a iniziative volte a rafforzare le sue forze armate; siamo pronti a intensificare il nostro sostegno, anche migliorando la cooperazione industriale con l’Ucraina nell’ambito della difesa e esplorando ulteriori forme di cooperazione in materia di sicurezza e difesa, in linea con il nostro sostegno all’integrazione euro-atlantica dell’Ucraina.
Continueremo anche a collaborare con gli Stati Uniti su questo fronte.
Rimaniamo fermamente impegnati a sostenere la stabilità economica dell’Ucraina nell’ambito del suo programma con il Fondo Monetario Internazionale, assicurandole un’assistenza fiscale sufficiente per il 2026 e oltre, nonché il suo processo di ripresa e ricostruzione, in stretto coordinamento con i nostri partner internazionali. Una ripresa e ricostruzione tempestive contribuiranno a gettare le basi per un’Ucraina più prospera e integrata in Europa. Ciò rappresenta un’opportunità per consolidare la resilienza, promuovere la prosperità e avanzare nelle riforme verso l’integrazione dell’Ucraina nell’Unione Europea, con l’obiettivo finale dell’adesione all’UE, adottando un approccio “che coinvolge l’intera società” e concentrandosi sul “ricostruire meglio”. La Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina, che sarà ospitata dall’Italia nel luglio 2025, rappresenterà un momento decisivo per promuovere tali sforzi.