Nelle ultime settimane la Farnesina sta lavorando per creare dei “corridoi universitari che permettano agli studenti palestinesi assegnatari di borse di studio delle università italiane di lasciare il loro paese per arrivare in Italia. Su richiesta del ministro Tajani, le procedure per l’ottenimento dei visti sono state chiarite e accelerate per quanto riguarda il versante italiano. Vengono illustrate alle autorità degli Stati della regione coinvolti. Vanno invece create le condizioni per il rilascio dei permessi di transito da paesi della regione come Israele e Giordania, che hanno chiare indicazioni politiche sul tema. Al momento sono 152 gli studenti che hanno ricevuto borse di studio dal sistema delle Università italiane.
Dall’inizio del conflitto a Gaza, l’Italia ha avviato varie forme di sostegno a favore della popolazione civile palestinese. Assistenza umanitaria con aiuti alimentari e sanitari; trasferimento nel nostro Paese di pazienti in condizioni sanitarie critiche, soprattutto minori. Il rilascio delle borse di studio si incrocia però con l’idea di alcune autorità nazionali di non favorire lo spopolamento della Palestina, e in particolare di Gaza, delle migliori figure giovanili della popolazione palestinese.
Da settimane la Farnesina e le ambasciate nella regione sono al lavoro per ottenere i permessi necessari. La questione è seguita in maniera operativa dall’ambasciata a Tel Aviv, dal consolato Generale a Gerusalemme e dall’ambasciata in Giordania.
L’autorizzazione dei governi israeliano e giordano è requisito fondamentale per l’uscita dalla Striscia e il successivo transito in Giordania per venire a studiare in Italia, come è avvenuto per i viaggi realizzati fino ad oggi.
Al momento i Paesi di transito non prevedono altre tipologie di uscita, oltre a quelle sanitarie e per ricongiungimento familiare. Sono stati rilasciati all’Italia e ad altri paesi pochi permessi saltuari per studenti; all’Italia sono stati rilasciati prioritariamente permessi sanitari. Si tratta di una questione sulla quale l’Ambasciata ad Amman sta portando avanti serrati colloqui diplomatici, in modo da individuare al più presto una soluzione per il transito degli studenti. L’Italia è stata il paese che ha ottenuto il maggior numero di permessi per trasferimenti di minori malati e per i loro parenti, mentre altri paesi europei in questa fase hanno ottenuto permessi per il transito degli studenti universitari. La richiesta italiana è quella di creare un quadro definito per dei “corridoi universitari” che rendano possibili le partenze.