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Azione della Farnesina sugli “extra-dazi” Usa sulla pasta italiana Contestati i dazi per presunte pratiche di dumping

Nelle ultime settimane alcuni marchi di pasta italiana sono stati oggetto di esame da parte delle autorità per presunte pratiche commerciali di esportazione verso gli Stati Uniti a costi inferiori rispetto a quelli di mercato (“dumping”).

La Farnesina sta seguendo il procedimento in corso sin da quando, a inizio settembre, il Dipartimento del Commercio statunitense ha pubblicato l’esito preliminare della sua indagine, che prevede l’imposizione da parte Usa di dazi provvisori antidumping di oltre il 91%.

Il Ministero degli Esteri sta lavorando, in stretto raccordo con le aziende interessate e d’intesa con la Commissione Europea, affinché il Dipartimento USA riveda i dazi provvisori stabiliti per le nostre aziende.

Il Ministero degli Esteri è intervenuto formalmente nel procedimento, come “Parte Interessata”, per il tramite dell’Ambasciata a Washington, per aiutare le aziende a far valere le proprie ragioni.

Il Governo italiano auspica che da parte americana venga riconosciuta la correttezza e la piena volontà di collaborare dei nostri produttori con l’indagine in corso.