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Il ministro Tajani incontra un gruppo di medici impegnati in progetti sanitari per la Striscia di Gaza

La situazione umanitaria a Gaza è stata al centro dell’incontro, questa mattina, fra il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e una delegazione di medici internazionali, coordinata dal movimento civico “Avaaz”, impegnata in progetti sanitari per la popolazione civile nella Striscia. Si tratta, in particolare, della pediatra giordano-statunitense Tanya Ali Haj-Hassan, specializzata in terapia intensiva e che ha partecipato a numerose missioni nella Striscia, e del britannico Graeme Groom, chirurgo del King’s College Hospital di Londra che ha effettuato numerose missioni in zone di guerra per l’addestramento di dottori in chirurgia traumatologica e che si prepara a rientrare a Gaza.

Nel ringraziare i medici per la loro testimonianza e per il loro coraggio, il Ministro Tajani ha sottolineato il grande valore del loro impegno umanitario e l’importanza, soprattutto in questa drammatica fase, dell’assistenza sanitaria per alleviare l’emergenza in corso a Gaza. “L’Italia è in prima linea nel fornire aiuti umanitari alla popolazione della Striscia – ha dichiarato Tajani – e non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza di tante persone. Grazie all’impegno del Governo, abbiamo accolto quasi 200 bambini di Gaza in ospedali italiani e, grazie alle borse di studio, lavoriamo per rafforzare i corridoi universitari, investendo nel futuro dei palestinesi”.

Tajani ha messo in contatto i medici con gli uffici del Ministero per collaborare e ricevere aggiornamenti per attualizzare il programma “Food for Gaza” nel settore sanitario. Il programma ha permesso l’ingresso di 2.300 tonnellate di aiuti alimentari e beni sanitari a Gaza, grazie alla collaborazione con le Nazioni Unite (Pam e Fao) e con Croce Rossa e Mezzaluna Rossa internazionale (FICROSS). Inoltre, la Farnesina ha destinato 10 milioni di euro a UNICEF e Organizzazione Mondiale della Sanità per ospedali, vaccini, farmaci ed attività di emergenza.

Nel settore sanitario, l’Italia ha assicurato priorità all’accoglienza di bambini palestinesi malati. Attraverso 15 operazioni sanitarie – di cui l’ultima pochi giorni fa – è stato finora possibile ricoverare presso ospedali italiani quasi 200 minori, accolti nel nostro Paese insieme ai i loro familiari. È di questa settimana, inoltre, l’avvio di “corridoi universitari” grazie ai quali è stato accolto un primo gruppo di 39 studenti e ricercatori assegnatari di borse di studio presso atenei in tutta Italia.

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