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Cipro, progetto di ricerca italiano su “Archeologia Viva”

Erimi (Cipro). Veduta aerea della collina con l’insediamento e la necropoli dell’Età del Bronzo Medio (credits: Archivio Missione Archeologica Italiana a Erimi – Cipro).
Erimi (Cipro). Veduta aerea della collina con l’insediamento e la necropoli dell’Età del Bronzo Medio (credits: Archivio Missione Archeologica Italiana a Erimi - Cipro).

Ai risultati e alle più recenti acquisizioni del progetto archeologico italiano ad Erimi (Cipro) è stato dato ampio spazio sul numero di Luglio-Agosto 2025 della rivista Archeologia Viva che dedica al progetto italiano, attivo da oltre quindici anni, anche la copertina.

La Missione Archeologica Italiana a Erimi, sull’isola di Cipro, è un progetto dell’Università di Siena, in stretta collaborazione con il Department of Antiquities, Cyprus. Il programma di ricerca italiano beneficia della partnership con istituzioni locali, centri di ricerca internazionali e conta sul costante sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Nicosia.

L’indagine sistematica condotta su questa comunità dell’Età del Bronzo Medio (2000-1600 a.C.) ha portato alla luce un atelier artigianale destinato alla produzione tessile, situato sulla sommità della collina dove si sviluppa il quartiere residenziale, caratterizzato da spazi abitativi e ambienti di riunione familiare. All’esterno dell’area abitata si estende un’ampia zona funeraria.

Tra i risultati più significativi della ricerca sul campo promossa dalla missione italiana spicca la recente scoperta di un’area sacra all’interno dell’atelier artigianale e di un’imponente cinta muraria. Quest’ultima, fondata direttamente nella roccia della collina, doveva raggiungere almeno due metri di altezza, con uno zoccolo in pietra e una parte elevata realizzata in legno e argilla, oggi non conservatasi. La cinta muraria, che cingeva l’intero insediamento separandolo dalla zona funeraria — della quale finora sono stati portati alla luce circa 80 metri — rappresenta un’impresa edilizia straordinaria e una rilevante iniziativa collettiva. La sua costruzione testimonia l’impegno della comunità di Erimi nel proteggere il proprio spazio, ma anche nel definire e monumentalizzare le aree comuni. Questa cinta si configura dunque non solo come un elemento difensivo, ma anche come simbolo di coesione sociale e di affermazione identitaria da parte di una comunità nel pieno del suo sviluppo economico.

La diffusione e promozione dei risultati della ricerca ad un pubblico più ampio e differenziato rispetto alla sola comunità scientifica costituisce una delle linee di attività promosse dalla Missione Archeologica Italiana a Erimi attraverso iniziative di archeologia pubblica e di comunità condotte a Cipro, nel quadro di collaborazioni bilaterali con i partners culturali e sociali locali, ed in Italia, con l’obiettivo di valorizzare e sensibilizzare sull’importanza del patrimonio culturale cipriota.

 

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