Si è svolta ieri a Vienna, nell’ambito della fiera BIO-Europe 2025, una nuova tappa del Montalcini Global Biotech Tour, iniziativa promossa dal Gruppo di lavoro per l’internazionalizzazione del settore biotecnologico italiano istituito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, d’intesa con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’evento è stato organizzato in Austria in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Vienna e con la locale Agenzia ICE.
Dopo le precedenti tappe a San Francisco, Doha, Basilea e Boston la tappa viennese del Montalcini Tour conferma l’attenzione con cui l’Italia guarda al rafforzamento della propria presenza nei principali hub internazionali dedicati alla scienza e alle biotecnologie, valorizzando l’eccellenza nazionale nel campo della ricerca e dell’innovazione. Con il Montalcini Global Biotech Tour, il MAECI, l’Ambasciata e l’ICE accompagnano inoltre qui a Vienna aziende italiane del biotech al BIO-Europe per aumentare la loro visibilità e le possibilità di crescita a livello internazionale.
L’evento viennese, intitolato “Italian Biotech: Overview and collaborations with Austria”, ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore d’Italia a Vienna Giovanni Pugliese, del Consigliere d’Ambasciata Sergio Strozzi (Capo dell’Ufficio Innovazione tecnologica e startup del MAECI), Marica Nobile (Federchimica Assobiotech), Erica Rurali (Ospedale Cardiologico Monzino) e Klaus Weinberger (Health Hub Tirol).
Nel suo intervento l’Ambasciatore Pugliese ha affermato che “la significativa crescita del settore delle biotecnologie in Italia è motivo di grande soddisfazione e che la collaborazione con l’Austria rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare le competenze nazionali e rafforzare le sinergie con un ecosistema di assoluta eccellenza”. Il Consigliere Strozzi ha poi fornito alcuni dati significativi per il nostro Paese segnalando che “l’Italia è al quarto posto a livello globale per brevetti e il secondo maggiore produttore di prodotti farmaceutici in Europa, con 52 istituti e ospedali di ricerca e 50 università con programmi su scienze della vita”.