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Dublino – “Pirandello. La famiglia e l’epoca”, dibattito all’IIC (in translation)

Chi dice Luigi Pirandello dice “Il fu Mattia Pascal”, “Uno, nessuno e centomila”, “Sei personaggi in cerca d’autore”, “Il berretto a sonagli”, “Così è se vi pare”. Queste, tuttavia, sono solo alcune delle tante opere dello scrittore siciliano che hanno lasciato un segno nella letteratura italiana. Pirandello è stato scrittore e poeta. Fu il teatro, però, a diffondere ovunque la sua fama: e oggi non si può non conoscere la figura che – partendo da Agrigento – ha rivoluzionato il teatro del Novecento. Ecco perché l’Istituto italiano di Cultura di Dublino – in collaborazione con la Regione Siciliana, Sicilia Mondo, Society for Pirandello Studies, University College Cork e l’ Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano – ha organizzato la conferenza dal titolo “Pirandello. La famiglia e l’epoca” in programma martedì 8 aprile alle 18.30 presso la sede dell’Istituto. All’appuntamento dedicato a uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi, parteciperanno l’Ambasciatore d’Italia in Irlanda Giovanni Adorni Braccesi e il presidente di Sicilia Mondo Domenico Azzia, insieme al vicepresidente Marcella Azzia.



Contributi al dibattito


La “Society for Pirandello Studies” verrà presentata dal professore John C. Barnes, ex capo dipartimento di Italianistica all’University College Dublin e presidente della “Society for Pirandello Studies”. Poi il dibattito entrerà nel vivo grazie agli interventi di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla, coordinatore Daragh O’Connell, docente universitario e ricercatore presso il dipartimento di Italianistica all’University College Cork. Sarah Zappulla Muscarà, ordinaria di Letteratura Italiana nell’Università di Catania, è autrice di fondamentali contributi sulla letteratura, la drammaturgia e il cinema siciliani tra Otto e Novecento oltre ad aver curato edizioni di testi e carteggi inediti. Notevoli i suoi contributi su Pirandello di cui ha messo a fuoco aspetti inediti dell’opera e della biografia. A lei si devono, infatti, le raccolte in un corpus unico di “Tutto il Teatro in dialetto” per la Bompiani e, a cura sua e di Enzo Zappulla, di “Tutto il Teatro di Stefano Pirandello”, sempre per la Bompiani, che mette insieme per la prima volta l’intera produzione drammaturgica – ben diciannove testi – del figlio primogenito di Luigi: suo prezioso collaboratore, segretario, amministratore.

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