Ars Aevi e’ un tesoro. L’Italia crede molto in questo progetto e conta sull’impegno delle Autorità locali a mantenere gli impegni presi e proseguire il rilancio che ha consentito la riapertura della Collezione al pubblico lo scorso febbraio. Grazie a questi sforzi e al partenariato con aziende private, Ars Aevi potrà raggiungere il traguardo finale: diventare un laboratorio di idee, arte e cultura unico al mondo la cui casa a Sarajevo sarà il Museo di Renzo Piano”. Lo ha detto il Sottosegretario agli Affari Esteri Bendetto Della Vedova, che nel corso della sua visita a Sarajevo ha visitato la Collezione Ars Aevi presso il Centro Skenderija, accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia in Bosnia Ruggero Corrias.
La visita segue quella effettuata lo scorso marzo dalla Delegazione parlamentare italiana presso la NATO ed il lancio della partnership con illycaffe’, primo partner privato di Ars Aevi. La Collezione – piu’ di 150 opere di artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Joseph Beuys, Braco Dimitrijevi e Joseph Kosuth, attualmente esposte presso Ars Depot Ars Aevi, spazio espositivo ristrutturato dall’UNESCO con fondi italiani – fa parte del patrimonio museale di Sarajevo raccomandato dall’Associazione Federale del Turismo della Bosnia Erzegovina. A seguito della riapertura del museo promossa dall’Italia, nel febbraio scorso, i principali tour operator italiani e bosniaci hanno deciso di promuovere la collezione nei loro pacchetti turistici a partire da questa stagione estiva.