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Decennale della Corte Penale Internazionale. Terzi: ha contribuito alla cultura della responsabilità.

Ricorre oggi il decimo anniversario dell’entrata in vigore dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale. La nascita della Corte e l’azione da essa portata avanti in questo decennio rappresentano momenti di grande importanza nella vita delle relazioni internazionali e nel processo di affermazione della “rule of law”. “Con la Corte penale internazionale, alla cultura dell’impunità per crimini quali il genocidio, i crimini di guerra ed i crimini contro l’umanità si è sostituita quella della responsabilità individuale per atti che offendono la coscienza stessa del genere umano. Grazie alla Corte le vittime dei crimini possono ora sperare di trovare risposta alla loro domanda di giustizia” Lo afferma il Ministro degli Esteri Giulio Terzi nel salutare la ricorrenza odierna


L’Italia ha fortemente sostenuto la Corte sin dall’inizio dei negoziati che hanno portato allo Statuto di Roma. Tale sostegno rimane inalterato e senza riserve. Una Corte penale internazionale permanente, oltre che una funzione punitiva, svolge un’azione deterrente contro il ripetersi di indicibili atrocità e fornisce un contributo importante alla pace ed alla sicurezza internazionale. La crescita progressiva del numero degli Stati Parti dello Statuto, ormai giunto a 121, dimostra come tale opinione sia condivisa da una larga maggioranza della comunità degli Stati. L’universalità della Corte resta, allo stesso tempo, un obiettivo da perseguire con tenacia, assieme ai nostri partners dell’Unione Europea.


“E’ in questo spirito –conclude Terzi- che oggi celebriamo il decennale dell’entrata in vigore dello Statuto di Roma e rivolgiamo un fervido augurio a tutti gli organi della Corte perché continuino ad operare con successo per rafforzare l’autorità e la credibilità dell’istituzione che essi rappresentano. Lo scopo è tra i più alti: assicurare a livello globale il rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario. Uno scopo che l’Italia non solo condivide ma pone tradizionalmente al centro della propria azione politica”.

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