The G7 Foreign Ministers of Canada, France, Germany, Italy, Japan, the United Kingdom, the United States, and the High Representative of the European Union met for the first time under the Japanese presidency in 2023 and underlined their commitment to upholding the international order based on the rule of law.
The G7 members expressed their deepest condolences to the people of Türkiye and Syria as they contend with the effects of the February 6 earthquake. The G7 members are working together with partners to ensure needed humanitarian, crisis response, and technical assistance are made available unfettered. They therefore underscored the importance of full implementation of the decision to expand humanitarian access to Northwest Syria.
Nearly a year to the day after Russia’s full-scale invasion of Ukraine, the G7 members reaffirmed their unwavering solidarity with Ukraine for as long as it takes. They welcomed Ukrainian Foreign Minister Dmytro Kuleba’s participation in the meeting and Ukraine’s commitment to a just and lasting peace as demonstrated through President Zelenskyy’s remarks at the G20 Summit in November 2022. They committed to actively working with Ukraine to this end. They condemned in the strongest possible terms the Russian government’s unprovoked and brutal war of aggression against Ukraine. They urged Russia to immediately and unconditionally withdraw all forces and equipment from Ukraine and respect Ukraine’s independence, sovereignty, and territorial integrity within its internationally recognized borders. Members of the United Nations must refrain from the threat or use of force against the territorial integrity or political independence of any state in accordance with the United Nations Charter. They committed to, above all, defending this core principle against Russia’s aggression, for the benefit of not only Ukraine, but the entire international community.
The G7 members condemned Russia’s continued attacks on Ukrainian civilians and critical infrastructure. They underscored that there must be no impunity for war crimes and other atrocities, including attacks on civilian populations and infrastructure as well as the filtration operations and forced deportations of Ukrainian civilians to Russia. They reemphasized their commitment to holding all those responsible to account, including President Putin and the Russian leadership, in accordance with international law.
The G7 members remained committed to maintaining and intensifying sanctions on Russia to constrain its war effort and on those states providing material support for Russia’s illegal war against Ukraine. They expected third states not to evade and undermine these measures, and called on third parties to cease assistance to the Russian military and its affiliated forces, or face severe costs.
The G7 members are committed to alleviating the global suffering caused by Russia’s war and the Russian government’s weaponization of energy and food. They reaffirmed the critical importance of continuing and expanding the Black Sea Grain Initiative and stressed the need for Russian authorities to increase the pace of inspections and operations to meet global demand. They denounced Russia’s continuous use of information manipulation and disinformation campaigns unfolded globally that seek to shift blame to others.
The G7 members reaffirmed their resolve to continue supporting Ukraine in exercising its right to defend itself against Russia’s invasion, including by providing military and defense assistance. They highlighted concerted efforts by G7+ partners in providing energy assistance to mitigate the effects of Russia’s brutal attacks on civilians and critical infrastructure.
The G7 members reiterated, while recalling that no nuclear weapon has been used for 77 years, that Russia’s irresponsible nuclear rhetoric is unacceptable and that any use of chemical, biological, or nuclear weapons or related materials would be met with severe consequences. They condemned Russia’s continued seizure and militarization of the Zaporizhzhya Nuclear Power Plant and called for the immediate withdrawal of Russian forces and personnel. They underscored their full support for the International Atomic Energy Agency’s efforts to address nuclear safety, security and safeguards concern in Ukraine.
The G7 members condemned in the strongest terms the launch of yet another Intercontinental Ballistic Missile (ICBM) conducted on February 18, 2023 by North Korea. This act is in blatant violation of UN Security Council Resolutions (UNSCRs) and threatens regional and international peace and security. They strongly urged North Korea to fully comply with all obligations arising from the relevant UNSCRs. North Korea’s reckless behavior demands a unified response by the international community, including further significant measures taken by the UN Security Council. They called on all states to fully and effectively implement all UNSCRs.
The G7 members also reaffirmed their shared commitment to maintaining a free and open Indo-Pacific, which is inclusive and based on the rule of law, shared principles, territorial integrity, transparency, the protection of human rights and fundamental freedoms, and the peaceful resolution of disputes. They strongly opposed any unilateral attempts to change the status quo by force or coercion. They remained steadfast in cooperating with partners to ensure peace, security and prosperity of the world.
Traduzione di cortesia
Dichiarazione del Ministro degli Affari Esteri del Giappone, Hayashi Yoshimasa, in qualità di Presidente della riunione dei Ministri degli Esteri del G7 alla Conferenza sulla sicurezza tenutasi a Monaco
I Ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea si sono riuniti per la prima volta nel 2023 sotto la presidenza giapponese e hanno ribadito il loro impegno a sostenere l’ordine internazionale basato sullo Stato di diritto.
I membri del G7 hanno espresso le loro più sentite condoglianze alle popolazioni della Turchia e della Siria colpite dal terremoto verificatosi il 6 febbraio. Essi, in collaborazione con altri partner, stanno lavorando affinché la necessaria assistenza umanitaria, gli interventi in risposta alla crisi e l’assistenza tecnica siano resi disponibili senza alcuna restrizione. I ministri hanno quindi sottolineato la necessità di attuare in pieno la decisione di estendere l’accesso umanitario alla Siria nordoccidentale.
A quasi un anno dall’invasione su larga scala del territorio ucraino da parte della Russia, i membri del G7 hanno riaffermato il loro impegno a sostenere l’Ucraina fino a quando sarà necessario, accogliendo con favore la partecipazione del Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba alla riunione e l’impegno assunto dal Paese a favore di una pace giusta e duratura, come dimostrato dalle dichiarazioni del Presidente Zelenskyy al Vertice del G20 tenutosi lo scorso novembre. I membri si sono impegnati a collaborare attivamente con l’Ucraina per raggiungere tale obiettivo, condannando con fermezza la brutale e immotivata aggressione di Mosca contro l’Ucraina ed esortando le autorità russe a ritirare immediatamente e incondizionatamente tutte le truppe e gli equipaggiamenti militari presenti in Ucraina e a rispettare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale del Paese all’interno dei propri confini riconosciuti a livello internazionale. In conformità con la Carta delle Nazioni Unite, tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite devono astenersi dalla minaccia o dall’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi altro Stato, impegnandosi innanzitutto a difendere questo principio fondamentale contro l’aggressione della Russia, a beneficio non solo dell’Ucraina, ma dell’intera comunità internazionale.
I membri del G7 hanno condannato i continui attacchi da parte della Russia contro i civili ucraini e le infrastrutture critiche del Paese, sottolineando che i crimini di guerra e le altre atrocità, compresi gli attacchi alle popolazioni civili e alle infrastrutture, nonché le operazioni di filtrazione e le deportazioni forzate dei civili ucraini verso la Russia, non devono rimanere impuniti. Hanno inoltre ribadito il loro impegno affinché tutti i responsabili siano chiamati, secondo quanto previsto dal diritto internazionale, a rispondere dei crimini commessi, compresi il Presidente Putin e la leadership russa.
Al fine di frenare le attività militari russe, i ministri si sono impegnati a mantenere e intensificare le sanzioni nei confronti della Russia e di quegli Stati che forniscono sostegno materiale alle azioni di guerra illegali condotte da Mosca contro l’Ucraina. I membri, che si aspettano che gli Stati terzi non eludano e non compromettano tali misure, hanno invitato le parti terze a smettere di fornire assistenza all’esercito russo e alle forze ad esso affiliate, pena pesanti sanzioni.
I membri del G7 si sono inoltre impegnati a mitigare il malessere globale causato dall’aggressione russa e dalla strumentalizzazione energetica e alimentare operata dal governo russo. Essi hanno ribadito l’importanza cruciale di continuare ed espandere l’Iniziativa per il grano del Mar Nero e sottolineato la necessità da parte delle autorità russe di intensificare il ritmo delle ispezioni e delle operazioni per soddisfare la domanda globale. Hanno poi condannato il continuo ricorso da parte della Russia alla manipolazione delle informazioni e alle campagne di disinformazione, attuate a livello globale, volte a scaricare la colpa su altri.
I ministri hanno ribadito di voler continuare a sostenere l’Ucraina nell’esercizio del proprio diritto a difendersi dall’invasione russa, anche fornendo assistenza militare e di difesa. Hanno poi sottolineato gli sforzi congiunti dei partner del G7+ nel fornire assistenza energetica per mitigare gli effetti dei brutali attacchi russi contro civili e infrastrutture critiche.
Rammentando che nessuna arma nucleare è stata utilizzata da 77 anni, i ministri hanno ribadito che l’irresponsabile retorica nucleare della Russia è inaccettabile e che qualsiasi utilizzo di armi chimiche, biologiche o nucleari o di materiali correlati comporterà gravi conseguenze. Essi hanno condannato il perdurante sequestro e la militarizzazione da parte della Russia della centrale nucleare di Zaporizhzhya, chiedendo l’immediato ritiro delle forze e del personale russo. Hanno inoltre espresso il loro pieno sostegno agli sforzi dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica volti a risolvere i problemi legati alla sicurezza, alla protezione e alle salvaguardie nucleari in Ucraina.
I membri del G7 hanno condannato con la massima fermezza il lancio di un altro missile balistico intercontinentale (ICBM) effettuato il 18 febbraio 2023 dalla Corea del Nord. Tale atto costituisce una palese violazione delle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR) e minaccia la pace e la sicurezza regionale e internazionale. La Corea del Nord è stata esortata a rispettare pienamente tutti gli obblighi derivanti dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il comportamento sconsiderato della Corea del Nord richiede una risposta unitaria da parte della comunità internazionale, tra cui ulteriori misure di rilievo da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Gli Stati sono stati chiamati a dare piena ed effettiva attuazione a tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
I ministri hanno infine ribadito la volontà comune di mantenere un Indo-Pacifico libero e aperto, inclusivo e basato sullo Stato di diritto, su principi condivisi, sull’integrità territoriale, sulla trasparenza, sulla tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali e sulla risoluzione pacifica delle controversie, opponendosi fermamente a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo con la forza o la coercizione e rimanendo fermi nel cooperare con i partner per garantire la pace, la sicurezza e la prosperità del mondo.