Il 3 dicembre con la conferenza “Earth observation from space for the protection of our Planet”, ospitata nella prestigiosa sede dell’Università Paris 1 Sorbonne Pantheon, hanno preso il via le celebrazioni della Giornata Nazionale dello Spazio 2025 organizzate dalla Rappresentanza Permanente d’Italia a Parigi.
In apertura, l’Ambasciatore Luca Sabbatucci ha evidenziato l’importante crescita del settore spaziale italiano e ricordato il successo del Consiglio Ministeriale dell’ESA svoltosi a Brema la settimana precedente sotto presidenza italiana che, ha sottolineato “sarà ricordato per il contributo più consistente nella storia dell’ESA, oltre 22 miliardi. L’Italia ha confermato il suo posizionamento tra i tre principali contributori, investendo in modo coerente in tutti i programmi volti a confermare e consolidare il ruolo del nostro Paese nei settori più strategici dell’attività spaziale. Tra questi, l’osservazione della Terra è sicuramente una delle nostre priorità principali.”
Nel suo intervento, Simonetta Cheli, Direttrice dei programmi di Osservazione della Terra presso ESA, ha sottolineato il ruolo decisivo delle osservazioni satellitari per contribuire ad affrontare le sfide del cambiamento climatico, il degrado dell’ambiente, e le conseguenze sul tempo, sull’economia e sulla nostra sicurezza e ricordato che l’ESA opera una numerosissima flotta di satelliti sia di programmi propri che in collaborazione con altri enti internazionali. A testimonianza dell’impegno e dell’eccellenza europea, il settore dell’osservazione della Terra è stato il settore applicativo maggiormente sottoscritto dai Ministri degli Stati membri dell’ESA alla scorsa Ministeriale.
Tra i contributi dei rappresentanti dell’ecosistema spaziale italiano, Massimo Claudio Comparini, Managing Director della Divisione Spazio di Leonardo ha evidenziato “L’osservazione della Terra è un pilastro strategico per comprendere l’evoluzione del nostro pianeta e sviluppare risposte efficaci alle grandi sfide ambientali e per la nostra sicurezza. Leonardo, insieme alle joint venture Telespazio, Thales Alenia Space ed e-GEOS, grazie a una leadership riconosciuta e alla capacità di guidare una filiera industriale nazionale d’eccellenza, contribuisce in modo determinante a questo obiettivo, integrando tecnologie digitali avanzate – dall’intelligenza artificiale al supercalcolo – per trasformare i dati satellitari in conoscenza, servizi e valore per il Paese e per l’Europa”.
A seguire, una tavola rotonda ha riunito il responsabile dell’osservazione della Terra Francesco Longo per ASI, Milena Lerario, AD di e-Geos (20% ASI, 80% Telespazio – Gruppo Leonardo), Giampiero di Paolo AD di Thales Alenia Space Italia (67% Thales, 33% Leonardo), Andrea Taramelli professore allo IUSS Pavia, i quali hanno ulteriormente evidenziato come la stretta sinergia tra istituzioni, ricerca, utenti e industria consenta di ottimizzare l’uso dei dati spaziali nei vari contesti delle crisi climatiche e ambientali rendendo l’Italia leader in un settore strategico per le nostre società.
All’evento ha partecipato una nutrita e variegata platea, composta da diplomatici, funzionari dell’ESA e dell’OCSE, accademici, industriali e studenti della Sorbona e delle scuole italiane di Parigi.
È stato presentato inoltre il progetto multimediale “Lungo la corrente”, di Lorenzo Colantoni che racconta il viaggio dalle Azzorre alle Svalbard per documentare gli effetti del cambiamento climatico tramite foto e immagini satellitari, e che sarà esposto presso la sede dell’OCSE e a seguire in Sorbona fino a fine gennaio.