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Europa centro-settentrionale

I rapporti con i partner dell’Europa centro-settentrionale si caratterizzano per l’esistenza di un dialogo politico e di relazioni commerciali assai intensi e proficui, favoriti anche dalla nutrita presenza di imprese e collettività italiane perfettamente integrate nel tessuto economico e sociale.

L’interscambio commerciale con i Paesi dell’area, nel suo insieme, ammonta a un terzo dell’interscambio italiano su scala mondiale e, in questo contesto, rileva in particolare il rapporto con la Germania, nostro primo partner commerciale in assoluto, cui siamo legati da profonde interdipendenze industriali, collaborazioni politiche e scambi culturali, nonché dalla presenza di quasi un milione di italiani residenti, seconda comunità italiana al mondo dopo quella in Argentina.

I Paesi UE dell’area rappresentano altresì interlocutori essenziali per l’avanzamento dell’agenda europea in settori chiave, quali competitività e semplificazione, allargamento e gestione dei flussi migratori. Il dialogo è alimentato da frequenti scambi di visite a tutti i livelli politici e da una consolidata rete di strumenti di consultazione rafforzata tra i rispettivi Ministeri degli Affari Esteri, come nel caso di BelgioLussemburgo e Paesi Bassi e Irlanda.

Molto positivi sono anche i rapporti con i Paesi dell’area non facenti parte dell’UE, quali Regno UnitoSvizzera, Liechtenstein, Norvegia e Islanda. Per quanto riguarda le relazioni con Londra, la comune appartenenza alla NATO, le solide relazioni economiche e la nutrita presenza di italiani residenti nel Paese, confermano la rilevanza di un rapporto costruttivo anche nella fase post-Brexit, da inquadrare nel contesto delle relazioni tra UE e Regno Unito.

Particolarmente intensi sono i rapporti di collaborazione con Svizzera e Austria, sviluppatisi nel contesto del dialogo transfrontaliero e che includono iniziative di condiviso interesse in ambiti chiave quali la cooperazione in campo energetico e ambientale, la mobilità sostenibile, la tutela del patrimonio culturale e naturale, la promozione della lingua italiana e la valorizzazione di un grande numero di lavoratori transfrontalieri.

Assume rilievo crescente anche la cooperazione bilaterale in relazione all’Artico con Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia, sia sul piano scientifico e ambientale, che in ambito securitario, in particolare dopo l’adesione della Finlandia e della Svezia alla NATO.