Nato a Maglie il 23 settembre 1916, deceduto il 9 maggio 1978.
Laureato in Giurisprudenza, docente universitario.
Presidente della Federazione universitaria cattolica (FUCI) dal 1939 al 1942 e, successivamente, del Movimento dei laureati cattolici, affianca all’attività di partito l’impegno di governo: nel 1948 è nominato Sottosegretario agli esteri nel V Governo guidato da De Gasperi. Nel 1955 è Ministro di grazia e giustizia nel I Governo Segni e della pubblica istruzione nei Governi Zoli e II Fanfani.
Nel 1959 è eletto segretario politico della Democrazia cristiana e riconfermato nel 1962.
Nel 1963 è chiamato a costituire il primo governo organico di centro-sinistra, rimanendo in carica come Presidente del Consiglio fino al 1968, alla guida di tre successivi Governi di coalizione.
Durante il II Gabinetto, assume per un breve periodo l’interim del Ministero degli affari esteri dopo le dimissioni di Saragat.
Dal 1969 al 1974 è Ministro degli affari esteri nel II e III Governo Rumor, Colombo, I Andreotti, IV e V Rumor, distinguendosi, oltre che per la risoluzione di contenziosi internazionali rimasti aperti tra l’Italia e Paesi come la Jugoslavia o l’Etiopia, per l’impegno nel processo di integrazione europea.
Ritorna alla Presidenza del Consiglio il 23 novembre 1974 formando il suo IV Governo e, in qualità di Presidente del Consiglio e di Presidente di turno della Comunità europea, firma l’Atto di Helsinki.
Il 12 febbraio 1976 è a Palazzo Chigi per la quinta volta.
Nel 1976 è eletto Presidente del Consiglio nazionale della DC.
Il 16 marzo 1978, lo stesso giorno in cui Andreotti presenta alle Camere il suo IV Governo, è rapito dalle Brigate Rosse.
Il 9 maggio è assassinato e il suo corpo è ritrovato nel bagagliaio di un’automobile posteggiata in via Caetani a Roma.