I rapporti con i partner dell’Europa centro-settentrionale si caratterizzano per l’esistenza di un dialogo politico e di relazioni commerciali assai intensi e proficui, favoriti anche dalla nutrita presenza di collettività italiane perfettamente integrate nel tessuto economico e sociale.
L’interscambio commerciale con i Paesi dell’area, nel suo insieme, ammonta a un terzo dell’interscambio italiano su scala mondiale e, in questo contesto, rileva in particolare il rapporto con la Germania, nostro primo partner commerciale in assoluto, cui siamo legati da profonde interdipendenze economiche, collaborazioni politiche e scambi culturali, nonché da una numerosissima comunità italiana residente.
I Paesi UE dell’area rappresentano altresì interlocutori essenziali per l’avanzamento dell’agenda europea in settori chiave, quali le transizioni ecologica e digitale, l’affermazione dell’autonomia strategica dell’UE, la gestione comune dei flussi migratori, la riforma condivisa del quadro di governance economica e fiscale. Il dialogo è alimentato da frequenti scambi di visite ai più alti livelli politici e da una rete crescente di strumenti di consultazione rafforzata, in particolare tra i rispettivi Ministeri degli Affari Esteri, come nel caso di Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi.
Molto positivi sono anche i rapporti con i Paesi dell’area non facenti parte dell’UE, tra cui in particolare Regno Unito, Svizzera e Norvegia. Per quanto riguarda le relazioni con Londra, la comune appartenenza alla NATO, la condivisione dei valori fondamentali alla base delle Nazioni Unite, le solide relazioni economiche e la nutrita presenza di italiani residenti nel Paese, confermano la rilevanza di un rapporto costruttivo anche nella fase post-Brexit, da inquadrare nel contesto delle relazioni tra UE e Regno Unito.
Particolarmente intensi sono i rapporti di collaborazione con Svizzera e Austria, sviluppatisi nel contesto del dialogo transfrontaliero e che includono iniziative di condiviso interesse in ambiti chiave quali quelli della protezione dell’ambiente, della mobilità sostenibile, della tutela del patrimonio culturale, turistico e naturale, della presenza sui rispettivi territori di un grande numero di lavoratori transfrontalieri, e, in Svizzera, di una grande collettività italiana residente.