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Penisola arabica e golfo persico

Le relazioni dell’Italia con i Paesi della Penisola Arabica sono positive e proficue, trainate da una crescente collaborazione economica nel tradizionale settore dell’energia e in ambiti più innovativi (servizi, IT e realtà aumentata, economia verde). Di particolare rilievo anche il partenariato nel settore della difesa, dal punto di vista del dialogo politico e per quanto attiene l’ambito culturale, scientifico e tecnologico. L’Italia è dunque impegnata ad approfondire in maniera concreta il dialogo con quei Paesi, anche attraverso le numerose visite governative nella regione e le sessioni di consultazioni.

L’Italia è legata da una storica amicizia all’Iran con cui mantiene un dialogo esigente ma costruttivo, in linea con la consolidata posizione dell’UE. Sosteniamo l’accordo nucleare come pilastro dell’architettura di sicurezza regionale e non proliferazione, e incoraggiamo iniziative finalizzate al pieno ripristino della sua attuazione. Particolarmente attiva è la collaborazione bilaterale sul piano culturale e la cooperazione nel settore universitario.

L’Iraq rappresenta per l’Italia un attore di rilievo centrale nell’area mediorientale. Per questo, contribuiamo alla stabilizzazione del Paese e al rafforzamento delle istituzioni. Sul fronte economico, siamo parte del Gruppo di sostegno alle riforme interne, di cui abbiamo detenuto la Presidenza nel semestre giugno-dicembre 2021. Dalla primavera 2022 assumeremo la guida della Missione NATO nel Paese.

In Yemen, l’Italia ritiene che l’unica soluzione al conflitto sia di tipo diplomatico. A tal proposito, sosteniamo la mediazione onusiana e gli sforzi compiuti dall’Inviato Speciale ONU Grundberg.

L’attenzione dedicata all’Afghanistan rimane prioritaria. Dopo la fase emergenziale di agosto 2021, l’Italia si è resa protagonista degli sforzi internazionali di sostegno al popolo afghano. Ha coagulato il consenso dei Paesi G20, nel corso della Presidenza italiana, ad assicurare pieno supporto all’attività delle Nazioni Unite, a beneficio della popolazione afghana e dei rifugiati nei Paesi vicini. Nella fase attuale, proseguiamo i nostri sforzi politici e finanziari per alleviare la gravissima crisi umanitaria. Contribuiamo inoltre alla riflessione internazionale in corso per assicurare sostegno all’economia del Paese ed evitarne il collasso. Punti qualificanti della nostra azione, in linea con gli orientamenti europei e delle Nazioni Unite, sono il rispetto dei diritti umani (in particolare di donne e bambine), la garanzia della libertà di movimento per gli afghani che vogliono lasciare il loro Paese, e il libero e sicuro accesso degli operatori umanitari a tutte le aree dell’Afghanistan. 

Tra gli appuntamenti di taglio geopolitico che si ripetono annualmente nella regione, a cui l’Italia ha costantemente preso parte, figurano:

·  il Doha Forum (Qatar, marzo);

·  il Manama Dialogue (tra fine ottobre e inizio di dicembre); e

·  il Sir Bani Yas Forum (EAU, novembre).