L’Egitto, che negli ultimi anni ha fortemente elevato il proprio profilo internazionale, riveste un’importanza nevralgica per la stabilità del Medio Oriente e del Mediterraneo, dove il Cairo rimane un partner chiave per l’analisi ed il confronto sui principali focolai di crisi nell’area (Libia, processo di pace israelo-palestinese, contrasto al terrorismo e ai traffici illeciti, gestione dei flussi migratori). L’Egitto, con il quale condividiamo uno spazio geopolitico le cui dinamiche hanno ricadute sull’Italia e sull’Europa, è quindi anche per noi un interlocutore ineludibile in una pluralità di settori di collaborazione, per quanto l’omicidio di Giulio Regeni, barbaramente assassinato nel febbraio 2016, continui a pesare sui rapporti bilaterali.
Per quanto riguarda il Processo di Pace in Medio Oriente, l’Italia sostiene una soluzione a due Stati giusta, praticabile e direttamente negoziata tra le parti. Il nostro Paese è costantemente impegnato negli sforzi della comunità internazionale per ridare vita ai negoziati e sostiene con convinzione, insieme alla UE, la re-internazionalizzazione del processo di pace, attraverso un ruolo più profilato del c.d “Quartetto Internazionale” (formato da Nazioni Unite, Stati Uniti, Unione Europea e Russia) e un accresciuto ruolo della UE nel dossier.
Ad oltre dieci anni dal suo inizio, la crisi siriana continua a rappresentare una delle maggiori cause di instabilità nella regione mediterranea, nonché una delle più gravi tragedie umanitarie dal secondo dopoguerra. L’Italia contribuisce in maniera significativa all’assistenza umanitaria a favore della popolazione e dei rifugiati siriani nei Paesi limitrofi. Sul piano politico, l’Italia, saldamente ancorata alle posizioni europee, assicura il massimo sostegno all’azione dell’Inviato Speciale delle Nazioni Unite Pedersen per l’attuazione della Risoluzione 2254 e mantiene un costante e costruttivo dialogo con i principali attori internazionali. Il nostro impegno a favore degli sforzi internazionali per risolvere la crisi siriana è stato confermato anche dalla riunione ministeriale organizzata a Roma con gli Stati Uniti nel giugno 2021.
Il Libano, al quale l’Italia è legata da tradizionali rapporti di amicizia, riveste un ruolo cruciale nei delicati equilibri del Medio Oriente. Il nostro è un investimento di lungo periodo per la sicurezza, l’unità, e la prosperità del Paese, da cui dipende non solo la stabilità della regione ma anche quella dell’Europa. L’impegno italiano si manifesta in maniera visibile sul versante securitario, con la nostra qualificata partecipazione in UNIFIL e la nostra missione bilaterale di addestramento (MIBIL), nonché su quello della cooperazione allo sviluppo, umanitaria e di emergenza, in particolare dopo le esplosioni a Beirut del 4 agosto 2020.