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NATO

Il Trattato del Nord Atlantico, firmato a Washington il 4 aprile del 1949, ha dato vita all’Alleanza Atlantica, che ha natura strettamente difensiva e regionale (il suo ambito geografico è limitato all’Europa e al Nord America dall’art. 6 del Trattato). Dall’Alleanza si è sviluppata negli anni successivi l’organizzazione omonima, la NATO (“North Atlantic Treaty Organization”), che costituisce un irrinunciabile strumento di difesa collettiva e di cooperazione militare tra i suoi Stati Membri, nonché un cruciale foro di dialogo politico e strategico tra le due sponde dell’Atlantico.

Caposaldo dell’Alleanza Atlantica è il principio di difesa collettiva, sancito dall’articolo 5 del Trattato di Washington, in virtù del quale: “Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’Art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate, intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, compreso l’uso delle forze armate, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale.”  Il forte radicamento dell’Alleanza nel sistema onusiano è ribadito dal secondo paragrafo dell’art. 5, secondo il quale “Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.”

Ad oggi, l’unico caso di attivazione dell’art. 5 da parte del Consiglio Atlantico (NAC) si è realizzato in seguito all’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York. Ciò è indicativo delle trasformazioni che hanno interessato il panorama internazionale dopo la fine della Guerra Fredda, in risposta alle quali l’Alleanza ha intrapreso un profondo processo di adattamento che è ancora in corso, e che risponde alla necessità di interpretare e rispondere agli scenari strategici del mondo contemporaneo.

Gli esiti più recenti di questo continuo processo di adattamento sono incorporati nel “Concetto Strategico”, che è il documento di riflessione strategica centrale dell’Alleanza, rinnovato con cadenza all’incirca decennale. La sua più recente edizione è il Concetto Strategico di Madrid, approvato al Vertice del 2022, che individua le tre funzioni principali (core tasks) della NATO: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi e sicurezza cooperativa.

Struttura

L’unico organo decisionale della NATO è il Consiglio Atlantico (NAC) che si riunisce a livello di Rappresentanti Permanenti dei Paesi membri, oppure di Ministri – a cadenza periodica si organizzano riunioni dei Ministri degli Esteri e della Difesa –  o di Capi di Stato e di Governo, come avvenuto da ultimo in occasione del Vertice di Madrid del 28-30 giugno 2022. Le riunioni del NAC sono presiedute dal Segretario Generale dell’organizzazione, carica ricoperta dal primo ottobre 2014 dal norvegese Jens Stoltenberg.

Il principale organo ausiliario del NAC è il Comitato Militare, formato dai Capi di Stato Maggiore della Difesa dei Paesi membri ovvero da loro Rappresentanti Militari. Esso assiste il Consiglio Atlantico e attua in ambito militare le decisioni prese a livello politico da quest’ultimo.

La struttura di comando della NATO comprende due Comandi Strategici: l’Allied Command Operations (ACO) e l’Allied Command Transformation (ACT).

Il primo è responsabile per la pianificazione e l’esecuzione delle operazioni NATO. Il suo quartier generale – Supreme Headquarters Allied Powers Europe (SHAPE) –  è situato a Mons (Belgio) ed è guidato dal Comandante Supremo Alleato in Europa (SACEUR), che dal 1° luglio 2022 è il Generale statunitense Christopher Cavoli.

ACT è invece ubicato a Norfolk (USA) ed è responsabile per assicurare il costante adattamento e rafforzare la prontezza operativa (readiness) dell’Alleanza.

Nel 2018 è stato approvato un adattamento della Struttura di Comando dell’Alleanza (NATO Command Structure – NCS). Questa annovera ora anche un Centro Operazioni per lo Spazio Cibernetico (Cyberspace Operations Centre) ubicato a Mons (Belgio) e un terzo Joint Force Command, a Norkfolk, deputato a proteggere le linee transatlantiche di comunicazione, nonché un Joint Support and Enabling Command localizzatoad Ulm (Germania), volto a favorire il rapido movimento di truppe ed equipaggiamenti attraverso l’Europa.

Stati membri

La NATO consta attualmente di 31 Paesi. L’Italia è uno dei 12 Paesi fondatori, insieme a: Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Gran Bretagna e Stati Uniti. Successivamente sono entrati a far parte dell’Alleanza:

1952: Grecia e Turchia;

1955: Germania;

1982: Spagna;

1999: Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia;

2004: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia;

2009: Albania, Croazia;

2017: Montenegro;

2020: Macedonia del Nord;

2023: Finlandia.