SANZIONI
Nel quadro della politica estera e di sicurezza comune (PESC), l’UE applica misure restrittive al fine di perseguire gli obiettivi specifici della PESC stabiliti nel Trattato sull’Unione Europea. Negli ultimi anni l’UE ha fatto spesso ricorso all’imposizione di sanzioni o misure restrittive sia in modo autonomo sia in attuazione di risoluzioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Le sanzioni sono uno strumento di natura diplomatica o economica che intende determinare un cambiamento per quanto riguarda attività o politiche, come le violazioni del diritto e della sicurezza internazionale, dei diritti umani, dello stato di diritto o dei principi democratici. Le misure restrittive imposte dall’UE possono essere dirette contro governi di Paesi terzi, nonché contro entità non statali e persone fisiche o giuridiche (come gruppi terroristici e singoli terroristi). Esse possono comprendere embarghi sulle armi, altre restrizioni commerciali specifiche o generali (divieti di importazione e di esportazione), restrizioni finanziarie, restrizioni all’ammissione (divieti di visto o di viaggio) o altre misure che appaiano opportune a seconda dei casi.
A seconda della natura del regime di sanzioni specifico, gli Stati membri sono chiamati a svolgere determinati compiti per quanto riguarda l’attuazione delle misure restrittive.
Per consultare gli ultimi aggiornamenti in ambito UE si segnala:
- Pagina Internet dell’Unione Europea sulle sanzioni:
- Mappa europea delle sanzioni territoriali e ‘orizzontali’, ovvero tematiche:
- Link ai Testi consolidati della normativa UE in vigore:
Per ulteriori approfondimenti sulle sanzioni in ambito ONU:
Ministero dell’Economia e delle Finanze – Comitato di Sicurezza Finanziaria
Per maggiori informazioni di prega di visitare qui
e-mail: csf@mef.gov.it
Comunicazioni ai sensi degli articoli 8 e 9 del Regolamento (UE) n. 269/2014 del Consiglio del 17 marzo 2014:
https://uif.bancaditalia.it/pubblicazioni/comunicati/documenti/Comunicato-UIF-18-agosto-2022.pdf
e-mail: ari.cin.congelamenti@bancaditalia.it
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – DGAP Coordinamento sanzioni
Policy focal point in materia di sanzioni
e-mail: sanzioni@esteri.it
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – DGMO Ufficio I
Focal point nazionale in materia di sanzioni.
e-mail: dgmo-01@esteri.it
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Autorita’ nazionale – UAMA (Unità per le Autorizzazioni di Materiali d’Armamento)
Autorità nazionale competente per il controllo delle esportazioni, del trasferimento, dell’intermediazione e del transito dei beni e tecnologie a duplice uso come disciplinati dall’Unione Europea. Rilascia le relative autorizzazioni all’esportazione e le certificazioni all’importazione e all’esportazione.
e-mail: uama.dualuse@esteri.it
Per approfondimenti e informazioni visita la pagina https://www.esteri.it/it/ministero/struttura/uama/legislazione/
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
06.3691.1 (Centralino); 06.3691.8899 (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Unità di crisi per le imprese per le conseguenze del conflitto russo-ucraino
L’Unità di crisi offre consulenza in merito alle misure restrittive in essere alle aziende interessate da transazioni commerciali verso la Federazione russa e la Bielorussia. Essa è altresì competente per le notifiche di importazioni petrolifere di cui all’art. 3 quaterdecies (3m) del Reg. 833/2014 del Consiglio (Unità di Crisi per le imprese), nonché per fornire assistenza alle aziende italiane che necessitassero riorientare i propri mercati di approvvigionamento a seguito del conflitto. L’Unità di crisi è contattabile per ogni questione all’indirizzo: export.crisiucraina@esteri.it
Normativa dell’Unione Europea in materia di violazione ed elusione delle misure restrittive imposte dall’UE alla Federazione Russa e alla Repubblica di Bielorussia
Nel segnalare la necessità di una rigorosa attuazione delle misure restrittive adottate a seguito della crisi ucraina, si attira l’attenzione degli operatori sulla normativa UE volta a contrastarne l’aggiramento. Nel rinviare alla lettura diretta della normativa in vigore, si ricorda che a livello generale, è fatto divieto di partecipare, consapevolmente e intenzionalmente, ad attività aventi l’obiettivo o l’effetto di eludere i divieti previsti dal Reg. 833/2014 e ss.mm.ii. (art. 12) e del Reg. 765/2006 e ss.mm.ii. (art. 1 quaterdecies), nonché di partecipare ad attività aventi l’obiettivo di eludere le misure del Reg. 269/2014 e ss.mm.ii. (art. 9). Inoltre, le persone fisiche o giuridiche, le entità e gli organismi che agiscano in concorso o in favoreggiamento ad attività elusive sono anche passibili di successiva designazione tra i soggetti sottoposti a congelamento di tutti i fondi e risorse economiche da questi posseduti (Reg. 269/2014 e ss.mm.ii., art. 3 (1), lett. h).
Si rammenta ai singoli operatori economici l’obbligo vigente di condurre un’appropriata attività di “due diligence”, calibrata in base alle specificità della loro attività e alla relativa esposizione al rischio. Spetta a ciascun operatore sviluppare, implementare e aggiornare regolarmente un programma di conformità alle sanzioni dell’UE che rifletta i propri modelli aziendali, le aree geografiche in cui opera, le specificità e la valutazione del rischio.
Progetto di riorientamento di approvvigionamenti critici da mercati alternativi
L’Unità di Crisi, di concerto con Confindustria e ICE Agenzia, ha avviato un progetto volto ad identificare le principali materie prime e semilavorati critici per l’industria nazionale, con l’obiettivo di individuare e mettere a disposizione delle imprese fonti di approvvigionamento alternative ai fornitori dei Paesi coinvolti nel conflitto russo-ucraino.
L’Unità di Crisi, attraverso la rete estera MAECI, ha provveduto a stilare una lista di potenziali fornitori alternativi. Le imprese interessate ad acquisire più informazioni in merito ai possibili fornitori e ai mercati di approvvigionamento sono invitate a scrivere a export.crisiucraina@esteri.it.