“Poesia di vita a colori. Oli su carta di Luiso Sturla”. E’ questo il titolo di una mostra che si terra’ dal 10 al 27 marzo presso la Sala Roma dell’Istituto italiano di cultura (Iic) di Buenos Aires. L’arte di Sturla e’ poesia pura: colori che si fondono e si contrappongono con eleganza e armonia, con tratti forti e determinati – si legge sul sito internet dell’Istituto -. Il tratto dell’artista genera luce e diventa protagonista, energia, fonte di vita. I colori della naturalezza si fondano con i ricordi di una vita dedicata all’arte. Ricordi di viaggi in Europa e America del Sud e della popolazioni e culture che si plasmano senza marcare confini ne’ diversita’. La mostra, che ripercorre il percorso dell’artista fa parte delle iniziative per l’Anno dell’Italia in America Latina. Sturla nasce a Chiavari nel 1930; studia al liceo artistico Nicolo Barabino di Genova, allievo di Libero Verzetti, e alla facolta’ di architettura di Torino. A Chiavari frequenta i pittori Bartolomeo Sanguineti e Vittorio Ugolini.
L’arte di Sturla e’ poesia pura: colori che si fondono e si contrappongono con eleganza e armonia, con tratti forti e determinati
Con loro forma il “Gruppo del Golfo”. Aderisce al Mac di Milano e poi si dedica all’arte informale. Viaggia per la Spagna, e nel 1959 tiene una personale alla Galleria Numero di Firenze. Entra a far parte del Gruppo Numero e poi soggiorna a New York dove vede nascere la Pop Art. Conosce Michael Goldberg e Gregory Corso. Ossessionato dai continui incendi del quartiere dell’East Side dipinge una sessantina di carte dal titolo “Dopo gli incendi- Carte Americane”. Nel 1962 si trasferisce a Milano e il Centro Culturale Olivetti di Ivrea gli dedica un’importante mostra personale presentata da Marco Valsecchi. Nel 1972 l’Olivetti Argentina gli dedica una vasta personale presso la Fondazione Wildenstein di Buenos Aires. Ha partecipato alla 30esima e alla 32esima Biennale Nazionale d’arte a Milano e attualmente vive e lavora a Milano e Chiavari. Tra i vari riconoscimenti ottenuti, nel 1981 e segnalato artista grafico dell’anno sul catalogo Bolaffi; il comune di Chiavari gli ha dedicato un’antologica con un testo critico di Roberto Sanesi.