Traduzione di cortesia. Per la versione originale in lingua inglese clicca qui
Riunione dei Ministri dello Sviluppo del G7
Pescara, 22-24 ottobre 2024
Comunicato
- Noi Ministri dello Sviluppo del G7 ci siamo riuniti a Pescara, unitamente ad alcuni dei nostri più importanti interlocutori, al fine di impegnarci e richiedere una risposta globale ambiziosa alle sfide dello sviluppo e alle molteplici crisi che frenano i progressi verso l’attuazione dell’Agenda 2030 e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs). Troppe persone, in particolare nei Paesi a basso reddito (Low-Income Countries, LICs), risentono dell’impatto dei conflitti, del declino economico e della povertà, dell’insicurezza alimentare e della malnutrizione, della scarsa possibilità di accedere a servizi sanitari di qualità e a prezzi accessibili, della mancanza di accesso alle risorse idriche, ai servizi igienico-sanitari e a quelli igienici, della crisi globale dell’istruzione, dei cambiamenti climatici, del degrado ambientale e dell’inquinamento, della perdita di biodiversità, della scarsità di risorse idriche, dell’insicurezza energetica, dei divari digitali, delle disuguaglianze di genere e della discriminazione.
- Condanniamo con la massima fermezza l’illegale, ingiustificabile e immotivata guerra di aggressione attuata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina, la quale ha provocato danni devastanti per il popolo ucraino, ivi incluse le donne e le ragazze, nonché sfollamenti di massa e gravi emergenze umanitarie. Sottolineiamo le gravi interruzioni del sistema sanitario ucraino. Ci impegniamo a sostenere il governo ucraino nei suoi continui sforzi volti a proteggere la popolazione. Oltre all’assistenza umanitaria, riconosciamo in particolare l’importanza dell’assistenza allo sviluppo, alla ripresa e alla ricostruzione a favore della stabilità macrofinanziaria, delle infrastrutture critiche, della crescita economica e della resilienza sociale dell’Ucraina, anche in vista del percorso di adesione del Paese all’UE. Attendiamo con ansia la prossima Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, prevista a Roma nelle giornate del 10 e 11 luglio 2025.
- A un anno dall’attacco di Hamas, avvenuto lo scorso 7 ottobre 2023, condanniamo ancora una volta con la massima fermezza tali atti ingiustificati di violenza deliberata, ivi inclusi gli orribili episodi di violenza sessuale, e ci schieriamo al fianco delle famiglie delle vittime e degli ostaggi catturati da Hamas. Ribadiamo inoltre la nostra richiesta di un cessate il fuoco immediato a Gaza, del rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, di un aumento significativo e duraturo del flusso di assistenza umanitaria e della fine del conflitto. La situazione a Gaza è catastrofica e ha causato la morte di decine di migliaia di persone innocenti. Ribadiamo l’assoluta necessità di proteggere la popolazione civile e di garantire un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli, quale questione di assoluta priorità. Esprimiamo preoccupazione per il livello di insicurezza alimentare senza precedenti che colpisce la maggior parte della popolazione della Striscia di Gaza. Il diritto umanitario internazionale va rispettato. Garantire un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli in tutte le sue forme e attraverso tutti i punti di passaggio rimane una priorità assoluta. Esortiamo tutte le parti a rimuovere gli ostacoli alla distribuzione degli aiuti e a garantire la protezione degli operatori umanitari attuando correttamente le misure di de-conflittualità. Concordiamo nel ritenere di fondamentale importanza che le reti di distribuzione dell’UNRWA e di altre organizzazioni e agenzie delle Nazioni Unite siano pienamente in grado di consegnare gli aiuti a coloro che ne hanno maggiormente bisogno, adempiendo efficacemente al loro mandato.
- Esprimiamo inoltre profonda preoccupazione per la situazione in Libano. Ricordiamo la necessità di cessare le ostilità il prima possibile al fine di creare lo spazio per una soluzione diplomatica lungo la Linea Blu, in accordo con la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Trattasi di un percorso imprescindibile per smorzare in modo duraturo le tensioni, stabilizzare il confine tra Israele e Libano, ripristinare pienamente la sovranità, l’integrità territoriale e la stabilità del Libano e riportare i cittadini sfollati nelle loro case in condizioni di sicurezza da entrambe le parti. Esortiamo tutti gli attori a proteggere le popolazioni civili. Ci impegniamo a fornire assistenza umanitaria per rispondere alle urgenti necessità dei civili in Libano. Esprimiamo inoltre il nostro profondo cordoglio alle famiglie delle vittime civili in Israele, a Gaza e in Libano. Sottolineiamo il ruolo delle Nazioni Unite nella risoluzione dei conflitti armati e nell’attenuazione dell’impatto umanitario in Medio Oriente. A questo proposito, riconosciamo il ruolo della Forza di interposizione provvisoria in Libano delle Nazioni Unite (United Nations Interim Force in Lebanon, UNIFIL) nel ripristinare la pace e la sicurezza. Ci impegniamo a rafforzare il nostro sostegno alla missione, in conformità alle risoluzioni ONU in vigore. Esprimiamo grave preoccupazione per gli attacchi contro l’UNIFIL ed esortiamo tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale e a garantire la sicurezza dell’UNIFIL.
- Nutriamo serie preoccupazioni anche per i conflitti armati che ancora interessano molti altri paesi, quali il Sudan. L’ostruzione dell’accesso umanitario da parte delle Forze Armate Sudanesi e delle Forze di Supporto Rapido sta causando la morte per fame del popolo sudanese. Esortiamo entrambe le parti a concordare e attuare un cessate il fuoco duraturo senza precondizioni e a stabilire canali di accesso umanitario transfrontalieri e transnazionali sicuri e stabili, anche da più punti di ingresso alle aree più devastate del Sudan. Esortiamo tutte le parti a garantire la sicurezza di tutti i civili, ivi incluso il personale umanitario, e a proteggere le infrastrutture civili e le strutture sanitarie, in particolare.
- Sulla base dei risultati ottenuti in passato e delle iniziative intraprese dal G7, e del nostro impegno nei confronti dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, del Piano d’Azione di Addis Abeba e delle tre convenzioni del Summit della Terra di Rio, dell’Accordo di Parigi e del Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal, raddoppieremo i nostri sforzi a favore di azioni concrete e coordinate volte ad accelerare i progressi in tutti gli SDG, a porre fine alla povertà in tutte le sue forme e ad affrontare le conseguenze delle molteplici crisi. Non può esistere sviluppo sostenibile senza pace e non può esistere pace senza sviluppo sostenibile: ribadiamo il nostro forte impegno a favore della solidarietà globale e di società giuste e inclusive, libere dalla paura e dalla violenza. A questo proposito, accogliamo con particolare favore i risultati del Vertice del Futuro. Facendo leva su detti risultati, sottolineiamo l’urgenza e l’importanza di ottenere risultati tangibili dalle prossime Conferenze delle Parti delle Convenzioni di Rio. Riconosciamo che la Quarta Conferenza delle Nazioni Unite sul Finanziamento dello Sviluppo, che si terrà nel 2025, è un momento cruciale per creare un consenso globale su un’architettura di finanziamento dello sviluppo modernizzata che accelererà i progressi verso gli SDG.
- Riaffermiamo i nostri sforzi nel promuovere l’uguaglianza di genere, l’emancipazione e i diritti umani delle donne e delle ragazze, in tutta la loro diversità, e il ruolo cruciale di queste ultime nel promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo, quale priorità della nostra cooperazione allo sviluppo e dei nostri partenariati internazionali.
- Riconosciamo che le sfide e le emergenze globali, ivi incluse quelle relative alla salute, all’istruzione, all’energia e alla sicurezza alimentare, la triplice crisi del cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento, così come le catastrofi naturali e quelle legate al cambiamento climatico, le sfide demografiche, i conflitti geopolitici e le guerre, che spesso portano a crisi umanitarie e socio-economiche trascurate, colpiscono in modo sproporzionato e negativo tutte le donne e le ragazze. A questo proposito, sottolineiamo che l’emancipazione delle donne e delle ragazze è fondamentale, non solo per il raggiungimento della piena uguaglianza di genere, ma anche come motore critico della pace e della sicurezza, nonché di una crescita economica inclusiva e sostenibile. Sottolineiamo inoltre l’importanza di una partecipazione piena, paritaria e significativa delle donne a tutti gli aspetti del processo decisionale, anche nella sfera politica, pubblica, economica e privata. Esprimiamo forte preoccupazione per la riduzione dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ in tutto il mondo, in particolare in tempo di crisi, e condanniamo fermamente tutte le violazioni e gli abusi dei loro diritti umani e delle libertà fondamentali. Lavoreremo con i nostri interlocutori globali al fine di promuovere l’uguaglianza di genere nei forum multilaterali.
- In linea con il Comunicato dei Leader del G7 Puglia, affermiamo il nostro impegno collettivo a rafforzare la cooperazione al fine di affrontare le cause della migrazione irregolare e dello sfollamento forzato e cogliere le opportunità che la migrazione offre a livello globale. Nel fare ciò, lavoreremo in partenariato con i Paesi di origine, transito e destinazione allo scopo di sostenerne lo sviluppo sostenibile, la resilienza e la stabilità.
- Perché questi obiettivi siano raggiunti, è necessario lavorare insieme. Il G7 continuerà a costruire partenariati forti e paritari basati sul rispetto come matrice per la cooperazione allo sviluppo. Ascolteremo le esigenze dei nostri interlocutori, valorizzeremo e promuoveremo il protagonismo e le competenze locali e individueremo priorità condivise a sostegno di uno sviluppo sostenibile a lungo termine, anche in collaborazione con le regioni e i comuni fondamentali per la localizzazione degli SDG e l’attuazione dell’Agenda 2030.
- Siamo consapevoli dell’urgente necessità di promuovere una cooperazione multilaterale più efficace, un ambiente politico favorevole, una migliore mobilitazione e gestione delle risorse nazionali, un uso più coordinato e incisivo delle risorse di cooperazione esistenti del G7 e un maggiore coinvolgimento degli investitori privati del G7 e di altri Paesi. A questo proposito, ribadiamo il nostro impegno per una stretta collaborazione con il G20 e le sue iniziative di sviluppo sotto la Presidenza brasiliana del G20, ivi inclusa la promozione della cooperazione trilaterale. Al fine di sostenere un progresso accelerato nei pertinenti processi delle Nazioni Unite e in altri processi internazionali, accogliamo con favore i risultati della Conferenza sulla Sostenibilità di Amburgo del 2024 come un punto di partenza.
- Durante la Presidenza italiana del G7, abbiamo concentrato i nostri sforzi di collaborazione sulla sicurezza alimentare, la nutrizione e l’agricoltura e i sistemi alimentari sostenibili, nonché sugli investimenti e le infrastrutture sostenibili. Inoltre, in virtù degli effetti sociali delle molteplici crisi e delle sempre maggiori disuguaglianze economiche e sociali in molti paesi del mondo, abbiamo affrontato il tema della resilienza dei sistemi sanitari ed educativi. Riconoscendo le sfide specifiche dello sviluppo sostenibile in Africa, dedichiamo particolare attenzione ai partenariati equi e sostenibili con l’Africa, basati su principi condivisi, titolarità locale e iniziative basate sui risultati e allineati con l’Agenda 2063 dell’Unione Africana e i piani tematici continentali integrati dell’Africa.
Sicurezza alimentare, nutrizione e sistemi alimentari sostenibili
- Esprimiamo profonda preoccupazione per l’evoluzione della crisi globale della sicurezza alimentare e della nutrizione, a cui si aggiungono i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, l’inquinamento, la scarsità d’acqua, i fenomeni meteorologici estremi come inondazioni e siccità, la riduzione dello spazio fiscale in molte economie in via di sviluppo, la debolezza dei sistemi sanitari e il numero crescente di conflitti, tra cui la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Riconosciamo inoltre che le sfide e le emergenze legate alla sicurezza alimentare globale colpiscono in modo sproporzionato e negativo soprattutto le donne e le ragazze. Pertanto, come richiesto dal Comunicato dei Leader del G7 Puglia, abbiamo ulteriormente articolato l’Iniziativa del G7 Puglia sui sistemi alimentari (Apulia Food Systems Initiative, AFSI), un pacchetto di iniziative interconnesse lanciate dai nostri Leader al fine di affrontare gli ostacoli strutturali che impediscono di migliorare la sicurezza alimentare e la nutrizione, di sfruttare appieno il ruolo centrale dei sistemi alimentari per il raggiungimento degli SDG e di aumentare la resilienza dei sistemi alimentari nei Paesi partner. Nell’ambito del nostro partenariato con l’Africa per una trasformazione inclusiva e sostenibile dei sistemi agricoli e alimentari, sosterremo in particolare il processo post-Malabo, portando a un nuovo quadro di riferimento per il Programma globale di sviluppo agricolo dell’Africa (Comprehensive Africa Agriculture Development Programme, CAADP) nel 2025, e l’attuazione dell’Area di libero scambio continentale africana (African Continental Free Trade Area, AfCFTA). Continueremo a sostenere gli obiettivi dell’AFSI a livello globale e lavoreremo in sinergia con i gruppi del G7 Finanza, Agricoltura, Clima e Ambiente, Salute allo scopo di portare avanti tali iniziative.
Politiche e investimenti sinergici e coerenti volti alla gestione del nesso clima-sistemi alimentari
- I cambiamenti climatici, l’inquinamento, la perdita di biodiversità, il degrado del territorio, la scarsità d’acqua, i fenomeni meteorologici estremi come inondazioni, siccità e desertificazione sono tra i fattori chiave che ostacolano i progressi nella lotta per porre fine alla fame e alla malnutrizione. Allo stesso tempo, non ci può essere soluzione alle crisi del clima e della biodiversità senza una transizione verso un’agricoltura e sistemi alimentari sostenibili e resilienti. Ci impegniamo quindi ad aumentare gli sforzi volti a sostenere in modo coerente e complementare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, del Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal e della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (United Nations Convention to Combat Desertification, UNCCD), anche ponendo l’agricoltura sostenibile e i sistemi alimentari resilienti al centro dell’attuazione integrata delle tre Convenzioni di Rio, a partire dalla Convenzione sulla Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity, CBD) COP 16, dalla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, UNFCCC) COP 29 e dalla UNCCD COP 16 nel corso di quest’anno. Ciò ci offre un’importante opportunità per accelerare i progressi verso gli SDG, poiché investire nel miglioramento di un’agricoltura, un’acquacoltura, una pesca e dei sistemi alimentari resilienti, rispettosi della biodiversità e sostenibili è indispensabile sia per affrontare i molteplici effetti negativi del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e del degrado del territorio, sia per creare incentivi economici per la conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile degli ecosistemi, delle risorse idriche e dei suoli, nonché per l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico.
- Riconosciamo che le donne e le ragazze sono colpite in modo sproporzionato dall’impatto dei cambiamenti climatici, dell’insicurezza alimentare, della perdita di biodiversità e dell’inquinamento e che persiste una sottorappresentazione delle donne nelle posizioni di responsabilità nei forum internazionali, nazionali e regionali in cui vengono prese decisioni relative alle sfide demografiche e alle politiche ambientali, alle strategie e ai relativi finanziamenti. Siamo determinati a sostenere l’uguaglianza di genere in tutti i forum pertinenti e la necessità di politiche che rispondano alle esigenze di genere in relazione a una moltitudine di questioni ambientali. Sono necessari ulteriori sforzi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli impatti sproporzionati dei cambiamenti climatici sulle donne e sulle ragazze e a riconoscere il loro ruolo critico come agenti di cambiamento, in particolare all’interno dei sistemi agroalimentari, coinvolgendo e collaborando in modo significativo con le comunità locali e rurali e promuovendo azioni volte ad aumentare la rappresentanza e il ruolo centrale di tutte le donne a tutti i livelli decisionali nell’ambito dell’azione per il clima e l’ambiente, nonché a migliorare la parità di accesso alla proprietà terriera, alle risorse produttive, alla tecnologia intelligente dal punto di vista climatico e ai servizi finanziari inclusivi per aumentare la resilienza delle donne.
- Al fine di raggiungere tali obiettivi, sosteniamo i significativi impegni e programmi lanciati quest’anno dai Ministri del Clima, dell’Energia e dell’Ambiente, della Salute e dell’Agricoltura del G7 e sosterremo le seguenti iniziative multilaterali: i) la “Dichiarazione della COP28 degli Emirati Arabi Uniti sull’Agricoltura Sostenibile, i Sistemi Alimentari Resilienti e l’Azione per il Clima” e la relativa Collaborazione di Cooperazione Tecnica (Technical Cooperation Collaborative, TCC), ii) la Visione per le Colture e i Suoli Adattati (Vision for Adapted Crops and Soils, VACS) per il ripristino e il mantenimento di suoli sani e per l’ulteriore sviluppo e la resilienza climatica delle colture tradizionali e indigene in Africa e iii) un’iniziativa pubblico-privata del G7 per incrementare la resilienza, la sostenibilità ambientale, l’aggiunta di valore e la circolarità delle catene del valore del caffè a livello mondiale. Ci assicureremo inoltre che la nostra assistenza internazionale allo sviluppo non danneggi la natura e produca risultati complessivamente positivi per le persone, il clima e la natura, e ribadiamo il nostro invito alle Banche Multilaterali di Sviluppo (Multilateral Development Banks, MDB), alle Istituzioni Finanziarie per lo Sviluppo (Development Finance Institutions, DFI) e ai fondi multilaterali a rafforzare ulteriormente i loro sforzi per sostenere azioni ambiziose per il clima e la biodiversità.
- Sosteniamo la TCC e condividiamo il suo obiettivo di contribuire alla realizzazione della Dichiarazione degli Emirati Arabi Uniti della COP28 in tutti i paesi mediante nuovi e allineati investimenti collettivi, anche attraverso il sostegno ai piani di proprietà locale, agli interlocutori strategici della TCC, come il Polo di Coordinamento dei Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite, il Partenariato NDC e l’Iniziativa di Convergenza, nonché il Fondo Fiduciario per il Sistema Alimentare 2030 della Banca Mondiale e la Roadmap Globale della FAO “Raggiungere l’SDG2 senza superare gli 1,5°C” e le iniziative FAST.
- La TCC mira a fornire sostegno politico semplificato in termini di cooperazione tecnica, competenze e finanziamenti che i Paesi a basso reddito richiedono al fine di migliorare l’analisi dei compromessi e delle sinergie tra la sicurezza alimentare e gli obiettivi di sostenibilità climatica e ambientale. A tal fine, la TCC si propone di: sostenere lo sviluppo di piani e di linee di investimento basate su dati concreti e, ove possibile, sbloccare investimenti e cofinanziamenti; contribuire a incrementare e migliorare l’accesso a tutte le forme di finanziamento, ivi incluso il reimpiego di sussidi dannosi o inefficienti da parte del settore pubblico, filantropico e privato, al fine di adattare e trasformare l’agricoltura e i sistemi alimentari e rispondere e mitigare il contributo al cambiamento climatico; utilizzare i meccanismi di coordinamento e allineamento esistenti a livello nazionale, regionale e globale e contribuire a crearne di nuovi, se necessario; assistere, con particolare attenzione all’Africa, l’integrazione dell’agricoltura e dei sistemi alimentari resistenti all’acqua nei Piani nazionali di adattamento, nei Contributi determinati nazionali, nelle Strategie e nei Piani d’azione nazionali per la biodiversità e in altre strategie pertinenti, nonché l’integrazione dell’azione per il clima nei Percorsi nazionali di trasformazione dei sistemi alimentari. A questo proposito, incoraggiamo i Paesi partner che sono in grado di farlo a utilizzare la TCC al fine di sostenere politiche più incisive e il consenso pubblico a favore dei sistemi alimentari e dei risultati integrati con il clima, nonché a definire le priorità degli investimenti e dei programmi investibili per realizzare tali obiettivi.
- Sosteniamo il contributo alla VACS e ai suoi obiettivi come mezzo per costruire sistemi alimentari sostenibili e resilienti al clima, basati su colture diversificate, nutrienti e adattate al clima, coltivate in modo sostenibile in terreni sani e fertili, garantendo al contempo un uso sostenibile delle risorse idriche. Riconosciamo il fatto che molte colture alimentari indigene e tradizionali sono altamente nutrienti e adattabili alle condizioni locali e al clima irregolare e che, benché sottoutilizzate e sottofinanziate, offrono grandi opportunità economiche, soprattutto per le donne e i giovani. Sottolineiamo l’importanza di elevare il nesso tra la selezione delle colture e l’uso sostenibile del suolo e dell’acqua nella costruzione di sistemi alimentari resilienti e neutrali dal punto di vista climatico nel dibattito globale e di integrare questo aspetto nelle politiche nazionali al fine di promuovere diete sane, nutrizione infantile ed emancipazione economica delle donne. Ci impegniamo a contribuire ulteriormente a questi obiettivi partecipando agli sforzi internazionali di collaborazione organizzati dalla FAO allo scopo di sviluppare una serie di principi e di buone pratiche accettate a livello internazionale per promuovere l’adozione di “colture opportunità” diverse e nutrienti, l’uso sostenibile del suolo e dell’acqua, la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, il miglioramento della governance e la salute del suolo.
- L’obiettivo della VACS è quello di assistere i nostri partner africani a: accelerare gli sforzi di selezione delle piante, anche attraverso l’uso volontario della tecnologia, e potenziare lo sviluppo della catena del valore per l’insieme di queste colture opportunità, guidati dalle politiche nazionali, dalla specificità del contesto, dalla conservazione delle risorse genetiche vegetali corrispondenti nelle banche dei semi e dal supporto dei sistemi sementieri locali, piuttosto che da un approccio basato su di un progetto; migliorare la domanda dei consumatori, anche attraverso la disponibilità, l’accessibilità economica, l’appetibilità e la convenienza e, in ultima analisi, il consumo di questi alimenti come parte di una dieta sana, anche attraverso programmi di alimentazione scolastica; migliorare le pratiche di gestione sostenibile del suolo e l’adattamento ai cambiamenti climatici al fine di arrestare il degrado del territorio, migliorare le risorse idriche, aumentare la fertilità del suolo e l’efficienza e la resilienza dei sistemi di coltivazione e ridurre i rischi di fallimento delle colture locali, di parassiti e malattie e di eccessiva dipendenza da poche colture di base. La diversificazione della produzione e del consumo alimentare in ogni paese è di per sé una strategia di adattamento al clima e di dieta basata su alimenti più nutrienti.
- Accogliamo con favore lo sviluppo di un’iniziativa pubblico-privata sul caffè, alla luce dell’importanza di questo settore per la sostenibilità economica, sociale e ambientale nei Paesi produttori. Il cambiamento climatico e il suo impatto sull’acqua e sul suolo stanno minacciando seriamente l’esistenza di questa industria, sostenuta in gran parte da piccoli agricoltori, i quali gestiscono il 95% dei 12,5 milioni di aziende agricole di caffè del mondo, particolarmente concentrate in tutto il mondo. Allo stesso tempo, la produzione di caffè può contribuire alla deforestazione e al cambiamento climatico. La struttura della catena globale del valore del caffè spesso non incentiva gli investimenti incentrati sulle sue sfide fondamentali, limitando così la trasformazione del settore e la crescita sostenibile e resiliente al clima.
- La natura globale, interconnessa e urgente delle sfide da affrontare richiede una combinazione di misure politiche vincolanti e non vincolanti che incentivino la sostenibilità nella catena del valore del caffè. Si rende necessaria un’azione rafforzata, coordinata a livello globale e multilaterale, che sfrutti anche le iniziative esistenti e avvicini i Paesi produttori e consumatori di caffè in un partenariato vantaggioso per tutti. Riconosciamo diversi livelli di vulnerabilità climatica e di responsabilità, soprattutto considerando i piccoli agricoltori che vivono in condizioni di povertà.
- L’iniziativa proposta mira a creare un fondo globale per la sostenibilità e la resilienza del caffè, innovativo e pre-competitivo, quale piattaforma di partecipazione volontaria volta ad aumentare la trasparenza e il coordinamento, sfruttando le sinergie con le iniziative esistenti, ivi incluse quelle relative alla valutazione e alla misurazione dell’impatto e all’arresto della deforestazione, e per impiegare risorse finanziarie e conoscenze con un’attenzione particolare al sostegno dei piccoli agricoltori. Il coinvolgimento del settore pubblico nell’iniziativa è fondamentale al fine di attivare investimenti in beni pubblici come la ricerca e lo sviluppo, le riforme politiche, il sostegno ai piccoli agricoltori e per garantire un approccio equo, rispondente alle esigenze di genere e sostenibile, che dia anche potere ai giovani. Il coinvolgimento degli attori del settore privato come acquirenti, partner esecutivi, fornitori di tecnologia e competenze o investitori è altrettanto cruciale. Il Fondo mira a sfruttare soluzioni innovative di finanza mista per catalizzare gli investimenti privati attraverso un uso efficiente del capitale pubblico. Riconoscendo che ogni Paese produttore di caffè ha punti di partenza ed esigenze di investimento diverse, l’iniziativa progetterà soluzioni su misura per ogni Paese.
- Siamo inoltre determinati a continuare ad esplorare altri modi per promuovere politiche e investimenti sinergici e coerenti per affrontare il nesso clima-sistemi alimentari, la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità e la gestione equa e sostenibile delle risorse idriche e del suolo. Ciò includerà la ricerca di un’agricoltura climaticamente intelligente più resiliente, sostenibile e produttiva, attraverso approcci agroecologici e altri innovativi, e l’applicazione, a sostegno dei nostri partner africani, di casi di successo provenienti da altre parti del mondo, come i metodi di agricoltura naturale gestiti dalla comunità che migliorano significativamente la produttività e l’uso rigenerativo del territorio. Lavoreremo al fine di migliorare l’accesso ai finanziamenti pubblici e privati per il clima dedicati a promuovere la mitigazione e l’adattamento al clima, anche nei sistemi alimentari africani, riequilibrando i finanziamenti per la mitigazione e l’adattamento, migliorando l’accesso e l’impatto dei finanziamenti forniti e indirizzando meglio tali finanziamenti per l’adattamento e la mitigazione verso i Paesi e le comunità più vulnerabili, con particolare attenzione ai Paesi fragili e ai piccoli agricoltori, alle donne e ai giovani.
- Sottolineando l’importanza del nesso acqua-energia-cibo-ecosistema e della gestione sostenibile e integrata delle risorse idriche, riconosciamo anche il ruolo del settore energetico quale fattore chiave dello sviluppo sostenibile e siamo determinati a garantire l’accesso a una fornitura energetica che sia economica, affidabile, sostenibile, pulita e moderna nei Paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa. A tal fine, i Partenariati per la Transizione Energetica Giusta (Just Energy Transition Partnerships, JETPs) rappresentano un’iniziativa chiave del G7 volta ad accelerare le trasformazioni energetiche socialmente giuste in Paesi partner chiave come Sudafrica, Indonesia, Vietnam e Senegal. Per questo motivo, lavoreremo per l’attuazione dell’iniziativa Energia per la crescita in Africa (E4G) lanciata dai Leader del G7, favorendo le sinergie con le azioni previste dall’AFSI e dai JETP e con altre iniziative pertinenti. Infine, lavoreremo al fine di creare partenariati specifici G7-Africa per investimenti agrivoltaici che combinino l’agricoltura con la produzione di energia solare fotovoltaica, in modo da migliorare l’efficienza dell’uso del suolo, generare energia rinnovabile, aumentare i raccolti e aggiungere valore agli agricoltori attraverso una maggiore produttività e redditività, conservando e gestendo in modo sostenibile le risorse idriche, proteggendo il suolo e il bestiame, nonché conservando e utilizzando in modo sostenibile la biodiversità. Riconosciamo inoltre l’importanza di sostenere le catene di valore dei fertilizzanti, ivi inclusa la produzione locale di fertilizzanti, in linea con le regole dell’OMC.
- Riconosciamo anche il ruolo critico dell’acqua nella promozione dello sviluppo sostenibile. Le risorse idriche e gli ecosistemi acquatici sono essenziali per la vita e per affrontare la tripla crisi planetaria, dato il loro ruolo cruciale per la biodiversità, la fornitura di energia sostenibile, la sicurezza idrica e alimentare, la nutrizione, i servizi igienici e l’igiene e i mezzi di sussistenza resilienti. Il degrado ambientale, dovuto tra l’altro allo sfruttamento delle risorse naturali, al cambiamento climatico e all’inquinamento, sta riducendo la disponibilità e la qualità dell’approvvigionamento idrico e sta danneggiando gli ecosistemi acquatici.
- Gli impatti del cambiamento climatico, delle instabilità geopolitiche, delle pandemie, delle migrazioni irregolari, dell’iperinflazione e di altre crisi esacerbano l’insicurezza idrica e le disuguaglianze nell’accesso all’acqua (Rapporto mondiale sullo sviluppo idrico 2024 delle Nazioni Unite – UNESCO). La mancanza di acqua pulita, servizi igienici e igiene (Water, Sanitation and Hygiene, WASH) colpisce in modo sproporzionato le donne e le ragazze. L’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici è essenziale per la loro sicurezza fisica, il loro sviluppo sociale ed economico e la loro salute di base, sessuale e riproduttiva, oltre che per la loro dignità umana. Al fine di affrontare queste sfide, sosteniamo l’implementazione della gestione integrata delle risorse idriche (Integrated Water Resource Management, IWRM) a tutti i livelli di governance, in modo sostenibile, inclusivo e adattivo, anche a livello di bacino, al fine di accelerare il raggiungimento degli SDG. In quest’ottica, ci impegniamo a sostenere le iniziative transfrontaliere globali e regionali volte a mantenere l’attenzione sull’agenda globale dell’acqua nel 2024 e oltre, perché si sviluppi e si mantenga un futuro idrico sicuro, equo e sostenibile, che sia alla base della prosperità e della pace per tutti. Ciò include, ad esempio, le prossime Conferenze sull’acqua delle Nazioni Unite, la Strategia del Sistema delle Nazioni Unite per l’acqua e i servizi igienico-sanitari, l’effettiva attuazione dell’Agenda d’azione per l’acqua, la Coalizione per l’acqua del G7 e il Forum euromediterraneo sull’acqua, previsto nel 2026 a Roma, nonché le future COP della CBD, della UNFCCC e della UNCCD.
- Accogliamo con favore la recente nomina dell’Inviato Speciale per l’Acqua del Segretario Generale delle Nazioni Unite, volta a rafforzare la cooperazione internazionale e le sinergie tra i vari processi internazionali sull’acqua, a sostegno del raggiungimento di tutti gli obiettivi e i traguardi legati all’acqua. Incoraggiamo una più stretta cooperazione per il raggiungimento dell’SDG6 e di tutti gli obiettivi correlati all’acqua e per garantire l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, attuando con successo la Strategia del Sistema delle Nazioni Unite sull’acqua e i servizi igienico-sanitari e il suo Piano di attuazione globale (Comprehensive Implementation Plan, CIP).
- Riconosciamo la necessità di promuovere una gestione sana, integrata e sostenibile delle fonti idriche convenzionali. In questo quadro, riconosciamo anche l’importanza di riutilizzare le fonti idriche non convenzionali, come le acque reflue trattate, e di mantenere l’intricato equilibrio necessario per preservare la salute del suolo e ottimizzare l’efficienza. Tali pratiche contribuiscono a mitigare il cambiamento climatico, riducendo la dipendenza dall’acqua dolce, abbassando le emissioni di gas serra e proteggendo gli ecosistemi, ivi inclusi quelli costieri e marini, dal deflusso nocivo, ottenendo allo stesso tempo nutrienti preziosi per l’agricoltura e consentendo così la creazione di economie circolari locali. Riaffermiamo anche l’impegno a promuovere la formazione continua attraverso le “scuole dell’acqua”, le quali conferiscono alle comunità conoscenze e competenze per adottare pratiche resilienti al clima, tra cui la preparazione ai disastri, la promozione dello sviluppo sostenibile, la sicurezza idrica e la protezione dell’ambiente. Inoltre, esse migliorano la produttività agricola, garantendo la sicurezza alimentare e la stabilità economica. Insieme, questi sforzi contribuiscono a un futuro più resiliente e prospero per le comunità locali. Ci impegniamo inoltre a incrementare l’uso di soluzioni basate sulla natura nella fornitura di servizi infrastrutturali legati all’acqua, data la loro efficacia in termini di costi e la loro importanza per migliorare la resilienza climatica e offrire molteplici benefici per le persone, la natura e l’economia.
- Inoltre, consapevoli della natura olistica della gestione delle risorse idriche e della fornitura di servizi, ci impegniamo a rafforzare il dialogo tra tutti gli attori, le istituzioni e le parti interessate coinvolte nel settore idrico a livello nazionale, regionale e internazionale.
Soluzioni innovative per aumentare i finanziamenti pubblici e privati per la sicurezza alimentare e i sistemi alimentari
- Gli impatti delle molteplici crisi odierne stanno aumentando le esigenze di finanziamento dei Paesi a basso e medio reddito, riducendo al contempo le risorse disponibili per implementare le misure di mitigazione e recupero delle crisi e il pieno raggiungimento degli SDG. I Paesi a basso reddito, soprattutto in Africa, hanno urgentemente bisogno di maggiori fondi pubblici per la sicurezza alimentare, la nutrizione e i sistemi alimentari sostenibili, i quali devono far leva sui finanziamenti privati su scala, aumentando i flussi di miliardi di dollari all’anno. Ciò richiede un approccio coordinato al nesso finanza e alimentazione, che comprenda l’aumento dell’accesso ai fondi multilaterali e di altri donatori, il rafforzamento dello sviluppo della pipeline di progetti pubblico-privati e lo spostamento dei finanziamenti dalle attività di preparazione all’attuazione dei progetti, in modo da aiutare a realizzare investimenti trasformativi nei sistemi alimentari che assicurano il sostentamento delle persone e forniscono occupazione alla maggior parte dei cittadini di questi Paesi. Il nostro obiettivo è quindi quello di ottimizzare i finanziamenti da tutte le fonti per la sicurezza alimentare, le diete sane e la trasformazione dei sistemi alimentari sostenibili nei Paesi a basso reddito.
- Lavoreremo insieme sulle seguenti aree di intervento: i) sforzi comuni del G7 volti a migliorare lo spazio fiscale dei Paesi vulnerabili per la sicurezza alimentare, ivi inclusa la valutazione dei costi e dei benefici degli swap del debito; ii) un ruolo di maggio rilievo e una maggiore cooperazione tra le Banche pubbliche di sviluppo (Public Development Banks, PDB) e le DFI del G7 al fine di incrementare i finanziamenti pubblici e privati per la sicurezza alimentare, la nutrizione e la trasformazione dei sistemi alimentari; iii) uno Strumento di finanziamento pubblico-privato per le crisi alimentari causate da eventi straordinari, per contribuire a rafforzare i finanziamenti di risposta rapida in previsione di gravi crisi alimentari.
- Riconosciamo i progressi compiuti nell’affrontare le vulnerabilità del debito nei Paesi a basso e medio reddito, e riteniamo fondamentale profondere ulteriori sforzi al fine di ridurre il rischio di future difficoltà del debito per alcuni Paesi, in quanto il Paese a basso reddito medio spende più del doppio per il servizio del debito ai creditori esteri come quota delle entrate rispetto a 10 anni fa, il che limita fortemente lo spazio fiscale disponibile per gli investimenti critici nella sicurezza alimentare e in altri obiettivi di sviluppo. È inoltre fondamentale aumentare la mobilitazione delle risorse interne nei Paesi LIC per incrementare lo spazio fiscale, consentendo l’allocazione di maggiori risorse al fine di perseguire obiettivi propri del Paese, quali, tra gli altri, rafforzare la sicurezza alimentare e nutrizionale e sostenere la trasformazione dei sistemi alimentari.
- Accogliamo con favore la discussione in corso nel Gruppo di Lavoro sull’Architettura Finanziaria Internazionale del G20 sugli swap del debito per lo sviluppo. Prendiamo atto del Rapporto SOFI 2024, il quale evidenzia esempi di successo di swap del debito alimentare, in particolare quelli che coinvolgono il PAM. Per i Paesi con insicurezza alimentare caratterizzati da un debito sostenibile ma da uno spazio fiscale limitato, si potrebbero esplorare opzioni di finanziamento innovative, anche attraverso la valutazione del potenziale degli swap del debito per gli investimenti nella sicurezza alimentare e nella nutrizione.
- Sulla base delle discussioni in corso in vari forum sugli swap del debito per lo sviluppo, anche in seno al G20, e in considerazione del più ampio strumentario di gestione del debito, la valutazione dei benefici e dei costi degli swap del debito per l’alimentazione, eventualmente associati ai riacquisti del debito, potrebbe contribuire a sostenere un approccio circostanziato per l’applicazione bilaterale e volontaria di tali strumenti e renderli più efficienti ed efficaci. Ciò potrebbe anche contribuire a promuovere un riconoscimento comune delle modalità per standardizzare le procedure, i contratti e i processi al fine di ridurre i costi di transazione degli swap; e dei tipi di assistenza tecnica e di strumenti di monitoraggio necessari per una progettazione e un’attuazione efficaci dei progetti trasformativi per la sicurezza alimentare e la nutrizione derivanti dallo swap del debito.
- Sosteniamo anche gli sforzi in corso volti a rafforzare l’architettura finanziaria internazionale e a fornire finanziamenti agevolati significativi ai Paesi a basso reddito. Accogliamo con favore il successo della ricostituzione del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (International Fund for Agricultural Development, IFAD13), riconoscendo il suo ruolo critico nell’affrontare la povertà rurale e nel sostenere l’agricoltura su piccola scala. Sosterremo anche il successo della ricostituzione dell’Associazione Internazionale per lo Sviluppo (International Development Association, IDA21), basata su un solido pacchetto di politiche e finanziamenti che garantisca risultati ambiziosi. Continueremo a sostenere il Poverty Reduction and Growth Trust e l’impegno del FMI con i Paesi più vulnerabili. Ci impegniamo inoltre a lavorare per il successo della ricostituzione del Fondo di Sviluppo Africano il prossimo anno (African Development Fund, AfDF17). Riconosciamo la necessità del contributo di tutte le parti interessate e sosteniamo gli sforzi per ampliare la base dei donatori.
- Sosteniamo il lancio odierno della G7 PDBs & DFIs Collaborative on Sustainable Food Systems, in quanto permangono grandi sfide, come gli alti costi di transazione e i rischi di investimento, soprattutto per l’agricoltura su piccola scala, nel facilitare gli investimenti trasformativi nel settore agricolo e alimentare. Insieme alle istituzioni finanziarie nazionali e regionali dei Paesi in via di sviluppo, e in particolare alle loro banche pubbliche di sviluppo, le nostre PDB e DFI possono svolgere un ruolo cruciale nel favorire l’afflusso di finanziamenti pubblici e privati, anche attraverso il de-risking degli investimenti privati tramite la finanza mista, la fornitura di opportunità di co-investimento e la strutturazione di piattaforme di investimento congiunte, il miglioramento del targeting delle catene del valore alimentare basate sui piccoli agricoltori e i meccanismi innovativi per il finanziamento dell’adattamento climatico, lo sviluppo di pipeline di progetti bancabili e l’incremento delle opportunità di occupazione locale e dello sviluppo delle competenze nei sistemi alimentari. Basandosi su iniziative esistenti e complementari in particolare alla Piattaforma PDB Finance in Common Summit (FICS) per i Sistemi Alimentari Verdi e Inclusivi, tale Collaborazione mira a promuovere la cooperazione tra i suoi membri e le altre parti interessate, come le MDB, il settore privato, la società civile e le organizzazioni di ricerca, e a porre particolare enfasi sugli investimenti sul nesso clima-biodiversità-cibo nei Paesi a medio e basso reddito.
- La G7 PDBs & DFIs Collaborative si concentrerà su: condivisione di informazioni e conoscenze tra le PDB/DFI del G7 sui sistemi alimentari sostenibili; sostegno ai membri del G7 nello sviluppo di strategie, politiche e quadri normativi; facilitazione del coordinamento dei contributi delle PDB/DFI del G7 nei gruppi di lavoro ufficiali, nei forum internazionali e nelle reti esistenti incentrate sui sistemi alimentari; sostegno alle PDB e alle DFI regionali e nazionali, e ad altri attori rilevanti, per sviluppare progetti bancabili nell’ambito dei sistemi alimentari sostenibili, attraverso un approccio locale guidato dal Paese, anche con l’esperienza delle agenzie di sviluppo e di terzi; sostenere gli investimenti incentrati sul nesso clima-biodiversità-cibo che, grazie alle complementarietà tra le PDB/DFI del G7, possono raccogliere finanziamenti pubblici e privati anche attraverso piattaforme di investimento congiunte e meccanismi di mitigazione del rischio; fare leva sugli impegni finanziari dei membri del G7 a sostegno dei sistemi alimentari sostenibili, ivi incluse le risorse per le strutture di preparazione dei progetti, l’assistenza tecnica, le linee di credito agevolate, le sovvenzioni agli investimenti e le garanzie.
- Sosterremo l’ulteriore progettazione e sviluppo di una Struttura di finanziamento per le crisi alimentari causate da eventi straordinari, guidata dalla FAO in collaborazione con il PAM, l’IFAD, l’UNOCHA e altri partner, poiché il divario tra i finanziamenti umanitari per le crisi alimentari e le risorse disponibili sta aumentando e i finanziamenti preordinati sono solo meno del 5% di tutti i flussi di finanziamento delle crisi. È necessario trasformare i modelli prevalenti e costosi dei finanziamenti di emergenza, i quali spesso vengono erogati dopo che la situazione si è deteriorata fino a raggiungere livelli elevati di insicurezza alimentare acuta, particolarmente sensibile agli effetti combinati di shock multipli, mentre un numero crescente di prove dimostra che l’azione anticipatrice, la prevedibilità e le risposte rapide sono fondamentali per impiegare le risorse in modo più efficace dal punto di vista dei costi e con maggiori ritorni sulla protezione dei guadagni dello sviluppo.
- Tale Struttura dovrebbe contribuire a mobilitare i finanziamenti per il rischio di catastrofi per la comunità umanitaria, al fine di contribuire a mitigare le crisi emergenti di sicurezza alimentare, attraverso meccanismi di finanziamento appropriati. Aumentando la copertura del rischio per i disastri ambientali e climatici, le pandemie, i disordini politici e i conflitti che scatenano le crisi alimentari, raccogliendo capitali dai mercati assicurativi globali e promuovendo la complementarità e il coordinamento con altre iniziative di finanziamento del rischio di catastrofi, la Struttura contribuirà a creare un sistema di risposta più efficace in termini di costi e più tempestivo.
Impegno e innovazione multilaterale contro la malnutrizione, con particolare attenzione all’arresto della crescita e al deperimento infantile
- Nell’ambito del nostro costante impegno volto a contrastare la malnutrizione in tutte le sue forme, riconosciamo l’importanza critica da attribuire a temi quali la nutrizione, la salute e il benessere materno, neonatale, infantile e degli adolescenti, in quanto pietra miliare della salute globale e dello sviluppo sostenibile. Riconosciamo il legame intrinseco che intercorre tra gli obiettivi generali dell’AFSI, la salute delle popolazioni interessate e la lotta continua contro l’arresto della crescita e il deperimento infantile. Ci impegniamo affinché la nutrizione, la salute e il benessere assumano un ruolo prioritario all’interno degli sforzi globali attraverso azioni complementari di prevenzione e risposta quali: rafforzare le azioni multisettoriali, con particolare attenzione ai contesti fragili e all’uso dei sistemi agricoli e alimentari locali negli interventi umanitari, qualora possibile; investire in strutture sanitarie più accessibili e agili che integrino i servizi nutrizionali e sanitari; sostenere politiche e programmi basati sull’evidenza e trasformativi in termini di genere; promuovere l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, a prodotti alimentari sicuri, nutrienti e in quantità sufficiente nonché a diete adeguate, diversificate, equilibrate e sane lungo tutto l’arco della vita, con particolare attenzione alle esigenze nutrizionali di donne in gravidanza e in allattamento, donne in età riproduttiva, adolescenti, neonati e bambini piccoli, soprattutto nei primi 1.000 giorni di vita.
- Per raggiungere tali obiettivi, ci impegniamo a sostenere partnership multilaterali, come la School Meals Coalition, per migliorare la qualità dei programmi di ristorazione scolastica esistenti in tutti i Paesi, favorendo condizioni alimentari sane nelle scuole, incluso l’accesso ad acqua potabile sicura e a servizi igienico-sanitari, e promuovendo alimenti sani, nutrienti e prodotti in modo sostenibile, nonché il movimento Scaling Up Nutrition mobilitando i network di soggetti interessati per sostenere i Paesi nella lotta alla malnutrizione in tutte le sue forme. Siamo inoltre determinati a contribuire al successo del vertice Nutrizione per la crescita (Nutrition for Growth Summit, N4G) che si terrà a Parigi il 27-28 marzo 2025. Creeremo inoltre sinergie anche con i suddetti interventi nell’ambito dell’AFSI, in particolare per quanto riguarda i finanziamenti e l’innovazione. Poiché i Paesi con una capacità limitata o moderata di accedere ai flussi di finanziamento presentano, in media, livelli più elevati di denutrizione e di arresto della crescita nei bambini al di sotto dei cinque anni di età, e riconoscendo che un impegno di 5 miliardi di dollari consentirebbe di sostenere efficacemente le spese per il trattamento del 100% dei bambini oggi gravemente malnutriti, prevenendo in tal modo fino a 2 milioni di decessi per deperimento fino al 2027, ci impegniamo a lavorare per: mobilitare risorse sufficienti ai Paesi partner per garantire la fornitura di cure ad almeno il 90% dei bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave a livello globale; promuovere strumenti di finanza mista che attraggano capitali privati e ottengano rendimenti finanziari adeguati al rischio per gli investimenti in diete sane, come il programma Nutritious Foods Financing Facility, mirato a sostenere le piccole e medie imprese (PMI) africane all’interno delle catene del valore degli alimenti nutrienti. Inoltre, sosterremo i Paesi partner nell’applicazione delle nuove linee guida dell’OMS sulla prevenzione e la gestione del deperimento infantile. Infine, sosteniamo la N4G Innovation Challenge, anche attraverso la mobilitazione del settore privato nei Paesi del G7, con l’obiettivo di promuovere innovazioni e investimenti sostenibili, climaticamente neutri e inclusivi nel campo della nutrizione, che diano centralità all’agricoltura e ai sistemi alimentari locali e, in definitiva, salvino vite umane e creino un futuro più sano per tutti.
Sinergie e partenariati globali in materia di sicurezza alimentare, nutrizione e sistemi alimentari agricoli sostenibili
- Attueremo i suddetti interventi dell’AFSI in sinergia con l’Alleanza globale per la sicurezza alimentare (Global Alliance for Food Security, GAFS), l’Alleanza globale contro la fame e la povertà (Global Alliance against Hunger and Poverty) sviluppata nell’ambito del G20, nonché l’azione coordinata di e tra le Agenzie ONU con sede a Roma (Rome-based Agencies, RBA) e il più ampio sistema delle Nazioni Unite, i PDB, le MDB, il Gruppo consultivo per la ricerca agricola internazionale (Consultative Group for International Agricultural Research, CGIAR) e altre organizzazioni pertinenti. Sottolineiamo in particolare l’importanza di rafforzare il ruolo delle RBA nell’assistere la progettazione e l’attuazione di politiche e investimenti efficaci in materia di sistemi climatico-alimentari e di nessi finanza-alimentazione, in linea con i rispettivi mandati, anche attraverso l’elaborazione di un programma di lavoro congiunto tra le RBA, basato sui risultati, sul legame cibo-clima e l’eventuale maggiore ricorso all’assistenza tecnica delle RBA per l’attuazione dei programmi delle MDB in materia di sicurezza alimentare e nutrizionale e di finanziamento dei sistemi alimentari. In occasione del 50° anniversario dell’istituzione del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale (Committee on World Food Security, CFS), ospitato dalla FAO con la partecipazione delle RBA e di altri organismi delle Nazioni Unite, delle MDB, della società civile e del settore privato, ricordiamo anche che tale organismo si configura come la principale piattaforma intergovernativa inclusiva per tutti i soggetti interessati a lavorare di concerto al fine di garantire la sicurezza alimentare e la nutrizione universale e ci impegniamo a sostenere una più efficace attuazione delle linee guida e delle raccomandazioni politiche non vincolanti del CFS. Infine, riaffermiamo l’importanza del processo del Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari (UN Food Systems Summit, UNFSS) e attendiamo con entusiasmo l’imminente valutazione dell’UNFSS+4 nel 2025 e l’accelerazione dei progressi delle relative Coalizioni d’azione.
Investimenti e infrastrutture sostenibili
- Investire in infrastrutture sostenibili, industrializzazione e innovazione è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e attrarre altri investimenti produttivi per una crescita inclusiva e la creazione di posti di lavoro dignitosi e di qualità. Tali investimenti sono complementari a quelli in capitale umano e costituiscono un elemento critico per una transizione equa e inclusiva verso l’azzeramento delle emissioni. Pertanto, sulla base dei risultati ottenuti dalle precedenti Presidenze del G7 e di iniziative come la strategia Global Gateway dell’UE e accogliendo il Piano Mattei elaborato dall’Italia per l’Africa, continueremo a rafforzare il Partenariato del G7 per le infrastrutture e gli investimenti globali (Partnership for Global Infrastructure and Investment, PGII) al fine di raggiungere l’obiettivo generale di mobilitare fino a 600 miliardi di dollari di investimenti pubblici e privati nei Paesi partner. Il PGII offre un quadro di riferimento che utilizzeremo per promuovere a livello globale la nostra visione di infrastrutture di qualità sostenibili, climaticamente neutre, inclusive, resilienti ed economicamente redditizie, basate su selezioni, appalti e finanziamenti trasparenti dei progetti. Sebbene il PGII abbia un approccio globale, ci impegniamo a concentrarci sulle regioni e sui settori in cui gli investimenti infrastrutturali hanno un impatto maggiore, tra cui il continente africano e la più ampia regione indo-pacifica. In questo contesto, ricordiamo anche che le soluzioni basate sulla natura consentono di ottenere allo stesso tempo e in modo economicamente vantaggioso una resilienza climatica e benefici per l’economia, le comunità e la natura.
- In linea con il Comunicato dei Leader del G7 Puglia e con il loro impegno a rafforzare la PGII attraverso tre pilastri chiave, stiamo provvedendo a: i) lanciare un segretariato della PGII per l’attuazione efficace e per il coordinamento degli investimenti con i partner; ii) sostenere l’implementazione della Piattaforma di investimento virtuale africana (African Virtual Investment Platform, AVIP) per migliorare i dati e le informazioni, la trasparenza e le politiche pubbliche sugli investimenti in Africa; iii) collaborare con le PDB, le DFI, le MDB e il settore privato per migliorare i contesti favorevoli e la progettazione, il coordinamento e il cofinanziamento degli investimenti a livello nazionale, anche attraverso corridoi di investimento regionali. Nell’attuazione di questi pilastri, continuiamo a promuovere standard elevati per un’infrastruttura di qualità, inclusiva e sostenibile e chiediamo a tutti gli attori di aderire a regole, standard e principi internazionali, compresi i Principi del G20 per gli investimenti in infrastrutture di qualità.
- Stiamo avviando un Segretariato del PGII per migliorare il coordinamento e l’attuazione dei progetti di investimento, il coinvolgimento delle parti interessate e la comunicazione efficace dei progressi e dei risultati del PGII, nonché per facilitare la continuità delle discussioni e delle iniziative infrastrutturali del PGII tra le Presidenze del G7 e il coordinamento del PGII tra tutti i gruppi del G7.
- La mancanza generalizzata di dati e informazioni affidabili e di un quadro di sostegno agli investimenti alimenta un’elevata percezione del rischio e mina la fiducia degli investitori in molti Paesi, soprattutto in Africa. Per questo motivo, continueremo a sostenere l’attuazione dell’AVIP, un’iniziativa guidata dalla Commissione dell’Unione Africana (UA) e dall’OCSE volta a migliorare la disponibilità di dati e informazioni in merito al panorama degli investimenti nei Paesi africani e a potenziare le politiche relative a tali investimenti. Attendiamo con entusiasmo il lancio dell’AVIP in occasione del Vertice dell’Unione Africana del 2025 e di impegnarci nella sua attuazione nei prossimi anni, affinché diventi uno strumento in grado di indirizzare il lavoro del PGII e di incrementare gli investimenti sostenibili in Africa. Inizieremo a lavorare con una serie di Paesi pilota in tutte le regioni africane. Nell’ambito dell’AVIP, sfrutteremo i quadri politici e le iniziative esistenti, come il Programma dell’Unione africana per lo sviluppo delle infrastrutture in Africa (Programme for Infrastructure Development in Africa, PIDA), Africa50 e l’Alleanza per le infrastrutture verdi in Africa (Alliance for Green Infrastructure in Africa, AGIA), per sostenere i Paesi africani ad accelerare e incrementare gli investimenti di qualità nelle infrastrutture.
- Ci impegniamo a collaborare con i Paesi partner, le MDB e le DFI e altri attori rilevanti per rafforzare lo sviluppo di una riserva di progetti finanziabili e sostenibili, con particolare attenzione all’Africa e all’Indo-Pacifico, riconoscendo l’importanza di indirizzare maggiori investimenti ai Paesi più poveri e fragili. Inizieremo con una serie di progetti pilota, selezionati tra le iniziative chiave del PGII e quelle del G7, a partire dall’Africa. Basandosi sugli sforzi di coordinamento esistenti a livello nazionale, in particolare sulle piattaforme nazionali esistenti, e sulla “Proposta di azione congiunta per gli investimenti infrastrutturali sostenibili in Africa per il 2024” sviluppata dal Gruppo di esperti del PGII sulla finanza per lo sviluppo, tali progetti pilota costituiranno collaborazioni del G7 all’interno dei Paesi per migliorare lo sviluppo dei progetti, il cofinanziamento e il coordinamento con i governi dei Paesi partner, le banche di sviluppo multilaterali e locali e il settore privato, massimizzando al contempo l’utilizzo degli strumenti dei PDB e delle DFI del G7. Tali progetti pilota e collaborazioni nazionali potrebbero poi costituire la base per il graduale rafforzamento del coordinamento finanziario del PGII per l’Africa.
- In linea con i piani continentali africani integrati per il miglioramento delle infrastrutture locali e regionali, del commercio e della sicurezza alimentare, i progetti pilota iniziali saranno collegati a corridoi economici che rappresentano soluzioni comprovate per accelerare l’integrazione regionale, rafforzare la creazione di valore locale e attrarre investimenti privati, e sosterranno in particolare il Corridoio di Lobito nell’Africa meridionale e centrale e altri corridoi pertinenti. I progetti pilota saranno sviluppati in sinergia con altri interventi del G7, come l’AFSI, l’E4G e il contributo del G7 all’AGIA recentemente annunciato dai Ministri delle Finanze del G7; essi contribuiranno simultaneamente al PIDA, all’AfCFTA e al CAADP, anche promuovendo investimenti in catene del valore alimentari sostenibili, tecnologie energetiche verdi e pulite e connettività rurale-urbana, per rendere tali corridoi più sicuri dal punto di vista alimentare e idrico, attenti al clima e orientati agli obiettivi di sviluppo sostenibile. Sulla base dei precedenti risultati del G7, accogliamo con favore il Factsheet 2024 sul PGII (Allegato I) che dimostra come, durante la Presidenza italiana del G7, siano stati compiuti progressi concreti da parte del G7 e dei relativi partner nel promuovere investimenti che continuino a creare impatti positivi duraturi e a promuovere lo sviluppo sostenibile. Infine, in linea con il Comunicato dei Leader del G7 Puglia e riconoscendo il successo della 2X Challenge, accogliamo con favore il nuovo impegno assunto dalle istituzioni finanziarie multilaterali e di sviluppo di dedicare almeno 20 miliardi di dollari nei prossimi tre anni al gender lens investing, e invitiamo altri attori pubblici e privati ad aderire alla prossima 2X Challenge con l’obiettivo di promuovere investimenti trasformativi sostenibili e l’inclusione finanziaria delle donne. Ribadiamo inoltre il nostro sostegno al G20 Compact with Africa.
- Nel contesto del PGII e del nostro impegno ad accelerare e incrementare le infrastrutture e gli investimenti sostenibili per lo sviluppo inclusivo nei Paesi partner, sottolineiamo il ruolo positivo che lo sport e l’ecosistema sportivo possono svolgere per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e sottoscriviamo la “Dichiarazione di Pescara sugli investimenti sostenibili nell’ecosistema dello Sport” (Allegato II). Gli sforzi intenzionali per la creazione di un sistema sportivo più sicuro, che dia priorità all’equità, alla diversità e all’inclusione per tutti, possono contribuire positivamente agli obiettivi di sviluppo nazionali e internazionali. Ringraziamo il CIO, l’OCSE, l’UNESCO e l’Istituto Italiano per il Credito Sportivo e Culturale per il loro sostegno in qualità di partner di conoscenza del Gruppo di esperti sullo sport e lo sviluppo sostenibile del PGII. Riconosciamo l’importanza di migliorare la disponibilità di dati e di metodologie e strumenti di valutazione coerenti e armonizzati per misurare il contributo e l’impatto dello sport sullo sviluppo sostenibile e accogliamo con favore l’iniziativa promossa dalla Presidenza italiana di sostenere attività di ricerca e studi pilota con partner africani. Accogliamo con favore l’impegno da parte di un numero crescente di banche pubbliche di sviluppo e di altri soggetti finanziatori interessati a mobilitare investimenti di qualità per promuovere lo sport come fattore abilitante di un’ampia gamma di obiettivi di sviluppo sostenibile, a complemento del loro finanziamento di altri settori dello sviluppo sostenibile. Accogliamo le iniziative finanziarie innovative promosse dalla Coalizione per la Sostenibilità attraverso lo Sport di Finance in Common, tra cui il primo Global Sport Impact Fund annunciato durante il Summit sullo Sport e lo Sviluppo Sostenibile tenutosi a Parigi prima dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024. Attendiamo con entusiasmo i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina e riaffermiamo l’importanza della Tregua Olimpica affinché si porti avanti la visione di costruire un mondo basato sulla competizione leale, sulla pace, sull’umanità, sulla tolleranza e sulla riconciliazione.
- Riconosciamo che l’inclusione della disabilità sia un fattore determinante per lo sviluppo sostenibile. Come previsto nella dichiarazione siglata in Puglia dai nostri Leader e nella “Carta di Solfagnano” adottata il 16 ottobre durante la prima riunione ministeriale del G7 sull’inclusione e la disabilità, ci impegniamo a intensificare l’azione a favore dell’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (United Nations Convention on the Rights of Persons with Disabilities, UNCRPD) e attendiamo con impazienza il Vertice globale sulla disabilità che si terrà a Berlino nel 2025.
- Promuoveremo ulteriormente un approccio multiforme volto a favorire il progresso digitale globale per uno sviluppo inclusivo e sostenibile, al fine di contribuire ad accelerare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ci sforzeremo di ottimizzare al massimo i benefici delle tecnologie digitali, tra cui l’Intelligenza Artificiale, in modo sicuro e affidabile, mitigandone al contempo i rischi, per il bene comune in tutto il mondo, anche nelle economie emergenti e in via di sviluppo, con l’obiettivo di colmare i divari digitali, tra cui il divario digitale di genere, e di raggiungere l’inclusione digitale. A tal fine, incoraggeremo un maggiore coordinamento con i Ministri di Tecnologia e Digitale del G7 e con i partner pertinenti circa le iniziative chiave per far progredire la trasformazione digitale con particolare attenzione all’Africa, compreso l’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile lanciato dalla Presidenza italiana, e per favorire le sinergie con le azioni svolte nell’ambito dell’AFSI e del PGII.
- Riaffermiamo il ruolo chiave svolto dalle città e dai governi locali nel guidare gli investimenti nello sviluppo sostenibile e nella localizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Incoraggeremo un maggiore coordinamento con i Ministri di Clima, Energia e Ambiente del G7, i Ministri dello Sviluppo Urbano del G7 e i partner rilevanti in merito alle iniziative fondamentali per far progredire la localizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nei Paesi partner, anche attraverso la piattaforma di partenariato sulla localizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Partnership Platform on Localizing the SDGs) che sarà lanciata dalla Presidenza italiana in collaborazione con UN Habitat, e in linea con l’Iniziativa ad alto impatto delle Nazioni Unite sulla localizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (High Impact Initiative on SDGs Localization), la Coalizione locale 2030 delle Nazioni Unite e la Piattaforma sulla Localizzazione degli SDG e le Città Intermedie del G20 (G20 Platform on SDG Localization and Intermediary Cities).
Salute globale: rafforzamento dei sistemi sanitari e promozione della sicurezza sanitaria
- Ribadiamo il nostro impegno ad accelerare i progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo SDG3, per garantire vite sane e promuovere il benessere di tutti. In linea con gli impegni assunti dai Leader del G7, riaffermiamo il nostro impegno a sostenere la copertura sanitaria universale (Universal Health Coverage, UHC), a rafforzare i sistemi sanitari e a investire nell’istruzione, nell’occupazione e nel mantenimento di una forza lavoro sanitaria qualificata. Queste azioni sono cruciali per raggiungere l’equità sanitaria, eliminare malattie come l’HIV, la tubercolosi e la malaria, combattere le malattie non trasmissibili, comprese le condizioni di salute mentale, e contrastare gli impatti del cambiamento climatico. Sosteniamo inoltre le strategie per la prevenzione e mitigazione degli impatti negativi dell’inquinamento, compreso quello da piombo e altri inquinanti rilevanti che possono essere esacerbati dal cambiamento climatico.
- Insieme ai Ministri della Salute e delle Finanze, incoraggiamo fortemente la collaborazione incrociata e l’allineamento degli sforzi con le iniziative sanitarie globali (Global Health Initiatives, GHI) esistenti, e sosteniamo il dinamismo delle discussioni in corso presso l’organo negoziale intergovernativo (Intergovernmental Negotiating Body, INB) volte a concludere i negoziati per l’Accordo sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie (Pandemic Agreement on Pandemic Prevention, Preparedness and Response, PPR) e a rafforzare l’architettura sanitaria globale e i sistemi sanitari nazionali. A tal fine, ci impegniamo a lavorare a fianco dei partner globali per assistere le nazioni a raggiungere l’UHC sostenendo l’assistenza sanitaria di base (primary health care, PHC) e ripristinando i servizi sanitari essenziali, al fine di raggiungere livelli migliori di quelli pre-pandemici nell’ambito dei nostri sforzi per rafforzare i sistemi sanitari in tempi ordinari. A questo proposito, sosteniamo i continui sforzi tesi a migliorare il finanziamento sostenibile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche attraverso l’Investment Round dell’OMS, e attendiamo con ansia il successo delle ricostituzioni del Gavi – l’Alleanza per i Vaccini e del Fondo Globale per la lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria. Ribadiamo l’invito dei Leader del G7 a continuare a sostenere il Fondo per le pandemie, anche ampliando la base dei donatori con il sostegno di nuovi donatori sovrani, filantropi e del settore privato. Sottolineiamo inoltre l’importanza di iniziative nazionali che si allineino alle priorità sanitarie locali e rafforzino il principio della responsabilità nazionale.
- Sistemi sanitari solidi, agili e resilienti e una forza lavoro sanitaria qualificata sono fondamentali per la sicurezza sanitaria globale. In quest’ottica, sosteniamo il lavoro della Quadripartita (FAO, UNEP, OMS, WOAH) e del gruppo di esperti di alto livello “One Health” per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle future emergenze sanitarie, promuovendo una maggiore vigilanza in tutti i settori, in particolare per quanto riguarda la salute umana, la salute degli animali e l’ambiente, attraverso un’efficace attuazione dell’approccio “One Health”. Riconosciamo inoltre il loro ruolo, insieme ai GHI esistenti, ad altre agenzie multilaterali e alle istituzioni finanziarie internazionali, nella prevenzione e nel trattamento della malnutrizione, nella promozione di modelli alimentari sani basati sulla scienza e nella trasformazione dei sistemi alimentari verso una maggiore sostenibilità, concretizzando progressivamente il diritto a un’alimentazione adeguata nel contesto della sicurezza alimentare nazionale.
- Riaffermiamo il nostro impegno nella lotta contro le malattie tropicali trascurate (Neglected Tropical Diseases, NTD) e accogliamo con favore la dichiarazione politica della Riunione di Alto Livello sulla Resistenza Antimicrobica (Antimicrobial Resistance, AMR) approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 26 settembre 2024, in attesa della quarta Conferenza Ministeriale Globale di Alto Livello sull’AMR che si terrà a Jeddah, ospitata dall’Arabia Saudita, nel novembre 2024, al fine di individuare azioni ambiziose per affrontare la principale minaccia globale e le sfide di sviluppo dell’AMR nei prossimi anni. Prendiamo atto dell’adozione degli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (International Health Regulations, IHR), la cui attuazione contribuirà a mitigare l’impatto devastante di epidemie e pandemie sulla salute e sullo sviluppo.
- Riaffermiamo il nostro impegno collettivo a rispettare il diritto di tutti al godimento delle migliori condizioni di salute fisica e mentale. In coordinamento con i Ministri della Salute e delle Finanze, rimaniamo impegnati ad affrontare le disuguaglianze e a promuovere un accesso equo a servizi sanitari di qualità e a contromisure mediche (Medical Countermeasures, MCM) sicure, efficaci, di qualità e a prezzi accessibili in tutto il mondo, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, a basso reddito e fragili, che rimangono più vulnerabili alle minacce sanitarie. Riaffermiamo il nostro impegno a sostenere azioni di prevenzione e risposta, come il rafforzamento di sistemi sanitari inclusivi, che garantiscano l’uguaglianza di genere e soddisfino le esigenze individuali, comprese quelle delle persone con disabilità, migliorando la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari primari e l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari per tutti. Ribadiamo gli impegni assunti nel Comunicato dei leader di Hiroshima (Hiroshima Leaders’ Communiqué) per l’accesso universale a servizi sanitari adeguati, economici e di qualità per tutte le donne. Ci impegniamo a promuovere ulteriormente la salute e i diritti sessuali e riproduttivi (sexual and reproductive health and rights, SRHR) di tutti e a far progredire la salute materna, neonatale, infantile e adolescenziale, soprattutto per coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità. Sottolineiamo come la digitalizzazione sia in grado di migliorare l’accesso a servizi sanitari di alta qualità e ribadiamo la necessità di rafforzare la sicurezza e la privacy dei dati.
- Riaffermiamo gli obiettivi della Dichiarazione della COP28 sul clima e la salute per trasformare i sistemi sanitari in sistemi resistenti al clima, equi, a basse emissioni di carbonio e sostenibili. Per raggiungere questo obiettivo, intensificheremo gli sforzi in collaborazione con i Paesi vulnerabili al clima, anche in Africa, e con le Organizzazioni Internazionali competenti, come l’OMS, anche attraverso la sua Alleanza per l’Azione Trasformativa sul Clima e la Salute, il Gavi e l’UNDP, al fine di integrare soluzioni energetiche a basse emissioni di carbonio nelle infrastrutture sanitarie per garantire energia affidabile per i servizi critici come lo stoccaggio dei vaccini e le attrezzature mediche essenziali. Riconosciamo inoltre la necessità di migliorare la preparazione ai rischi climatici e agli eventi meteorologici estremi, come ondate di calore, inondazioni e siccità, che hanno un impatto diretto e indiretto sulla salute umana, aumentando la probabilità di emergenze sanitarie e ostacolando l’accesso a prodotti e servizi sanitari, in particolare per le popolazioni in situazioni di vulnerabilità. A tal fine, sosteniamo approcci integrati e intersettoriali per affrontare tali sfide sanitarie.
- In linea con l’obiettivo dell’Unione Africana di produrre localmente il 60% dei vaccini africani entro il 2040, sosteniamo la diversificazione regionale dello sviluppo sostenibile e della produzione di MCM, comprese le iniziative regionali per la produzione di vaccini, come l’iniziativa Team Europe sulla produzione e l’accesso ai vaccini, ai farmaci e alle tecnologie sanitarie in Africa, nonché la consegna dell’ultimo miglio. Accogliamo con favore l’istituzione dell’acceleratore africano per la produzione di vaccini (African Vaccine Manufacturing Accelerator, AVMA), sulla base del sostegno del G7 alla prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie e al miglioramento dell’accesso equo ai vaccini. In linea con questi sforzi, i Ministri del G7 continueranno a sostenere l’aumento della produzione locale di prodotti sanitari, compresi i vaccini, promuovendo partenariati con altri Paesi, compresi quelli africani, migliorando i quadri normativi e sostenendo i trasferimenti volontari di tecnologia a condizioni reciprocamente concordate e lo sviluppo della forza lavoro.
- La promozione della salute globale e l’aumento della produzione di vaccini e della consegna dell’ultimo miglio richiedono una maggiore mobilitazione di risorse nazionali e meccanismi di finanziamento sostenibili, coordinati e innovativi, facendo leva su partner quali MDB, DFI e partenariati del settore privato. Accogliamo con favore l’Iniziativa per il finanziamento delle ondate di MCM che le DFI del G7, insieme alla Banca Europea per gli Investimenti e alla Società finanziaria internazionale, stanno sviluppando per rafforzare la capacità istituzionale e garantire il finanziamento delle ondate di MCM per l’approvvigionamento, la produzione e la consegna di MCM sicuri, efficaci, di qualità e a prezzi accessibili nei Paesi a basso e medio reddito durante le future pandemie. Continueremo a sostenere meccanismi innovativi come la Surge Financing Initiative per le MCM, l’International Finance Facility for Immunization (IFFIm) e il Day Zero Financing Facility (DZF) di Gavi, compreso il First Response Fund (FRF) che offre un rapido impiego di fondi per rispondere rapidamente alle minacce sanitarie attuali e future, come l’emergenza sanitaria legata al virus del vaiolo. Questi meccanismi di finanziamento contribuiranno a promuovere la preparazione alle pandemie e la resilienza dei sistemi sanitari nei Paesi a basso e medio reddito.
Educazione e sviluppo
- Siamo profondamente preoccupati per gli impatti dirompenti delle molteplici crisi sull’istruzione in tutto il mondo, in particolare per gli studenti nelle situazioni più vulnerabili, tra cui donne e ragazze, persone con disabilità, rifugiati, migranti e lavoratori informali. Il rafforzamento di un’istruzione di qualità, sicura, inclusiva ed equa, di sistemi educativi e di competenze resilienti e attenti al clima, compresi ambienti scolastici sicuri e salubri e l’apprendimento permanente, è fondamentale per realizzare l’Agenda 2030 e affrontare la maggior parte delle sfide allo sviluppo, dalla salute ai cambiamenti climatici, all’acqua, alla sicurezza alimentare e all’uguaglianza di genere. Riconosciamo il ruolo chiave svolto da insegnanti ed educatori nel garantire un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa. Sulla base dei precedenti risultati del G7, raddoppieremo i nostri sforzi per accelerare i progressi relativi all’obiettivo SDG4 e per raggiungere gli obiettivi del G7 in materia di istruzione femminile entro il 2026, nonché gli impegni del G7 in materia di istruzione e formazione tecnica e professionale per le donne e le ragazze, anche rafforzando i nostri partenariati con i Paesi africani.
- Come evidenziato nel rapporto dell’Unione Africana/OECD “Le dinamiche di sviluppo dell’Africa 2024: competenze, occupazione e produttività” (Africa’s Development Dynamics 2024: Skills, Jobs and Productivity), il continente africano registrerà l’85% dell’aumento totale della popolazione mondiale in età lavorativa previsto per il 2050, il che pone grandi sfide e opportunità per un accesso equo e inclusivo a un’istruzione di qualità, allo sviluppo delle competenze e all’apprendimento permanente. Per sfruttare il potenziale della popolazione giovanile africana e migliorare la produttività, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo sostenibile, saranno fondamentali politiche efficaci di istruzione e sviluppo delle competenze. Accogliamo con favore la scelta dell’Unione Africana di proclamare il 2024 Anno dell’Istruzione e ci impegniamo a rafforzare il nostro impegno con i partner africani e la comunità globale per accelerare gli sforzi comuni volti a raggiungere gli obiettivi in materia di istruzione dell’Agenda 2030 e dell’Agenda 2063 dell’Unione Africana, sostenendo investimenti di qualità, sostenibili ed efficienti nel capitale umano del continente, consapevoli del fatto che l’istruzione sia un diritto dell’uomo e che il popolo del continente sia la sua risorsa più preziosa per generare prosperità e sviluppo sostenibile in Africa e nel mondo.
- Pertanto, accogliamo con favore l’evento di alto livello organizzato dalla Presidenza italiana del G7 a Caserta il 1° ottobre sul tema “Investire nell’apprendimento permanente per la creazione di posti di lavoro e la resilienza: un dialogo con l’Africa”, che ha contribuito a far avanzare i principali partenariati G7-Africa sull’istruzione e lo sviluppo sostenibile. Partendo dai risultati di questo evento e dai risultati ottenuti in passato dal G7, porteremo avanti iniziative concrete con i nostri partner africani in materia di istruzione, sviluppo delle competenze e apprendimento permanente, anche nei settori prioritari a seguire.
- I bambini sono colpiti in modo sproporzionato dalle sfide derivanti da conflitti, instabilità politica, povertà e cambiamenti climatici, tutti fattori che aumentano il rischio di sfruttamento e abuso sessuale. Gli impatti climatici, come i disastri che dislocano le popolazioni e danneggiano le infrastrutture o il caldo estremo, sono particolarmente dannosi per la salute e l’istruzione dei bambini. Si tratta di sfide particolarmente rilevanti in tutto il continente africano, dove le bambine sono spesso le più abbandonate e dislocate. Promuovere la tutela dell’infanzia e l’uguaglianza di genere nell’istruzione di base e attraverso di essa è fondamentale per emancipare le donne e le ragazze e costruire società ed economie pacifiche, prospere e giuste.
- Rimaniamo fermi nel nostro impegno a favore dell’istruzione femminile assunto negli anni precedenti, anche per quanto riguarda l’importanza dell’apprendimento di base. Contribuiremo a creare sistemi educativi e ambienti scolastici più resilienti, sicuri, inclusivi e trasformativi dal punto di vista del genere, per porre fine alle barriere strutturali e alle norme, agli stereotipi, ai ruoli e alle pratiche di genere dannose, che rimangono una minaccia pervasiva all’uguaglianza di genere e all’emancipazione di donne e ragazze in tutta la loro diversità. Ricordando i precedenti impegni del G7, riconosciamo l’importanza di investire maggiormente, in modo più equo e più efficace ed efficiente nell’istruzione, come evidenziato nell’appello all’azione del Vertice Transforming Education. Durante l’Anno dell’Istruzione indetto dall’UA, intendiamo rafforzare il nostro partenariato con i Paesi africani per accelerare i progressi verso gli obiettivi di istruzione delle ragazze adottati dal G7 nel contesto africano, raddoppiando i nostri sforzi, sostenendo e investendo in modo sostenibile e innovativo nei dati, negli strumenti e nelle iniziative esistenti, come il Partenariato globale per l’istruzione (Global Partnership for Education), incluso l’Accelleratore per l’istruzione delle ragazze (Girls’ Education Accelerator), l’iniziativa Education Cannot Wait, anche in vista delle prossime ricostituzioni di entrambi i fondi per l’istruzione, e altre iniziative pertinenti come l’Indice delle istituzioni sociali e di genere (Social Institutions and Gender Index, SIGI) dell’OCSE.
- Riconosciamo gli obiettivi della Dichiarazione della COP28 sull’Agenda comune per l’educazione ai cambiamenti climatici, ritenendo che il legame critico tra l’educazione e l’azione per il clima sia fondamentale per un futuro resiliente e sostenibile per tutti i bambini. A tal proposito, continueremo a promuovere l’inclusione dell’istruzione nelle strategie nazionali sul clima, lo sviluppo di politiche educative efficienti dal punto di vista climatico e il rafforzamento dei finanziamenti per costruire sistemi educativi resilienti al clima.
- Sottolineiamo l’importanza di investire nella conoscenza e nelle competenze quali fattori abilitanti fondamentali per migliorare l’accesso a posti di lavoro dignitosi, affrontare il rapporto tra clima e sistemi alimentari e incrementare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari in Africa e altrove. A tal riguardo, riconosciamo e promuoviamo il ruolo delle giovani generazioni come agenti chiave del cambiamento per costruire sistemi alimentari più sostenibili e resistenti al clima, anche attraverso l’innovazione digitale e imprenditoriale e la ricerca applicata. Inoltre, sottolineiamo l’importanza di elevare il legame tra clima, ambiente e competenze e ricordiamo quindi l’impegno attivo assunto dal G7 per aumentare la quota dell’aiuto pubblico (Official Development Assistance) destinata ai lavori verdi e alle competenze entro il 2025. Stiamo rafforzando i nostri partenariati con i Paesi africani per valorizzare le specificità e le complementarietà dei sistemi alimentari nei Paesi africani e in quelli del G7, anche attraverso la condivisione delle conoscenze e delle migliori pratiche, e per promuovere iniziative congiunte in materia di ricerca e sviluppo, formazione e capacity building per sistemi agroalimentari sostenibili e resilienti al clima, in linea con i piani regionali dell’Africa post-Malabo. In questo contesto, incoraggeremo un maggiore coordinamento tra i Ministeri competenti dei Paesi del G7 e dell’Africa e con i partner internazionali, anche per l’attuazione delle iniziative della Presidenza italiana del G7 in questo settore, in particolare l’AFSI, l’Iniziativa per il rafforzamento della capacità di certificazione delle sementi in Africa (Initiative on Strengthening Seed Certification Capacity in Africa) e il programma Africampus per colmare le lacune educative di agricoltori e imprenditori africani. Consapevoli della dimensione di genere dell’impatto dei cambiamenti climatici sull’agricoltura africana, prenderemo in considerazione la possibilità di appoggiare il Programma di sostegno all’agricoltura e ai cambiamenti climatici di genere (Gender Climate Change and Agriculture Support Programme, GCCASP) dell’AUDA-NEPAD, al fine di attuare interventi a livello regionale e nazionale per conferire potere alle agricoltrici rurali, in linea con l’Agenda 2063 dell’Unione Africana.
- Sottolineiamo la funzione chiave svolta dall’istruzione tecnica e professionale, dallo sviluppo delle capacità e dalla formazione degli operatori sanitari e dei funzionari governativi nel soddisfare le esigenze uniche di salute pubblica delle popolazioni locali e nel migliorare la resilienza alle crisi sanitarie, soprattutto nelle comunità più vulnerabili. In questo contesto, stiamo intensificando la cooperazione con i partner africani, in linea con la Strategia sanitaria africana (Africa Health Strategy) per il periodo 2016-2030, nonché con le organizzazioni della società civile e altri attori internazionali, facendo leva su partenariati e iniziative efficaci per lo sviluppo delle capacità, l’apprendimento permanente e i programmi di formazione nel settore sanitario, come l’Accademia dell’OMS, il G20 Public Health Workforce Laboratorium e l’UHC Knowledge Hub.
Conclusioni
- In conclusione, riaffermiamo il nostro impegno a promuovere e accelerare con urgenza lo sviluppo sostenibile, equo e inclusivo a livello globale, in linea con il nostro impegno nei confronti dell’Agenda 2030. Lavoreremo all’attuazione delle suddette iniziative e alle relative questioni trasversali legate alla riduzione della povertà e delle disuguaglianze, alla mitigazione e all’adattamento al clima, alla biodiversità e alla conservazione della natura, alla sicurezza energetica, alla giusta transizione, agli sviluppi digitali, all’uguaglianza di genere e alla lotta alla discriminazione, in sinergia con i Ministri competenti dei nostri Paesi e in partenariato con tutti i governi interessati, il settore privato, la società civile e le organizzazioni internazionali e regionali. Siamo grati a tutti i rappresentanti che hanno contribuito in modo stimolante ai diversi gruppi di lavoro del G7 dedicati allo sviluppo durante la Presidenza italiana.
- Desideriamo esprimere la nostra gratitudine alla Norvegia, al Sudafrica e agli Emirati Arabi Uniti, nonché a Israele, al Libano e all’Autorità Palestinese, per i loro preziosi contributi. Desideriamo inoltre ringraziare l’Unione Africana, la FAO, il Gavi, l’ICO, l’IFAD, l’IFRC, l’UNDP, l’UNHCR, l’UNIDO, il PAM e l’OMS, nonché i rappresentanti del settore privato, per i loro contributi e per i proficui scambi avuti durante la riunione di Pescara.
- Riaffermiamo la responsabilità e la trasparenza come principi fondamentali per rafforzare la credibilità delle nostre decisioni. In questo spirito, approviamo anche il Rapporto sui progressi del G7 Puglia 2024 (G7 Apulia Progress Report 2024) come strumento per valutare i progressi compiuti rispetto agli impegni del G7 in materia di sviluppo, con particolare attenzione all’Africa, e per orientare le future strategie di cooperazione allo sviluppo del G7.
- Attendiamo con fiducia la Presidenza canadese nel 2025 per continuare il lavoro svolto dall’Italia e dalle precedenti Presidenze del G7 a favore dell’attuazione e del raggiungimento dell’Agenda 2030 e dei suoi obiettivi di sviluppo sostenibile.
ANNEX I G7 PGII Factsheet 2024
ANNEX II Pescara Declaration on Sustainable Investment in the Sport Ecosystem