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Sydney, la mostra “Sedia Rossa” di Katthy Cavaliere

Katthy Cavaliere, loved, 2008. Chromogenic print. Courtesy of the Artist’s Estate.
Katthy Cavaliere, loved, 2008. Chromogenic print. Courtesy of the Artist’s Estate.

L’Istituto Italiano di Cultura di Sydney presenta la mostra “Sedia Rossa” che comprende opere d’arte e video d’archivio dell’artista australiana di origine italiana Katthy Cavaliere (1972–2012).

Curata da Daniel Mudie Cunningham, artista, curatore, critico d’arte e docente presso la National Art School di Sydney, la mostra comprende tre video d’archivio dell’artista: 6 anni (1978; film in Super 8 raffigurante una scena della festa di compleanno della sua infanzia); Milano (2002; videodiario realizzato durante una residenza artistica a Milano); e sedia rossa (2002; un toccante videodiario che documenta i suoi legami artistici e romantici durante il soggiorno milanese).

Katthy Cavaliere è stata attiva a Sydney dalla metà degli anni ’90 fino a poco prima della sua prematura scomparsa nel 2012. Il suo progetto creativo consisteva nel trasformare i propri oggetti personali in arte. Utilizzando fotografie, video, disegni, performance e installazioni, Katthy Cavaliere ha dato un senso al suo posto nel mondo attraverso un’autoanalisi diaristica che era parte integrante del suo processo artistico. “Sedia Rossa” unisce fotografie e video insieme a materiale d’archivio di famiglia mai esposto prima, dall’infanzia nel 1976 a uno degli ultimi lavori, nest (2010), realizzato due anni prima della sua scomparsa.

Il motivo della sedia, metafora ricorrente nel lavoro di Katthy Cavaliere, è il collante delle opere selezionate per questa mostra. Per l’artista la sedia era un simbolo di solitudine, isolamento e sospensione del tempo per consentire intime fantasticherie e rituali personali. Nella sua opera più emblematica, suspended moment (2000), una sedia giocattolo luminosa fluttua in un vuoto nero, alludendo a ciò che può essere reso visibile e invisibile. 

 

 

Photo credits: Katthy Cavaliere, loved, 2008. Chromogenic print. Courtesy of the Artist’s Estate.

 

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