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Bahrein, una finanziaria espansiva per attrarre investimenti e ripianare il debito pubblico

Bahrein, una finanziaria espansiva per attrarre investimenti e ripianare il debito pubblico
Bahrein, una finanziaria espansiva per attrarre investimenti e ripianare il debito pubblico

Il Bahrein ha approvato un notevole aumento della spesa pubblica per il biennio 2025-2026. La Legge finanziaria prevede una manovra di 8,9 miliardi di dinari del Bahrein (BHD) – 20,8 miliardi di euro – suddivisi in 4,3 miliardi (10,1 miliardi di euro) per il 2025 e 4,5 miliardi (10,5 miliardi di euro) per il 2026. Nel lungo periodo la misura dovrebbe contribuire alla riduzione del debito pubblico, salito a quasi il 130% del PIL secondo il Fondo Monetario Internazionale, evitando di incidere sul benessere dei cittadini. Nel breve-medio periodo, il Governo si attende entrate generali per 6 miliardi di BHD (14 miliardi di euro), in particolare 2,9 miliardi (6,8 miliardi di euro) nel 2025 e 3,4 miliardi (7,9 miliardi di euro) nel 2026.

La legge non include però l’aumento dell’aliquota dell’IVA e delle accise sulla benzina, temi di discussione prima dell’approvazione e invisi all’opinione pubblica. È stato invece previsto un aumento annuale dell’indennità di sussistenza per i pensionati e sono stanziati fondi per creare opportunità di lavoro, stimolare l’edilizia abitativa pubblica e l’efficientamento energetico.

Per quanto riguarda il sostegno all’occupazione, la manovra mira a favorire l’inserimento nel mercato del lavoro di 25.000 bahreiniti, di cui 8.000 neolaureati. Il Fondo per il lavoro “Tamkeen” è stato dotato di 280 milioni di BHD (654,5 milioni di euro) per la formazione e il sostegno finanziario all’aggiornamento professionale di 50.000 cittadini. Inoltre, le aziende che daranno priorità all’assunzione di cittadini bahreiniti potranno beneficiare di incentivi fiscali.

Il provvedimento ha poi allocato 800 milioni di BHD (1,87 miliardi di euro) per l’edilizia abitativa pubblica – il più grande stanziamento per l’edilizia popolare di sempre nel Paese – per ridurre le liste d’attesa e accelerare l’accesso alle case popolari anche attraverso la collaborazione con il settore privato. Tra le altre novità, ci sono la costruzione di nuove scuole, la ristrutturazione di quelle esistenti, l’aggiornamento dei programmi di studio e l’assunzione di più insegnanti bahreiniti, nonché investimenti in progetti di sicurezza alimentare per incrementare le capacità produttive locali. Sono stati inoltre assegnati al settore sanitario 688 milioni di BHD (1,6 miliardi di euro) per migliorare le infrastrutture e i servizi.

Importante è poi lo stanziamento di 2 miliardi di BHD (4,68 miliardi di euro) destinati a investimenti per l’ampliamento di centrali elettriche e degli impianti di desalinizzazione – oltre all’incremento della produzione di energia rinnovabile – da completare entro il 2026. Un’ulteriore misura rilevante è la modifica della soglia limite all’emissione di titoli di Stato, ora fissata a 22,5 miliardi di BHD (52,6 miliardi di euro) rispetto al precedente limite di 16 miliardi (37,4 miliardi di euro).

Per aumentare le entrate, la Legge finanziaria ha introdotto un’imposta sugli utili aziendali oltre una certa soglia, nuove tasse su bevande energetiche, analcoliche zuccherate e sul tabacco, nonché una tassa sulle emissioni di carbonio per le aziende, che renderebbe – se implementata – il Bahrein il primo Paese del Golfo a introdurre una tassa ambientale sulle imprese. La tassa arriva in un momento in cui le entrate petrolifere, che rappresentano ancora oltre il 60% delle entrate governative, sono sotto pressione a causa della riduzione generale dei prezzi del petrolio.

La strategia del Bahrein per garantire una crescita sostenibile nel prossimo futuro punta su investimenti in efficientamento energetico, formazione dei lavoratori, miglioramento delle infrastrutture e riduzione delle importazioni – insieme all’emissione di nuovi titoli – per attrarre investimenti diretti esteri e generare ricchezza interna sufficiente a ripagare il debito senza intaccare il sistema di welfare.

Progetti energetici e acqua potabile

Per rispondere alla crescente domanda e rafforzare il sistema energetico nazionale, il Governo ha stanziato 400 milioni di BHD (935 milioni di euro) per due progetti strategici: il potenziamento della centrale di Sitra, che produce sia energia elettrica che acqua potabile, e la costruzione di un nuovo impianto per la produzione di acqua potabile nell’area di Hidd, entrambe situate nel sud-est del Paese.

L’investimento mira ad aumentare la capacità produttiva della centrale di Sitra, portandola a generare quotidianamente 1.200 megawatt (MW) di energia elettrica e 136 milioni di litri di acqua potabile. Il potenziamento sarà realizzato in due fasi: la prima, entro la seconda metà del 2028, prevede l’incremento della produzione elettrica a 600 MW e il raggiungimento dell’obiettivo di 136 milioni di litri d’acqua al giorno. La seconda fase, prevista per il secondo quadrimestre del 2029, completerà l’ampliamento della capacità elettrica.

Per quanto riguarda la nuova centrale di Hidd, l’obiettivo è realizzare un impianto con una capacità produttiva di 272 milioni di litri di acqua potabile al giorno. La conclusione dei lavori è prevista per la fine del secondo quadrimestre del 2028.

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