«La triste verità è che la retorica degli antieuropeisti sta vincendo. Se prevale il nazionalismo, si riaffaccia l’Europa delle patrie e delle guerre». Benedetto della Vedova, sottosegretario agli Esteri, interpreta cosi i sondaggi pubblicati ieri da Ilvo Diamanti su Repubblica, che indicano una grossa crisi di fiducia degli italiani verso Schengen.
Quadro fosco, Della Vedova.
«Un dato mi allarma: l’opinione pubblica che raccoglie la retorica nazionalista di Salvini e il vaffanculo dei cinquestelle contro Bruxelles ha davvero compreso cosa succederebbe all’Italia con la fine di Schengen?».
Che cosa accadrebbe?
«Che i migranti continuerebbero ad arrivare in Italia, ma non potrebbero andarsene. Un suicidio politico. Tafazzismo. Chi chiede la chiusura delle frontiere, lo fa contro l’Italia. E Schengen non c’entra nulla con le migrazioni dai Paesi extra Ue».
Come si salvaguardano le frontiere libere?
«Con un sistema Ue di asilo per i migranti. E poi, anziché buttare miliardi per ripristinare illusoriamente una frontiera sul Brennero, dovremmo investire risorse per il controllo dei confini esterni all’Unione».