La prima tappa del progetto espositivo Identità Oltre Confine, curato da Benedetta Carpi De Resmini e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si terrà presso l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino dal 19 giugno al 21 luglio 2025.
La scelta curatoriale si concentra sulle artiste presenti nella Collezione Farnesina, nel venticinquesimo anniversario della sua nascita. Dopo Berlino, la mostra sarà a Vilnius e La Valletta.
La curatrice pone l’accento sui concetti di identità, distacco e coesistenza: “Questa mostra intende aprire una visione diversa e sottolineare l’importanza di mettere in discussione la centralità umana e aprire un dialogo più profondo con il pianeta e altre forme naturali, cercando di spezzare quella relazione basata sul dominio e lo sfruttamento”.
Questa prospettiva si riflette nel dialogo intergenerazionale che attraversa la mostra, creando un confronto tra visioni artistiche e sensibilità diverse, ma accomunate dalla necessità di immaginare nuovi linguaggi di coesistenza. La mostra si apre con l’opera Fibonacci (1975) di Mario Merz, simbolo di un superamento dei confini identitari e di una visione globale e interculturale.
A fianco delle opere di Tomaso Binga, Ketty La Rocca, Maria Lai, Elisa Montessori e Carla Accardi, ci sono i lavori di Silvia Giambrone, Marinella Senatore, Loredana Di Lillo e Elena Bellantoni. Vengono poste in dialogo le opere di Letizia Battaglia, Gea Casolaro, Agnese Purgatorio e Sarah Ciracì. Presenti inoltre i lavori di Rä di Martino, Marta Roberti e Paola Gandolfi, di Silvia Camporesi, Martina della Valle, Elena Mazzi e Laura Pugno.
Ogni tappa offrirà prospettive uniche e interventi pensati in dialogo con il luogo, per valorizzare la specificità di ciascuno spazio e amplificare il messaggio della mostra attraverso letture plurali. In particolare alcune artiste hanno realizzato interventi site-specific per questa mostra di Berlino: Elena Bellantoni, Martina della Valle e Tomaso Binga.