In occasione del venticinquesimo centenario dalla fondazione di Napoli, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura hanno istituito il Comitato Nazionale Neapolis 2500, con l’obiettivo di sostenere un ampio programma di iniziative a carattere culturale, scientifico e diplomatico.
Il programma si è aperto ufficialmente il 26 e 27 maggio in occasione del vertice Nato sulla sicurezza del Mediterraneo e prosegue nel corso dell’intero 2025 con l’obiettivo non solo di celebrare questo importante anniversario, ma anche di generare momenti di dialogo costruttivo in cui Napoli possa contribuire, nel solco della sua tradizione, a plasmare il futuro dell’Europa e dell’Occidente.
Promotore delle numerose iniziative è il Comitato Nazionale Neapolis 2500, composto dal Presidente, il Prefetto di Napoli Michele di Bari, dal Maestro Pupi Avati, dal rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro, dall’imprenditore Maria Luisa Faraone Mennella, dall’Ambasciatore Pasquale Ferrara, dal medico-endocrinologo Salvatore Longobardi e dal giornalista e scrittore Gennaro Sangiuliano. Il programma degli eventi segue quattro linee di indirizzo: cultura, diplomazia, impresa e internazionalizzazione.
Le iniziative del Comitato Nazionale Neapolis 2500 riuniscono a Napoli rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni governative, del mondo scientifico e accademico e, al tempo stesso, portano all’estero il valore della città in termini culturali, artistici, imprenditoriali e della scienza. L’obiettivo è quello di generare un proficuo dialogo capace di originare un ecosistema che metta in diretta connessione le realtà attuali della città proiettandole verso un futuro di valore. Particolare attenzione è inoltre rivolta alla valorizzazione della tradizione culturale e scientifica napoletana.
Il programma delle iniziative, aperto con tre momenti di grande vocazione internazionale in collaborazione con Nato, Unesco e RAI, seguirà in ottobre con rassegne dedicate a Benedetto Croce, Totò e alla storia della cultura napoletana fino ai “Dialoghi mediterranei” (15-17 ottobre), tradizionale spazio di riferimento per l’analisi e il confronto su geopolitica, energia, sicurezza e sviluppo nella regione mediterranea, che porta nel cuore del Sud una piattaforma dal respiro globale con rappresentanti politici, economici, culturali, civili e accademici. La città di Napoli porterà all’interno della manifestazione la possibilità di stimolare, attraverso l’innesto di momenti di cultura e narrazione aperti al pubblico, nuove traiettorie di pace, cooperazionee solidarietà.
Le numerose attività previste nel corso dell’anno, con il coinvolgimento di istituzioni, operatori culturali, esponenti del mondo scientifico e accademico, puntano a consolidare il ruolo internazionale di Napoli, promuovendo al contempo il dialogo, la cooperazione e la diffusione dei valori della cultura e della conoscenza.