I ranking internazionali hanno una elevata capacità di influenzare le scelte di localizzazione degli investimenti agendo sulla percezione degli investitori, ma soprattutto sulle prime operazioni di screening che riguardano in particolare il “clima di affari “dei Paesi in cui realizzare gli investimenti.
Il nostro Paese, pur in presenza di alcune criticità, gode di una positiva percezione certificata da alcuni indici internazionali:
- L’ultimo rapporto Foreign Direct Investment Confidence Index 2024 realizzato dall’Agenzia Kearney, posiziona l’Italia all’ 11° posto tra le 25 economie attrattive. L’indice misura annualmente l’impatto delle politiche e dei cambiamenti economici e normativi sulle intenzioni di investimento di amministratori delegati ed altri decision makers di circa mille aziende globali.
- il Global Attractiveness Index 2023 (GAI) di The European House Ambrosetti, colloca l’Italia al 17° posto su 146 Paesi analizzati mostrando un significativo miglioramento e registrando la più grande variazione nel ranking del Paese dalla nascita della GAI (nel 2017 occupava la 25ma posizione).
- Il “brand Italia” è al 9° posto nel 2023 per valore economico e forza del marchio-Paese sotto un profilo economico-numerico secondo lo studio di Brand Finance.
Nel 2022 in Italia sono stati annunciati 243 progetti di investimenti diretti esteri con un incremento del 17% sul 2021. La quota di mercato dell’Italia sul totale degli IDE a livello europeo si è mantenuta costante al 4% (Francia e Germania detengono rispettivamente il 21% e il 14%). Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania risultano i maggiori investitori in Italia. Il 54% delle imprese intervistate ha intenzione di investire in Italia nei prossimi dodici mesi e il 57% ritiene che l’Italia migliorerà la propria attrattività nei prossimi tre anni. L’Italia risulta promossa dagli investitori per l’impegno sulle tematiche ESG, sugli incentivi all’innovazione tecnologica e sulla formazione del capitale umano ( EY European attractiveness Survey 2023).
Il posizionamento dell’Italia negli indici sopra citati non è sempre coerente con la realtà macroeconomica del Paese, producendo potenziali conseguenze negative sulla percezione degli investitori stranieri. Difatti, parte degli indici sono costruiti non attraverso dati oggettivi ma attraverso interviste atte a misurare le percezioni. Considerando che l’Italia è uno dei Paesi più autocritici al mondo, ciò la penalizza rispetto a Paesi la cui auto-percezione risulta essere più positiva (The European House Ambrosetti).
Inoltre, alcuni elementi peculiari del nostro ordinamento, come ad esempio l’obbligatorietà dell’azione penale, segnalano un maggiore numero di reati falsando l’immagine del nostro Paese, se messo a confronto con sistemi giuridici diversi. Nel quadro del consolidamento della strategia nazionale per l’attrazione degli investimenti dall’estero è stata, dunque, attivata una strategia volta a rendere più aderente alla realtà il posizionamento dell’Italia nei diversi ranking internazionali elaborati da organizzazioni ed enti sia pubblici che privati. A tal fine, il Comitato Attrazione Investimenti Esteri (CAIE) ha creato al suo interno un Gruppo di Lavoro Indici Internazionali (per ulteriori approfondimenti vedi: Governance).