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La Farnesina nell’attuazione del PNRR

Nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è l’amministrazione centrale responsabile per l’attuazione della misura M1C2.I5 “Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST”, che ha previsto la concessione di finanziamenti a tasso agevolato a favore delle imprese italiane che operano sui mercati esteri.

Puntualmente, entro la fine del terzo trimestre (T3, 30 settembre 2021), il MAECI ha raggiunto i traguardi (milestones) previsti dal PNRR:

  1. entrata in vigore del rifinanziamento della componente contributi e prestiti del Fondo 394/81;
  2. adozione di una politica di investimento da parte del Consiglio di Amministrazione del Fondo (il Comitato Agevolazioni, un Comitato interministeriale presieduto dal Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese).

Il primo traguardo è stato conseguito con l’adozione del decreto legge 10 settembre 2021, n. 121, recante “Disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 217 del 10 settembre 2021.

All’articolo 11, il decreto ha stabilito che, per l’attuazione della linea progettuale citata, sono istituite nell’ambito del Fondo 394 la “Sezione Prestiti” e la “Sezione Contributi”. Le due sezioni hanno una dotazione finanziaria, rispettivamente, di 800 e 400 milioni di euro.

Il secondo traguardo è stato raggiunto il 30 settembre 2021, con l’adozione della “Delibera Quadro del Comitato Agevolazioni di approvazione della politica di investimento e delle correlate Circolari Operative”, provvedimenti che hanno ridefinito gli strumenti del Fondo 394.

La misura ha previsto l’obiettivo (target) di fornire sostegno finanziario ad almeno 4.000 PMI esportatrici entro il 31 dicembre 2021.

I tre strumenti disponibili per le piccole e medie imprese sono stati:

  1. Transizione digitale ed ecologica delle PMI con vocazione internazionale. Finanziamento agevolato per la realizzazione di investimenti volti a favorire la transizione digitale delle PMI, promuoverne la crescita sostenibile e rafforzarne la competitività sui mercati esteri. L’importo massimo richiedibile è 300.000 euro (SACE – SIMEST Transizione Digitale ed Ecologica);
  2. Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (E-commerce). Finanziamento agevolato per la creazione di una piattaforma di e-commerce per la commercializzazione in Paesi esteri di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. Lo strumento è destinato alla realizzazione di un progetto di investimento digitale, che può essere la creazione di una nuova piattaforma propria, il miglioramento di una piattaforma già esistente o l’accesso ad uno spazio di terzi (ad esempio il c.d. market place). L’importo massimo richiedibile è 300.000 euro per una piattaforma propria e 200.000 euro per una piattaforma di terzi (SACE – SIMEST Partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema);
  3. Partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema. Finanziamento agevolato per sostenere la partecipazione, anche in Italia, ad un singolo evento, anche virtuale, di carattere internazionale e di profilo ecologico o digitale, tra fiera, mostra, missione imprenditoriale o missione di sistema, per la promozione di beni e/o servizi prodotti in Italia o a marchio italiano. L’importo massimo richiedibile è 150.000 euro (SACE – SIMEST Sviluppo del commercio elettronico delle PMI).

Per tutte le misure, ciascuna PMI ha potuto chiedere una quota di co-finanziamento a fondo perduto sulla richiesta di finanziamento:

  • fino al 40% dell’importo complessivo del finanziamento se la richiedente ha sede operativa in una regione del Sud Italia;
  • fino al 25% dell’importo complessivo del finanziamento, se la richiedente ha la propria sede operativa in una regione diversa.

Il 40% delle risorse complessivamente disponibili è stato riservato alle PMI del Sud Italia (“Riserva Sud”).

Il 29 dicembre 2021, il Comitato Agevolazioni ha deliberato la concessione di finanziamenti a 5.212 PMI, per un valore complessivo di circa 751 milioni di euroconsentendo il raggiungimento dell’obiettivo PNRR entro il termine previsto.

Considerata la ulteriore disponibilità di risorse finanziarie, il 31 marzo 2022, il Comitato Agevolazioni ha esteso l’accesso allo strumento “Transizione digitale ed ecologica” anche alla Mid Cap (imprese non qualificabili come PMI e con un numero di dipendenti fino a 1.500), elevando l’ammontare massimo richiedibile a 1 milione di euro. A queste nuove condizioni, il 3 maggio 2022 il portale di SIMEST dedicato alla ricezione delle domande di finanziamento è stato chiuso per esaurimento delle risorse PNRR.

Particolarmente positiva è stata la risposta delle aziende meridionali che, con 500 milioni di euro di fondi richiesti, ha consentito di esaurire la “Riserva Sud”, pari al 40% delle risorse della misura PNRR (480 milioni di euro sul totale di 1,2 miliardi). Si tratta di un risultato molto soddisfacente e assolutamente non scontato, considerando che storicamente l’accesso alle imprese del Sud al Fondo 394/81 non ha mai superato il 10%.

Il 30 giugno 2022, il Comitato Agevolazioni ha deliberato le ultime operazioni a valere sulle risorse PNRR, portando il numero totale di finanziamenti concessi a 8. 544.

La gestione della misura da parte del MAECI e di SIMEST è stata oggetto di una serie di approfondite verifiche da parte delle autorità di controllo italiane ed europee, realizzate dall’Organismo indipendente di Audit del PNRR, istituito presso il MEF, dalla Corte dei Conti, dalla Commissione Europea e dalla Corte dei Conti Europea.