I 27 ministri degli esteri della Ue hanno approvato ufficialmente l’embargo di petrolio contro l’Iran per fermare il progetto di arricchimento del nucleare. Il Ministro Giulio Terzi ha detto che l’Italia “è con l’Europa: stiamo certamente con l’Europa”, ha aggiunto. “Siamo stati un elemento di impulso per spingere verso la politica del ‘doppio binario’”, ha sottolineato. La pressione continuerà affinché “l’Iran torni al tavolo dei negoziati e sospenda il programma di arricchimento del nucleare”. Terzi ha ricordato che l’Alto rappresentante della Ue Catherine Ashton “sta ancora aspettando una risposta” da parte dell’Iran all’invito rivoltogli a nome del gruppo ‘5+1’ per una ripresa dei negoziati.
“Tenuto conto della preoccupazione crescente verso il programma nucleare dell’Iran, il Consiglio ha allargato la portata delle misure restrittive contro questo paese”, si legge nelle conclusioni generali del Consiglio, riferendo che il Consiglio “ha vietato le importazioni di petrolio grezzo e di prodotti petroliferi”. L’embargo riguarda “l’importazione, l’acquisto e il trasporto di questi prodotti così come delle attività dei settori delle banche e delle assicurazioni che vi si rapportano”. I contratti già conclusi – precisa il testo – “potranno continuare ad essere esercitati fino al 1 luglio 2012. Un riesame delle misure concernenti il petrolio e i suoi derivati avrà luogo entro il primo maggio 2012”. Il consiglio ha vietato anche le importazioni verso la Ue di prodotti petrolchimici provenienti dall’Iran così come le esportazioni verso questo paese di equipaggiamenti e tecnologie essenziali per questo settore. “E’ anche vietato realizzare nuovi investimenti in un’impresa petrolchimica iraniana o di associarsi con essa nel quadro di una co-impresa”, precisa il testo. I ministri hanno anche congelato i beni della banca iraniana nella Ue, “assicurando che il commercio legittimo possa proseguire sotto il rispetto di condizioni molto strette”.
Terzi ha espresso soddisfazione per la decisione del Consiglio di approvare nuove sanzioni contro la Siria ed ha riferito che il Consiglio “ha concordato unanimemente di sostenere il ruolo della Lega Araba”. Le sanzioni “vanno nel senso di proseguire ed intensificare le pressioni sul regime di Damasco”, ha rilevato Terzi. Quanto al ruolo della Lega Araba, il titolare della Farnesina ha sottolineato di averne parlato con il segretario della Lega, giovedì al Cairo, “riscontrando la sua forte determinazione”. La Ue ritiene che la Lega possa avere un ruolo utile per riattivare il percorso verso una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Il Ministro Terzi ha inoltre espresso “grande soddisfazione” per la decisione assunta dalla Ue di alleggerire progressivamente le sanzioni contro la giunta birmana. “Presto andrò in Birmania per testimoniare concretamente la volontà dell’Italia, tra i più attivi promotori dell’apertura europea, di favorire lo sviluppo di questa fase di dialogo”, ha annunciato Terzi a Bruxelles. Il primo passo – precisa il testo delle conclusioni del Consiglio- consiste nel togliere il bando dei visti al presidente, al vice presidente, membri del gabinetto di governo, e al portavoce delle due camere del parlamento. I ministri hanno inoltre stabilito un gruppo di lavoro per considerare “passi successivi”. “Il consiglio dà il benvenuto al programma rimarchevole di riforme prese dal governo e dal parlamento birmani, così come agli sviluppi sociali ed economici”, si legge nel testo. “Questi cambiamenti aprono una nuova prospettiva importante per lo sviluppo delle relazioni tra Ue e Birmania. La Ue è pronta ad agire di conseguenza”, aggiungono i ministri. “La Ue considera che il rilascio recente di un numero sostanzioso di prigionieri politici segna un passo cruciale in avanti e mostra chiaramente la determinazione del governo di continuare sulla strada delle riforme”. I ministri accolgono con favore anche il dialogo tra il presidente e la leader dell’opposizione Daw Aung San Suu Kyi e le modifiche della legge elettorale concordate dal parlamento. Positivo anche il giudizio sull’impegno assunto verso i gruppi etnici, che porti alla fine del conflitto armato. La Ue esprime il proprio desiderio di assistere la Birmania “in riforme avanzate” ed invita la Banca mondiale e il Fmi a sostenere la strategia di sviluppo del paese.
Per quanto riguarda l’Afghanistan, “é un impegno collettivo, un impegno di lungo termine”: così il Ministro degli esteri Giulio Terzi che a Bruxelles ha espresso “grande tristezza e solidarietà” per le perdite subite recentemente dalla Francia in Afghanistan. L’Italia continuerà il suo impegno “e sono convinto che l’impegno continuerà per tutti i partner della Ue e della comunità internazionale”, ha detto Terzi. Mercoledì il presidente afghano Hamid Karzai sarà a Roma: “siamo in procinto di concludere un accordo di grande portata con l’Afghanistan”, ha riferito il titolare della Farnesina.