“Manantiales”, uno dei più bei posti nei dintorni di Punta del Este, è stato lo scenario perfetto per accogliere e presentare al pubblico l’esposizione “Notturno” di Omar Galliani, uno dei grandi esponenti dell’arte contemporanea italiana, giunto in Uruguay appositamente per l’inaugurazione. La Mostra, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Montevideo, grazie alla collaborazione del curatore, Massimo Scaringella, è stata ospitata nei locali della Fundacion Pablo Atchugarry, uno dei punti di riferimento della cultura e della proiezione mediatica del Paese.
Omar Galliani raccoglie l’eredità dei grandi maestri del Rinascimento ed annuncia la rottura con un presente ipertecnologico, lavorando con matita, pastello o inchiostro su tavole di pioppo e affermando una tecnica originale e antica nello stesso tempo. Le trame del legno non sono un ostacolo per Galliani, anzi suggeriscono la direzione che dovrà percorrere la matita per far sorgere i magnifici soggetti femminili e maschili, sensuali e spirituali, mitologici e quotidiani.
In un’altra sala della Fondazione il fotografo Julio Testoni presentava nuovamente il suo Helianthus Annuus, un’esposizione incentrata su suggestive immagini fotografiche di girasoli rielaborate al computer, e realizzate per il 150 anniversario dell’Unità italiana e presentate dall’artista all’ultima edizione della Biennale di Venezia.
L’evento, al quale hanno partecipato moltissimi esponenti del mondo artistico e della società uruguayana (tra cui il Segretario alla Presidenza della Repubblica, Alberto Breccia) e una folta rappresentanza della stampa, ha anche segnato l’avvio di una iniziativa lanciata dall’Ambasciata e dall’Istituto di Cultura denominata “Ao de la Cultura Italiana en Uruguay”. Una iniziativa grazie alla quale si è anche costituito un Gruppo di sponsor privati (denominato “SisTemAcuLTurA”) dal quale si conta ricevere un sostegno anche finanziario alla messa in opera delle iniziative culturali da realizzare quest’anno. Tra gli sponsor anche la principale rete televisiva privata che assicurerà la copertura di tutti gli eventi.
Per l’Anno de la Cultura è stato anche creato un logo che l’artista e architetto uruguaiano Alejandro Ansin, ex borsista del governo italiano presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, ha appositamente disegnato e che la Casa di medaglie Tammaro, una delle più antiche imprese di origine italiana di Montevideo, ha realizzato sotto forma di pins che sono stati distribuiti anche in occasione dell’evento di Manantiales.