Iniziativa coordinata tra Roma e le altre capitali europee dopo il massacro ad Hula, attribuito al regime siriano: l’Ambasciatore della Repubblica Araba Siriana a Roma, Khaddour Hasan, è stato convocato alla Farnesina e dichiarato “persona non grata’’. Contemporaneamente sono stati annunciati provvedimenti da parte dei governi di Parigi, Berlino Londra e Madrid. Analoga iniziativa è stata adottata da Stati Uniti, Canada e Australia.
“Agli orrori di Hula occorreva reagire con un messaggio forte e inequivocabile al regime di Damasco”, ha spiegato il Ministro Terzi, sottolineando che “le violenze devono cessare immediatamente e completamente e tutti i punti previsti dal piano congiunto di Lega Araba e Nazioni Unite devono essere rispettati, a cominciare dal libero e incondizionato accesso per le organizzazioni umanitarie”.
L’espulsione dell’ambasciatore siriano è arrivata dopo un’intensa attività diplomatica svolta dalla Farnesina e dalle altre cancellerie europee nel corso del fine settimana e di queste ultime ore. Terzi, aveva sollevato la drammaticità della situazione in Siria già la scorsa settimana a New York con lo stesso Segretario Generale delle Nazioni Unite. Dopo la strage di Hula, il capo della diplomazia italiana ha avuto contatti con i principali partner europei e i paesi della regione direttamente interessati alla crisi siriana. Con il suo collega turco Davutoglu, Terzi ha discusso dell’opportunità di cogliere l’occasione della conferenza di Istanbul sulla Somalia prevista per venerdì per una consultazione sulla Siria.
Altri particolari sul massacro
Dall’indagine dell’Onu emergono intanto altri particolari sul massacro di Hula. I primi risultati indicano che “la maggior parte delle vittime della strage a Hula, in Siria, sono state uccise in esecuzioni sommarie in due differenti incidenti”, ha annunciato un portavoce dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani Rupert Colville il quale ha aggiunto che una ventina delle 108 vittime “dell’atroce massacro” , sono state uccise da “colpi di artiglieria e dal fuoco sparato dai carri armati. La maggior parte delle altre vittime – ha riferito Colville – sono state sommariamente giustiziate in due differenti episodi”.
Annan a Damasco
L’inviato dell’Onu e della Lega Araba per la Siria, Kofi Annan, si è recato a Damasco per un colloquio con il Presidente Bashar al Assad. Annan, che era stato l’ultima volta nella capitale siriana nel marzo scorso, si era detto ieri “orripilato” per il massacro a Hula e ha sottolineato la necessità di punire i responsabili. L’ex Segretario Generale dell’Onu aveva inoltre fatto appello a “chiunque abbia un’arma”, e quindi non solo al governo, a cooperare per una soluzione pacifica della crisi. Annan riferirà al Consiglio di Sicurezza dell’Onu il 30 maggio sugli ultimi sviluppi.