La galleria di Pilsen ospita la mostra ‘L’irrazionale geometrico’ di Achille Perilli, uno dei più grandi artisti italiani viventi. L’inaugurazione si è svolta lo scorso 21 giugno alla presenza del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga Paolo Sabbatini.
Perilli, in oltre 60 anni di attività, pur restando fedele ad un percorso di ricerca orientato verso i problemi della forma, del colore e delle cosiddette ‘dinamiche di superficie’, ha attraversato con una specifica coerenza personale tutti i momenti più importanti dello sperimentalismo artistico novecentesco.
Dalle prime esperienze di avanguardia col movimento FORMA 1, da cui erediterà il rifiuto del realismo figurativo e la tensione verso il superamento di ogni confine alla comunicazione estetica, fino alle composizioni pittoriche ‘materiche’ su carta e tela caratterizzate da una spinta proiettiva e liberatrice delle immagini che si agitano nel più profondo inconscio, passando per gli accostamenti di arte/poesia del visionario ‘Time capsule 6958’, il centro focale dell’interrogazione di Perilli resta sempre tenacemente ancorato ad una perentoria volontà indagatrice.