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Italia-Israele: vertice intergovernativo – Terzi-Lieberman: bene sanzioni Ue a Iran, preoccupa crisi Siria

Rafforzamento dei rapporti economici e degli scambi bilaterali con la firma di diverse intese, ma anche il confronto sui dossier più caldi della regione, dalla Siria allo stallo del processo di pace in Medio Oriente, al dossier nucleare iraniano. Lungo queste due direttrici si è svolto il terzo vertice intergovernativo Italia-Israele, il primo sotto la guida di Mario Monti dopo quello del giugno 2011 a Roma del governo Berlusconi.


Vertice “business oriented”: 7 accordi firmati


Si è trattato di un vertice “business oriented”, con un Paese la cui economia è tornata a crescere a livelli pre-crisi e con il quale l’interscambio commerciale con l’Italia negli ultimi nove anni è raddoppiato passando da 2 a 4 miliardi di euro. A Gerusalemme sono stati sette gli accordi firmati dal presidente del Consiglio e dai ministri che lo hanno accompagnato nella sua missione (Giulio Terzi, Corrado Passera, Paola Severino, Giampaolo di Paola, Francesco Profumo). Le intese riguardano in particolare le consultazioni intergovernative, la cooperazione culturale, l’estensione della cooperazione trilaterale in Etiopia e Sud Sudan, le start-up companies, la conversione delle patenti di guida e gli scambi giovanili.


Sanzioni per rispetto risoluzioni


In agenda c’erano anche i più delicati dossier dell’attualità internazionale, affrontati da Terzi nel corso di un bilaterale con il collega Avigdor Lieberman. A partire dal nucleare iraniano, su cui Israele – ha riferito Terzi al termine del colloquio – apprezza “l’impegno dell’Ue soprattutto dopo il rafforzamento delle sanzioni dei 27 contro Teheran”, nella speranza che possano contribuire al rispetto delle risoluzioni dell’Onu da parte iraniana. Quella delle sanzioni chiare e del dialogo concreto è, nell’ottica europea e italiana, la strada da seguire con concretezza e efficacia proprio per evitare la possibilità di interventi militari già adombrati da Israele, ha spiegato Terzi.


Preoccupazione per allargamento crisi


Terzi e Lieberman hanno anche espresso preoccupazione per la possibilità dell’allargamento della crisi siriana in particolare al Libano, dopo l’autobomba che, a Beirut, ha ucciso il capo dell’intelligence e le proteste di piazza da parte dei gruppi sunniti e cristiano-maroniti. Il titolare della Farnesina ha riferito al collega israeliano dei suoi recenti contatti con i rappresentanti dell’opposizione siriana. Lieberman ha espresso invece, da parte israeliana, preoccupazione per i tentativi dell’autorità palestinese all’Onu per avere lo status di ‘Stato non membro’. Per Terzi il processo di pace non può essere abbandonato e rimane una delle priorità per l’Unione europea e l’Italia.


Tra Italia e Israele il rafforzamento dei rapporti bilaterali passa anche dalla cultura e la scienza. In questo senso la costituzione della Fondazione “Italia-Israele per la Cultura e le Arti” si iscrive in quella strategia del ministero degli Esteri per la crescita che vede la Cultura al primo posto fra gli strumenti di promozione e valorizzazione delle eccellenze italiane all’estero, in particolare verso un Paese con il quale i legami, anche tra le due comunità, sono strettissimi.