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Cybercrime: girandola incontri per missione italiana a Tel Aviv

Dal cyber crimine allo spionaggio digitale fino al rischio di attacchi terroristici nello spazio cibernetico: il rafforzamento della cooperazione internazionale per aumentare la sicurezza della rete è stata al centro della visita in Israele di una folta delegazione istituzionale e imprenditoriale italiana, guidata da Giovanni Brauzzi, direttore centrale per il Disarmo, la Sicurezza e la Non Proliferazione (DGAP) del Ministero Affari Esteri e composta da rappresentanti del Ministero dell’Interno, dell’Agenzia per l’Italia Digitale e dell’Associazione italiana Piccole e Medie Imprese per l’Aerospazio.


Appuntamento chiave la Terza Conferenza Internazionale sulla Cyber Sicurezza


Tappa centrale della missione italiana è stata la partecipazione alla Terza Conferenza Internazionale sulla Cyber Sicurezza, svoltasi a Tel Aviv il 12 e 13 giugno e incentrata quest’anno sulla creazione di “un ecosistema per la sicurezza cibernetica” che rafforzi lo scambio di idee e la cooperazione internazionale tra attori pubblici e privati internazionali per costruire un fronte comune alle crescenti minacce poste alla società e all’economia mondiali dalle nuove tipologie di crimini legati alla cibernetica.


Colloqui con National Cyber Bureau israeliano e sessioni B2B con aziende


Diversi, inoltre, i colloqui tenuti dalla delegazione italiana – accompagnata da un nutrito gruppo imprenditori di rappresentanti le principali aziende nel settore, incluse Finmeccanica/Selex, Telecom Italia e Vitrociset – ai margini della conferenza di Tel Aviv. Il gruppo ha infatti preso parte agli incontri governativi con il National Cyber Bureau israeliano, per esplorare le opportunità di approfondimento della collaborazione bilaterale in un settore, quella della cibernetica, in cui Italia e Israele sono considerati tra i Paesi più all’avanguardia nel pianeta. Grazie anche alla collaborazione dell’Ambasciata israeliana a Roma, le aziende italiane hanno poi incontrato, nella forma delle sessioni B2B, le controparti israeliane per esplorare le grandi potenzialità di una maggiore cooperazione industriale, scientifica e tecnologica, e anche commerciale, in un settore dagli amplissimi margini di espansione.


‘Big’ internazionali cibernetica ospiti dell’Ambasciatore d’Italia in Israele


E, a completamento della missione, la delegazione ha preso parte a un evento conviviale ospitato dall’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò dove, tra gli invitati, figurano esponenti istituzionali del settore e rappresentanti di alcuni tra i ‘big’ internazionali della cibernetica: da Yahal Zilka, il venture capitalist protagonista dell’accordo per l’acquisto dell’applicazione israeliana Waze da parte di Google per oltre un miliardo di dollari a Eugene Kaspersky, proprietario dell’omonimo software anti-virus. Kaspersky, nel corso dell’evento, ha illustrato peraltro alla platea la sua visione in merito alle prospettive della lotta al cyber crimine ed al cyber terrorismo ed il cruciale ruolo della cooperazione internazionale per la sicurezza digitale.