Un rinnovato sostegno dell’Italia all’ingresso della Serbia nell’Unione Europea e nuove intese nell’ambito di un rapporto bilaterale strategico. Questi gli esiti del terzo Vertice Intergovernativo Italo-Serbo svoltosi ad Ancona, a cui ha partecipato una folta delegazione di Ministri – tra cui Emma Bonino – ed il Presidente del Consiglio Enrico Letta.
Serbia diventi 29esima stella Ue
L’obiettivo italiano, come ha ricordato Letta al termine dei lavori, è che la Serbia diventi la “ventinovesima stella dell’Ue”. In questo senso, l’Italia si è battuta con successo per ottenere dal Consiglio europeo di fine giugno la finalizzazione del documento sull’avvio del negoziato di adesione, entro gennaio 2014. Un supporto che il Premier serbo Ivica Dacic ha rimarcato, ringraziando il Governo italiano.
Decisivo l’accordo Belgrado-Pristina
Adesso il Consiglio europeo di dicembre dovrà convocare la Conferenza Intergovernativa per l’avvio effettivo dei negoziati. Belgrado da parte sua è impegnata per l’attuazione delle riforme e per l’applicazione dell’accordo con Pristina siglato il 19 aprile. In questo senso l’Italia auspica un corretto svolgimento delle elezioni municipali del 3 novembre in Kosovo. Nel frattempo, si fornirà la sponda per l’adeguamento di Belgrado ai parametri europei.
Quattro nuove intese bilaterali
In quest’ottica il Ministro Bonino ed il collega Mrkic hanno siglato una dichiarazione congiunta sul ‘memorandum of undertanding’ sulla integrazione europea. Sono state firmate altre tre intese: una sul regolamento del traffico dell’autotrasporto di merci e viaggiatori (sempre Bonino-Mrkic), una per un software di gestione della banca dati della criminalità organizzata alla magistratura serba (Cancellieri-Selakovic), una su un servizio antidroga nell’ambito della lotta al narcotraffico (Alfano-Dacic).Dassù a riunione su infrastrutture
Alla vigilia del Vertice italo-serbo, Ancona ha anche ospitato – presenti tra gli altri il Vice Ministro Marta Dassù – la prima riunione europea di consultazione degli stakeholder sulle infrastrutture nell’ambito della Strategia macroregionale adriatico-ionica. Il secondo pilastro cioè della Strategia che punta a connettere la Macroregione e ridurre le distanze tra le comunità insulari e rurali attraverso il miglioramento della governance dei corridoi interni e marittimi, delle reti telematiche e delle reti.