Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Diplomazia Economica/Sole 24 Ore – Turchia: disavanzo commerciale raggiunge 57 miliardi di dollari

Turchia: disavanzo commerciale raggiunge 57 miliardi di dollari


Nei primi otto mesi del 2013, il disavanzo commerciale turco e’ cresciuto del 18%: 67 miliardi di dollari contro i 57 miliardi di dollari (del corrispondente periodo dell’anno precedente). In particolare, l’interscambio complessivo ha registrato un aumento del 3,7%, per un valore di 266 miliardi di dollari, contro i 257 del 2012. L’export e’ diminuito lievemente -0,5%, per un valore di 99,4 miliardi di dollari contro i 99,9 dei primi 8 mesi del 2012, mentre l’import e’ aumentato del 6%: 167 miliardi di dollari contro 157 miliardi del periodo gennaio/agosto 2012. Gli scambi con la UE sono cresciuti del 5,95%, passando da 95 a 101 miliardi di dollari, le importazioni sono cresciute del 5,7%, le esportazioni del 6,2%, mentre il disavanzo verso la UE e’ aumentato del 4,7%, passando da 18,9 (gennaio/agosto 2012) a 19,8 miliardi di dollari (gennaio/agosto 2013). La quota UE sul totale dell’interscambio turco rappresenta il 37,9% del totale. Nella graduatoria dei principali partner, l’Italia si e’ classificata al quarto posto, dopo Germania, Russia e Cina. L’interscambio turco con il nostro Paese e’ diminuito dell’ 1,7% ed e’ stato di 12,8 miliardi di dollari: le importazioni turche dall’Italia , diminuite del 5,9% rispetto al periodo gennaio/agosto 2012, hanno totalizzato 8,4 miliardi di dollari, le esportazioni 4,4 miliardi di dollari (+ 7,3%). Le principali voci dell’export turco sono autoveicoli, trattori e parti di ricambi, macchinari ed apparecchiature meccaniche, prodotti in ferro ed acciaio, abbigliamento ed accessori. Le principali voci dell’import sono combustibili e oli minerali, macchinari ed apparecchiature meccaniche, pietre preziose e semipreziose, metalli preziosi, perle, bigiotteria. (infoMercatiEsteri)


Germania: ascensori italiani in primo piano a Interlift


Si e’ recentemente svolta a Augsburg Interlift, la piu’ importante esposizione fieristica dedicata all’industria degli ascensori. L’Italia, che questo anno e’ stata designata come Paese partrner, e’ stata presente con il piu’ alto gruppo di espositori (89 dopo i 159 tedeschi), con una collettiva organizzata dall’associazione di categoria “ANICA Lift” (l’Associazione Nazionale delle Industria di Componenti per Ascensori, che non aderisce a Confindustria), che raggruppa quasi l’80% del fatturato e dell’export italiano in tale specifico comparto.


Le imprese italiane, in massima parte di dimensione piccola e media, concorrono al 15% del fatturato mondiale dell’industria degli ascensori e sono il maggiore attore sul piano europeo. Le nostre imprese esportano mediamente una percentuale importante del fatturato, che ha quasi compensato il calo della domanda interna (almeno il 25% a fronte di un aumento medio dell’expor del 24%). Il prodotto italiano trova attualmente sbocchi molto promettenti in Europa centro Orientale e guarda con interesse ai nuovi mercati in Russia e in Asia centrale, mentre il mercato americano e’ sostanzialmente inaccessibile a causa di regolamentazioni molto restrittive. (infoMercatiEsteri)


Australia: ENI completa pozzo esplorativo Evans Shoal North (gas)


Eni ha completato con successo il pozzo esplorativo Evans Shoal North-1 nel campo a gas di Evans Shoal, nel Mare di Timor, in Australia. Il giacimento – specifica una nota del gruppo – si trova nel permesso esplorativo NT/P48, nel bacino North Bonaparte, circa 300 chilometri offshore a nord ovest di Darwin. Il pozzo e’ stato perforato a una profondita’ d’acqua di 111 metri sino a una profondita’ di 3.955 metri. I risultati del pozzo, che si trova a circa 12 chilometri di distanza dal pozzo Evans Shoal-2, hanno confermato la qualita’ della roccia serbatoio e la presenza di continuita’ idraulica del giacimento. Durante i test di produzione il pozzo ha erogato 850.000 metri cubi al giorno, portata limitata dalle infrastrutture di superficie. Eni stima che il campo a gas Evans Shoal contenga almeno 226 miliardi di metri cubi di gas in posto e resta impegnata a un rapido sviluppo delle significative risorse di questa zona di esplorazione.


I partner della joint venture NT/P48 sono Eni Australia Ltd (32,5%), Shell (32,5%, operatore), Petronas Carigali (Australia) Pty Ltd (25%) e Osaka Gas Australia Pty Ltd (10%). Eni opera il pozzo Evans Shoal Nord per conto della joint venture. Eni e’ presente come operatore in Australia dal 2000 e a Timor Est dal 2006. In Australia, il gruppo possiede il 100% del Progetto Gas Blacktip di cui e’ operatore e nella Joint Petroleum Development Area (JPDA) fra l’Australia e Timor Est e’ operatore con il 40% del campo di Kitan. Eni ha inoltre un interesse non operativo nei campi a gas condensato di Bayu-Undan e il relativo impianto di liquefazione di Darwin. Eni ha interessi in 15 licenze offshore di esplorazione e produzione in Australia, Timor Est e Papua Nuova Guinea, di cui 12 in qualita’ di operatore. (Il Sole 24 Ore Radiocor)


Brasile: Fmi stima +2,5% Pil 2013 e +3,2% nel 2’14


La crescita del Pil brasiliano e’ attesa in rialzo del 2,5% quest’anno e del 3,2% nel 2014. Queste le stime del Fmi nel suo ultimo rapporto sul Paese. “Il Brasile sta recuperando lentamente dal raffreddamento dell’economia iniziato a meta’ 2011. La ripresa, tuttavia, resta instabile a causa dell’elevata inflazione”, indica il Fondo, che prevede per quest’anno un tasso di inflazione nel Paese ancora al 5,8%, come nel 2012, rispetto a un target del Governo pari al 4,5%. Secondo il Fmi un tale valore potrebbe essere raggiunto tuttavia soltanto nel 2018 al prezzo di alti tassi, il che rappresenta un freno per la crescita. La Banca centrale brasiliana ha alzato gradualmente da inizio anno il tasso principale Selic dal 7,25% al 9,5% e il Fondo si preoccupa sempre piu’ dell’indebitamento del Paese e “dell’indebolimento della credibilita’ creditizia del bilancio brasiliano nel lungo termine”. (Il Sole 24 Ore Radiocor)


Cina: Piaggio vende 2 aerei P180 con ulteriori 8 opzioni


Piaggio Aero, leader italiano negli aerei per la Business Aviation, ha firmato un contratto per la vendita di 2 velivoli P.180 Avanti II e 8 opzioni a Sparkle Roll Investment Holding il piu’ grande gruppo industriale e commerciale cinese operante nel settore del Lusso. Il contratto prevede che i P.180 Avanti II Executive siano consegnati da Marzo 2014. I velivoli potranno essere immediatamente operati in virtu’ della certificazione ottenuta dal velivolo Italiano da parte dell’Ente per l’aviazione civile cinese (CAAC) che ne consente la registrazione nella Repubblica popolare Cinese, in Hong Kong e Macao. Il mercato dell’aviazione d’affari cinese conta oggi 150 aerei privati di cui piu’ di 70 registrati negli ultimi 5 anni con una crescita di oltre il 60% negli ultimi due anni. Nel medio termine e’ prevista una crescita esponenziale della Business Aviation in Cina grazie alla progressiva liberalizzazione degli spazi aerei e alla concretizzazione degli investimenti in infrastrutture gia’ pianificati dal Governo cinese.


Il P 180 Avanti II e’ un aereo Turboprop con una autonomia di oltre 3.185 Km grazie all’installazione di un serbatoio aggiuntivo, ed e’ in grado di coprire tutte le rotte a medio raggio raggiungendo la velocita’ massima di 745 km/h e la quota di 12.500 metri. (Il Sole 24 Ore Radiocor)


Spagna: disoccupazione in lieve calo


La disoccupazione spagnola e’ scesa nel terzo trimestre, per la seconda volta consecutiva, soprattutto grazie al turismo. Il tasso si e’ ridotto al 26% dal 26,3% del secondo trimestre, ha comunicato l’istituto di statistica spagnolo per un totale di 5,9 milioni di persone disoccupate. Il dato si aggiunge agli altri segnali di recupero, a partire dalla previsione della Banca centrale di Spagna che vede l’uscita dalla recessione nel terzo trimestre, con un Pil in leggero aumento dopo due anni di dati negativi. (Il Sole 24 Ore Radiocor)


UK: Permira rileva R Griggs Group (calzature Mr Martens)


Dr Martens, societa’ britannica di calzature ha annunciato che Permira Funds, tramite una societa’ veicolo, ha raggiunto un accordo per rilevare R Griggs Group Limited, la controllante di Mr Martens che realizza i prodotto dell’azienda con una licenza perpetua per 300 milioni di sterline. Il closing dell’operazione e’ previsto nel gennaio 2014. Dr Martens e’ un brand globale, ricco di tradizione e di contemporaneita’. Il quartier generale dell’azienda e’ in Northants, dove inizialmente era nata la prima sede. Le scarpe della societa’ sono commercializzate in 63 Paesi, ma principalmente negli States, in Asia, Europa e Gran Bretagna. David Suddens, CEO di Dr Martens, ha commentato: ‘L’autenticita’ del brand e i milioni di clienti che usano le nostre Docs come simbolo che per abbigliarsi da oltre mezzo secolo rendono Dr Martens unica. Permira, nel rispetto dell’eredita’ della societa’, vuole supportare il management team’. “Dr Martens e’ un’icona con una appassionata base di fan – ha dichiarato anche Cheryl Potter, Partner and Head of the Consumer Sector Team di Permira – supportiamo il management in questa nuova eccitante fase di sviluppo”. Barclays ha agito come advisor di Permira, Rothschild di R Griggs. (Il Sole 24 Ore Radiocor)

Ti potrebbe interessare anche..