“La dimensione europea è la più immediatamente adeguata” per cercare la crescita. E’ questo il messaggio che il Ministro degli Esteri Emma Bonino ha voluto lanciare nel corso del convegno “Contrastare il declinismo dell’Europa. Una nuova visione per le imprese italiane”, promosso da Rete Imprese Italia e svoltosi questa mattina presso l’Acquario Romano. Un convegno nel quale Rete Imprese, e in particolare il suo presidente Ivan Malavasi, si è fatta portavoce di un appello destinato alla politica e all’economia europea: quello di “invertire la rotta”, seguendo gli obiettivi del rigore, della crescita e dell’equità e prendendo a modello “le piccole, le medie e le piccolissime imprese che non hanno mai smesso di reagire”.
Bonino, tornare a nazionalismi non è soluzione per migliorare Europa
E nel suo intervento la titolare della Farnesina ha fatto suo l’appello di Rete Imprese esortando a cercare la crescita economica innanzitutto in ambito europeo. “Questa Europa non piace neanche a me, ma non ci sarebbero elementi positivi uscendone e tornando al nazionalismo”, ha spiegato il Ministro, evidenziando come, nei mercati emergenti come quelli del Mediterraneo meridionale, dei Paesi del Golfo e della Cina, bisogna “valorizzare il nostro patrimonio umano e pioneristico che per fortuna non abbiamo ancora perso”.
Ministro, Destinazione Italia e Expo 2015 trampolini per valorizzare nostri asset
Il capo della diplomazia si è poi soffermata sull’Italia, dicendosi convinta che, “in particolare, per il nostro tessuto produttivo di Pmi e nella situazione attuale della domanda interna, bisogna intercettare la domanda dove c’è”. Non solo. Occorre anche “rendere il nostro Paese più attrattivo” per investitori italiani e stranieri, ha spiegato Emma Bonino ponendo l’accento sul piano “Destinazione Italia”, varato proprio con lo scopo di rendere il contesto legislativo nazionale più favorevole per gli stranieri. Tuttavia, è stata l’esortazione della titolare della diplomazia italiana, è il momento di rimuovere la “sindrome dello straniero” che viene a comprare a prezzi da “outlet”. Piuttosto, si tratta di “valorizzare i nostri asset”. E in questo senso dobbiamo lavorare per rendere l’Expo 2015 di Milano un appuntamento immancabile, creando le condizioni più favorevoli a partire ad esempio da una “soluzione sui visti” o rendendo migliori i nostri aeroporti, ha sottolineato ancora il Ministro.
Ricerca Rete Imprese, fatturato Pmi italiane superiore a grandi imprese di Gb e Francia
E, dai dati evidenziati nel corso del convegno, è emerso come il contrasto al declino sia una sfida possibile. Il fatturato delle piccole e medie imprese italiane – è stato l’esito della ricerca “le imprese italiane fuori dai luoghi comuni”, presentata questa mattina – supera infatti, con i suoi 1.995 miliardi di euro, quello di tutte le grandi imprese britanniche (1.834 miliardi) o francesi (1.458 miliardi) e corrisponde ai tre quarti del valore aggiunto delle grandi imprese tedesche (76,4%). E dalla stessa ricerca è emerso come l’Italia sia il primo paese europeo per micro, piccole e medie aziende manifatturiere specializzate nell’hi-tech e nel medium hi-tech e per quelle che si proiettano oltre i confini nazionali con le esportazioni e forme più complesse di internazionalizzazione. Una base da cui partire per invertire la rotta, dunque, c’è. In Europa ma anche in Italia.