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Siria: Bonino a Conferenza Ginevra II – “Se conflitto continua, vergogna per tutto il mondo”

Se non si trova un compromesso sulla crisi siriana “dobbiamo vergognarci tutti”. E’ questo il chiaro messaggio lanciato dalla Ministro degli Esteri Emma Bonino alla Conferenza Ginevra II, apertasi oggi a Montreux con la partecipazioni di 45 delegazioni, tra le quali quella del governo siriano e una rappresentanza della Coalizione Nazionale siriano, principale piattaforma dell’opposizione a Damasco.


Ministro, dobbiamo riuscire a coinvolgere tutti gli attori per soluzione


Tra gli interventi succedutisi nella mattina nata del 22 gennaio, c’è stato anche quello della titolare della Farnesina. “Tutti qui condividiamo la preoccupazione che l’attuale situazione porti al radicalismo e al terrorismo. Ma voglio dire chiaramente che la lotta al terrorismo non può giustificare la violazione dei diritti umani e della dignità”, ha spiegato alla platea Emma Bonino chiedendo “un immediato cessate il fuoco” per consentire l’accesso degli aiuti umanitari in Siria, come “inizio dei negoziati”. “Se il conflitto continuerà, sarà una vergogna per tutto il mondo”, ha quindi stigmatizzato la responsabile della diplomazia italiana. E allo stesso tempo, la Ministro ha rimarcato la necessità che, nei negoziati, “le parti siriane siano sostenute da tutti, anche da chi non è presente oggi. Dobbiamo riuscire a coinvolgere tutti gli attori”.


Pranzo Bonino-Kerry, faccia a faccia su come attuare aiuti umanitari in Siria


La Ministro Bonino si è poi intrattenuta a pranzo con il Segretario di Stato americano John Kerry, con il quale ha avuto uno scambio di vedute su come far attuare gli aiuti umanitari per la popolazione siriana. Il faccia tra Emma Bonino e John Kerry ha avuto luogo in una pausa dei lavori di Montreux, mentre, successivamente, la titolare della Farnesina è tornata a soffermarsi sulla tragedia umanitaria siriana. “Le immagini circolate in questi giorni ci parlano di tragedie indicibili che non possono essere descritte con le parole. Ma non abbiamo bisogno di foto per sapere quanto è tragica la situazione in Siria”, ha sottolineato la Ministro nel corso della conferenza stampa tenuta a Montreux. Soffermandosi poi sui toni, piuttosto aspri, degli interventi dei rappresentanti del governo siriano e di quelli dell’opposizione, Emma Bonino ha spiegato che “la discussione esplicita” tra le delegazioni siriane “è un dato positivo: le mezze parole non portano da nessuna parte. Ma non poteva essere diversamente”. Per la titolare della Farnesina quello di Ginevra II “è l’inizio di un percorso che sarà molto difficile. Vedremo le repliche delle due delegazioni, anche il tono”. La ricostruzione della Siria sarà un “impegno a lungo termine, ma nell’immediato è responsabilità del governo siriano porre fine alle violenze”, ha quindi aggiunto la Ministro accennando alla possibilità che i negoziati tra le parti possano partire venerdì. Con una certezza: “Se non troviamo un compromesso dobbiamo vergognarci tutti”.


45 delegazioni presenti a Montreux, tra le quali rappresentanza di governo Siria e Coalizione opposizione


La Conferenza di Montreux, che poggia le sue basi sulle conclusioni della Conferenza Ginevra I del giugno 2012 (con la previsione di un “governo di transizione con pieni poteri, convenuto tra le parti”), si è aperta alla presenza di 45 delegazioni. Oltre a quella del governo di damasco, guidata dal Ministro degli Esteri Walid Muallem e da quella dell’opposizione, guidata dal presidente della Coalizione Nazionale siriana, Ahmad Jarba, hanno partecipato al tavolo di Montreux 39 Paesi: dai membri del Consiglio di Sicurezza Onu (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) ai principali Paesi europei, Italia inclusa, fino ad Australia, India, Indonesia. Presente anche una delegazione della Santa Sede e le rappresentanze dei Paesi del Golfo (dal Qatar all’Arabia Saudita, dal Kuwait all’Oman), oltre alle delegazioni di Onu, Unione europea, Lega Araba e Organizzazione della cooperazione islamica.


Ban ki-moon a delegazioni siriane, Ginevra II è vostra opportunità per trovare soluzione politica


Ad aprire la Conferenza Ginevra II è stato il Segretario Generale dell’Onu Ban ki-moon. “Questa conferenza rappresenta la “vostra opportunità di mostrare unità per trovare una soluzione politica” per la Siria dove nel tempo sono state “perse moltissime vite”, ha rimarcato Ban ki-moon rivolgendosi alle delegazioni siriane lanciando “un appello urgente per consentire l’accesso umanitario” a migliaia di persone in Siria che sono “senza assistenza da mesi” e soffrono la fame e chiedendo di “impegnarsi seriamente” per fronteggiare la crisi umanitaria e porre fine alle violenze.

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